Elicottero ad acqua ossigenata

5 views
Skip to first unread message

Fabrox

unread,
Apr 28, 2014, 5:49:50 PM4/28/14
to energie-a...@googlegroups.com
http://www.corriere.it/scienze/energia_e_ambiente/10_settembre_27/elicottero-emissioni-zero-fagnani_64016070-ca37-11df-9db5-00144f02aabe.shtml?fr=correlati

L'elicottero a emissioni zero:
acqua ossigenata come carburante

L'esercito Usa aveva studiato ma poi abbandonato il progetto. Utile in agricoltura e per le forze dell'ordine

Il Dragonfly DF1
Il Dragonfly DF1
MILANO - Due razzi propulsori contenenti il carburante sulle pale rotanti. Un solo sedile per il pilota in una una carlinga ridotta all'osso. E quando vola, questo piccolo elicottero, non rilascia nell'aria emissioni inquinanti: solo vapore acqueo e ossigeno come residuo della decomposizione del propellente. Il carburante che fa volare il Dragonfly DF1, elicottero monoposto progettato dalla casa americana Avimech è infatti il perossido di idrogeno. Ovvero, l'acqua ossigenata.

MONOPILOTA - Sull'idea di un velivolo simile ci aveva lavorato, per un po' di tempo, l'esercito americano. Poi il progetto era stato accantonato. Invece all'Oshkosh Air Show, una delle fiere americane più importanti sulle novità dell'aviazione, la Avimech ha presentato il curioso apparecchio. Si tratta di un elicottero personale, da pilotare con una sola mano, seduti in una «cabina di pilotaggio» che praticamente non esiste: nessun parabrezza, niente pedali, solo il sedile con accanto il computer di bordo. I due razzi propulsori sono sistemati ai lati delle due pale. L'ideatore, Ricardo Cavalcanti, con lontane origini italiane, ne ipotizza le situazioni di utilizzo: «Potrebbe essere impiegato dalle aziende agricole per il controllo dei campi, così come dalle forze dell'ordine, per il monitoraggio del rispetto dei confini. Allo stesso modo, può essere utile alle organizzazioni umanitarie, nelle situazioni di emergenza o per le verifiche dopo una calamità naturale». È probabile però che i primi acquirenti siano appassionati e sportivi.

EMISSIONI ZERO – All'interno dei due razzi propulsori, il perossido di idrogeno, diluito con acqua fra il 50 e il 70 per cento (l'acqua ossigenata comunemente usata come disinfettante è invece diluita al 3%), a contatto con un catalizzatore si decompone liberando ossigeno e vapore acqueo ad alta pressione, che fanno muovere le pale. Durante il volo non ci sono quindi emissioni di ossidi di carbonio in atmosfera, a differenza dei motori a combustione interna che bruciano combustibili fossili. «Si tratta del primo elicottero ecosostenibile», spiegano dalla Avimech. Ora si attende la risposta del mercato. Il Dragonfly («libellula» in inglese) costa 120 mila dollari (89 mila euro). È di piccole dimensioni e non necessita di grandi spazi per l'atterraggio. Pesa circa 477 chilogrammi e può portarne 362. Raggiunge i 700 metri di altezza in un minuto e offre una velocità di crociera di 50 miglia orarie. Il consumo è di 41 litri all'ora. Per un pieno di 83 litri in Italia si spenderebbero circa 59 euro, per un'autonomia di volo di circa un'ora e mezza.

Reply all
Reply to author
Forward
0 new messages