La serie anime è stata trasmessa anche in Italia, in edizione censurata, dalle reti Mediaset con il titolo Una porta socchiusa ai confini del sole[2] dal luglio all'agosto 1997, e poi edita in edizione integrale e titolo originale, nel 1998, per il mercato home video, da Yamato Video.
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In Italia il manga è stato pubblicato per la prima volta a episodi dal numero 9 al numero 33 (924 prima serie, 2533 seconda serie) del mensile contenitore Young della Star Comics nel 1995, con il titolo Rayearth. In seguito a ripetute richieste di ristampa, entrambe le serie sono state ripubblicate in monografico nel mensile Kappa Extra (rispettivamente nel 1998 e nel 2001) in sei volumi simili agli originali giapponesi, lettura all'occidentale e con il titolo Rayearth - Una porta socchiusa ai confini del sole e Rayearth 2 - Una porta socchiusa ai confini del sole.
In Italia l'anime è stato trasmesso con il titolo Una porta socchiusa ai confini del sole su Italia 1 tra il luglio e l'agosto 1997. Nelle successive repliche è stato utilizzato lo stesso titolo, ma aggiungendo anche il logo internazionale della serie con la dicitura Magic Knight Rayearth. L'edizione italiana è stata curata dalla Deneb Film di Milano, con la direzione del doppiaggio di Gabriele Calindri e la supervisione editoriale di Nicola Bartolini Carrassi. Tale edizione contiene diversi tagli e riadattamenti, tra i quali spiccano soprattutto le censure per le scene di nudo totale o parziale e quelle di sangue o violenza. Sono stati anche tagliati tutti i riferimenti al Giappone, come ad esempio cartelli, scritte e anche luoghi. Perfino il finale della prima serie, in cui sia Zagato che Emeraude vengono uccisi dalle protagoniste, è stato modificato, facendo credere che i due siano andati in un'altra dimensione.
La sigla italiana Una porta socchiusa ai confini del sole per l'edizione Mediaset, scritta da Alessandra Valeri Manera con la musica di Silvio Amato ed interpretata da Cristina D'Avena, presenta un arrangiamento completamente diverso dalle originali e viene usata sia in apertura che in chiusura. La sigla italiana Credi sempre te per l'edizione Yamato Video interpretata da Stefano Bersola segue quello della prima sigla di testa giapponese, modificandolo leggermente.
Da Magic Knight Rayearth, anche conosciuto in Italia come Una porta socchiusa ai confini del sole, arriva una nuova produzione di casa Sentinel dedicata al Rayearth pilotato da Hikaru.
La serie TV Una porta socchiusa ai confini del sole è stata trasmessa in prima visione assoluta in Giappone dal 17 Ottobre 1994 al 27 Novembre 1995. Una porta socchiusa ai confini del sole è una serie terminata e si compone di 2 stagioni.
Magic Knight Rayearth è un manga del genere fantasy del 1993. Il manga è stato trasposto in un anime televisivo nel 1994. La serie è stata trasmessa anche il Italia, in edizione censurata, dalle reti Mediaset con il titolo Una porta socchiusa ai confini del sole.
Una porta socchiusa ai confini del sole è la sigla della serie animata trasmessa in Italia tra l'ottobre 1994 e il novembre 1995 sulle reti Mediaset. La sigla è cantata da Cristina D'Avena col testo di Alessandra Valeri Manera e la musica di Piero Cassano.
Ma quando dalla porta socchiusa ci giunse ungemito straziante, io mi feci così pallido e miosuocero si fece così rosso, che il medico si rizzò,toccò il polso ad entrambi senza averne l'aria e cipregò d'andare a spasso un quarticino d'ora.
Giovanna aveva portato la lettera e la rispostain forma d'un cartoccio di confetti, e il piccoloDon Giovanni, sempre più ardito, una domenica,all'ora in cui Giulia soleva uscire per andare allamessa, l'aveva aspettata sulle scale per darle unbacio; ma vedendola, si era sentito mancare ilcoraggio ed era fuggito ignominiosamente.
Non aveva che dieci anni più di Laurina; eraalto, snello e bruno; portava i baffi e la mosca, efra i baffi e la mosca un sorriso in cui si leggevala sua anima buona. Apparteneva a una eccellentefamiglia borghese, e un po' di ben di Dio al solenon gli mancava; più che d'altro era ricco dellavolontà, che insegue la fortuna, della perseveranzache la raggiunge, della prudenza che, raggiuntala,non se la lascia sfuggire di mano, dell'amore cheraddoppia ogni ricchezza divisa.
Il proprietario era a quel tempo un bel vecchiettodi sessantacinque anni, senza un pelo di barba sullafaccia rifiorita; aveva avuto in passato un solonemico, una malattia di nervi, che gli aveva datobattaglia assidua senza riescire a fargli perdere lacordialità con gli uomini e la galanteria con lesignore. E la cordialità e la galanteria avevano inlui strane esigenze. Andarsi a sedere nel posto piùinfelice, dare il braccio alle due signore più vecchiee affliggersi di non poter rimorchiare la terza neipassi difficili, mettersi addosso, sotto il sole di luglio,gli scialli di tutta una comitiva di donnine timoratedella costipazione, offrirsi primo a far le strade piùdisastrose per portare una notizia, scrivere calligraficamentedieci lettere di quattro pagine per raccomandareuna persona ignota senza dar fastidio adieci conoscenze. Tutte queste e altre simili impreseerano il suo pane quotidiano. Vi ringraziava se glidavate una piccola noia; se gliela davate grande,ve ne serbava una gratitudine eterna. Sacrificarsi[325]per il prossimo era la sua ambizione, se pure nonera il suo destino, se pure non era la sua condanna.Glielo dissi una notte che, dopo essergli andatoincontro alla stazione, egli non aveva avuto pacefinchè non gli era riuscito di accompagnar me finoall'uscio di casa mia.
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