[la scienza marcia e la menzogna globale] Filosofi e bio-etici ipotizzano la bio-ingegneria dell'uomo per contrastare il cosiddetto riscaldamento globale

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@lice

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Aug 14, 2012, 7:33:59 PM8/14/12
to ML "Effetto Serra: la Grande Bufala", ML ChemWatching, ML Mind Kontrol, ML Suina o Bufala?
From: corrado
Sent: Sunday, August 12, 2012 11:57 PM
Subject: [Complottisti] [la scienza marcia e la menzogna globale] Filosofi e bio-etici ipotizzano la bio-ingegneria dell'uomo per contrastare il cosiddetto riscaldamento globale
 
 


Un paio di anni fa lessi su un numero della rivista Focus (che spesso e volentieri sposa le testi dei transumanisti) che in futuro l'uomo, per riuscire ad adattarsi e colonizzare pianeti differenti dal nostro avrebbe potuto ricorrere alla modificazione genetica, ma forse il vero di scopo di simili articoli era già quello di lasciar intendere che in un mondo cambiato (o forse ormai totalmente alterato), come quello dei giorni nostri, si poteva pensare a modificazioni genetiche dell'umanità?  

La notizia viene dal sito del quotidiano britannico Guardian, che nell'articolo Bioengineer humans to tackle climate change, say philosophers (Bio-ingegnerizzare gli esseri umani per fare fronte al cambiamento climatico, affermano i filosofi) ci informa di un studio scritto a più mani da alcuni  filosofi e bio-etici in cui si afferma che modificare geneticamente l'uomo potrebbe essere una soluzione efficiente per risolvere la crisi ecologica ed il problema del cosiddetto riscaldamento globale

L'idea di fondo è che si potrebbe geneticamente modificare l'uomo affinché diventi più piccolo di statura e di dimensioni consumando così meno energia, che si modifichi geneticamente il suo apparato visivo affinché possa vedere agevolmente al buio come i gatti in modo da risparmiare sull'illuminazione, ma anche che si induca con dei farmaci l'uomo a non mangiare carne (come se non si potesse più semplicemente convincerlo a non mangiare carne, scelta eticamente condivisibile ed ecologiamente sensata che porta a sprecare meno acqua ed a nutrire più persone).

Attraverso la somministrazione di farmaci, secondo questo articolo, si potrebbe anche rendere gli esseri umani più altruistici, più solidali e meno egoisti, e di conseguenza anche più sensibili ai temi ecologici globali (come se non si potesse utilizzare altri mezzi culturali per ottenere simili finalità).

Per quanto gli autori insistano nel dire che la loro è una proposta puramente teorica che potrebbe essere appplicata solo sulla base di una collaborazione volontaria della popolazione, la memoria corre ai famosi romanzi distopici 1984 di Orwell, ma soprattutto Il mondo nuovo di Huxley, laddove l'eugenetica è sistematicamente perseguita dallo stato e tutta la popolazione assume le pillole di soma, che regalano una sorta di felicità sintetica (droghe di stato per il controllo sociale) e preservano il corpo dall'invecchiamento.

Dopo la notizia della massiccia sperimentazione di geo-ingegneria finanziata da Bill Gates (introduzione nell'atmosfera di velenosi solfati allo scopo di riflettere la luce del sole, col risultato che il rimedio sarebbe molto peggiore del presunto danno) ecco spuntare fuori degli accademici che, sempre con la scusa del riscaldamento globale, propongono la bio-ingegneria come eventuale alternativa alla geoingegneria.

In effetti siccome la proposta di questo S. Matthew Liao, docente di bioetica e filosofia alla New York University (resa nota in una intervista rilasciata a The Atlantic) ha subito sollevato un vespaio di polemiche, il guardian ha intervistato i co-autori di Liao (Anders Sandberg e Rebecca Roache). I due nell'intervista hanno affermato che si tratta per adesso solo di pure ipotesi da sottoporre al vaglio di ulteriori approfondimenti, e non dell'auspicio che venga imposta la bio-ingegneria, eppure le parole che hanno utilizzato lasciano supporre che si tratti solo di un primo tentativo di far uscire alla luce del sole proposte che prima o poi potrebbero essere attuate. 

E siccome la geo-ingegneria è oggetto di discussioni ed esperimenti mentre di nascosto essa p da tempo in fase di avanzata realizzazione, possiamo anche sospettare che le modificazioni genetiche dell'uomo di cui si inizia a discutere siano in realtà già in fase di attuazione, e che simili progetti siano collegati all'ossessione di chi ci governa per la creazione di archivi del DNA di tutta la popolazione.

Follia? Andiamo ad analizzare quanto dichiarato al Guardian dal professor Sandberg
1) Il consumo umano porta a 2) domanda di produzione di energia che porta a 3) industria che porta a 4) emissione di gas serra, che porta a 5) riscaldamento planetario che porta a 6) cattive conseguenze. Una soluzione potrebbe essere consumare di meno (agendo a livello del punto 2). Possiamo anche ridurre le emissioni delle industrie (agendo a livello dei punti 3 e 4), rimuovere i gas serra dall'atmosfera (ridurre il punto 4), usare la geoingegneria per raffreddare il pianeta (ridurre il punto 5) o adattarci ad un mondo cambiato (agire sul punto 6).
Tipicamente le persone si lamentano di soluzioni poste alla fine della catena come la geoingegneria che vengono considerate rischiose o inutili alla risoluzione del problema, e chiedono soluzioni poste all'inizio della catena (dove un piccolo cambiamenteo si ripercuote su tutto il resto della catena stessa). Quindi quale sarebbe la soluzione che si pone più all'inizio della catena? Cambiare i desideri ed i consumi umani. Mentre ciò può essere effettuato per mezzo della persuasione e della cultura, ci sono molti fattori insiti nella natura umana che agiscono contro. Ma possiamo anche agire su tali fattori.

Ad esempio rendere le persone più intelligenti presumibilmente le  mette in grado di risolvere problemi ambientali, preoccuparsi dell'ambiente, fare ragionamenti più a lungo termine, cooperare meglio ed avere pochi bambini.
Questi uomini dimenticano (o fingono di dimenticare?) che il più etico e più efficace metodo per ridurre il tasso di natalità è quello di favorire il benessere materiale tra le popolazioni povere (in quanto sfruttare-schiavizzate dal sistema neo-coloniale). Circa 40 anni fa lo ha dimostrato con dovizia di particolari Susan George nel suo libro "come muore l'altra metà del mondo". 

A proposito, tale libro (nel discutere alcune questioni inerenti all'agricoltura) fa anche un breve cenno alle condizioni climatiche globali, ed è una testimonianza scritta di come le previsioni a medio termine dei meteorologi degli anni '70 indicassero l'avvento di una nuova piccola glaciazione, altro che riscaldamento globale. Eppure l'anidride carbonica veniva già abbondantemente prodotta, ma ai tempi si pensava che contirbuisse al raffreddamento della terra.



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Postato da corrado su la scienza marcia e la menzogna globale il 8/12/2012 11:57:00 p.

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