http://www.ilpost.it/2011/02/17/costo-pubblicare-kindle/
Ciao a tutti
Fiorella
On 18/02/2011 09:30, Fiorella Buzzi wrote:
> Non lo sapevo, interessante.
>
> http://www.ilpost.it/2011/02/17/costo-pubblicare-kindle/
>
Se � vero, e non vedo perch� non dovrebbe esserlo, � un ottimo modo per
bloccare la diffusione delle riviste in digitale.
Io personalmente, fossi un editori giornalistico, sul kindle metterei
solo un rss del giornale stesso, un breve riassunto degli articoli,
gratuito e poi il link alla pagina dell'articolo... accessibile agli
abbonati.
Per quanto mi riguarda, per l'editoria questo vuol dire uscire dal
paradigma "siamo intellettuali, quindi migliori" e accettare il
cambiamento. Secondo me, se saranno le telecomunicazioni a prevalere,
la qualità editoriale sarà a rischio.
Il 18 febbraio 2011 10:51, lordmax gmail <lor...@gmail.com> ha scritto:
> Ciao da LordMax
>
> On 18/02/2011 09:30, Fiorella Buzzi wrote:
>>
>> Non lo sapevo, interessante.
>>
>> http://www.ilpost.it/2011/02/17/costo-pubblicare-kindle/
>>
>
> Se è vero, e non vedo perché non dovrebbe esserlo, è un ottimo modo per
> bloccare la diffusione delle riviste in digitale.
> Io personalmente, fossi un editori giornalistico, sul kindle metterei solo
> un rss del giornale stesso, un breve riassunto degli articoli, gratuito e
> poi il link alla pagina dell'articolo... accessibile agli abbonati.
>
> --
> Hai ricevuto questo messaggio perché sei iscritto al gruppo "Ebook
> Revolution" di Google Gruppi.
> Per postare messaggi in questo gruppo, invia un'email a
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> ebook-revoluti...@googlegroups.com.
> Per ulteriori opzioni, visita il gruppo all'indirizzo
> http://groups.google.com/group/ebook-revolution?hl=it.
>
>
editoria + telecomunicazioni + produttori di tablet/reader
(a me che esistano prodotti editoriali legati a un marchio - per non
fare nomi: Daily + Apple - non piace neanche un po').
Ugh, ho parlato. :o)
Fiorella
> è un ottimo modo per bloccare la diffusione delle riviste in digitale
Hanno scelto di far pagare i costi della connettività a chi fornisce i contenuti, anziché agli utenti (i quali in realtà comunque la pagano, ma innestata nei costi di abbonamento alla rivista).
Non mi sembra un modello vincente. Ha vari difetti. Il primo, evidente, scoraggia i contenuti multimediali, che sono quelli più apprezzati. Poi preclude l'accesso ai contenuti gratuiti. E infine, in molti casi fa pagare ai lettori la connettività due volte: la prima volta il lettore la paga al suo provider, ad esempio con il canone per la connessione dati della sua SIM, e la seconda volta come addizionale nell'abbonamento Kindle.
Vero che, nel microcosmo del Kindle, l'apparecchio ha una sua SIM. Ma è un approccio di nicchia. Aggravato dalla scelta di adottare un formato proprietario, non interoperabile con altri lettori. Ma non è più tempo per i formati proprietari; perfino la Apple l'ha capito e ha adottato l'ePub.
Il fenonemo Kindle, in queste forme, durerà poco. Gli do meno di due anni.
Ciao.
> E nei libri Kindle ha negli USA l'80% del mercato.
Vero, con un paio di "ma": 1, si parla del mercato USA, grande ma non è il mondo (e non è nemmeno l'Europa, più grande e più ricca, non dimentichiamolo). 2, l'80% di Amazon costituisce in realtà lo zero virgola del mercato librario nel suo complesso. Relativamente molto, ma in termini assoluti è niente. Un mercato che Google, ad esempio, che sta elaborando strategie molto più aperte, potrebbe recuperare in poche settimane (mi sembrano un po' indecisi sul piano commerciale, ma evidentemente pensano a qualcosa di molto diverso da uno store...).
> l'utente trova su Kindle DI FATTO le maggiori
> garanzie di inter-operabilità del libro che acquista: lo legge su
> Kindle, ma anche a PC, Mac, Linux, iPhone, iPad, Android, e il tutto
> in maniera coordinata e sincronizzata
Vero anche questo. E anche qui c'è un "ma". L'utente non può scegliere l'applicativo che gli pare per gestire la propria biblioteca digitale Kindle. Deve usare, su tutti i dispositivi, sempre e solo il software proprietario Kindle (che non legge altri formati).
Se hai libri Kindle e libri ePub, devi usare due prodotti diversi. Uno per Kindle, e uno per gli altri ePub. Questi ultimi però non importa dove sono stati comprati, perché ePub è standard.
Certo, l'alternativa ePub non è altrettanto matura: c'è ancora aperta la questione DRM (da veri idioti, ci sono vari sistemi di DRM non interoperabili, il che frammenta il mondo ePub), i software per la gestione della propria biblioteca digitale mancano ancora di qualche funzionalità (anche se iBooks ha fatto qualche passo avanti).
Per questo ho parlato di due anni; il tempo che si sciolga il nodo DRM e che esca qualche nuova release dei software ePub (attenzione ai piani MobileMe di Apple). Altrimenti avrei detto che alla fine del modello Kindle attuale manca qualche ora... :-)
Ciao.
P.S. Per capire quanto questo mondo sfugga a certi signori, abbiamo inserito un link ai nostri ebook sullo store Biblet. In meno di 24 ore abbiamo superato la Mondadori per numero di ebook venduti... E loro sono sullo store da dicembre. :-)
>
> P.S. Per capire quanto questo mondo sfugga a certi signori, abbiamo
> inserito un link ai nostri ebook sullo store Biblet. In meno di 24
> ore abbiamo superato la Mondadori per numero di ebook venduti... E
> loro sono sullo store da dicembre. :-)
In che senso "abbiamo inserito un link ai nostri ebook sullo store
Biblet"?
Ciao
f.
Mi occupo di una mediateca online ad accesso gratuito, che si chiama Liber Liber. Da qualche giorno è possibile scaricare i nostri libri anche attraverso piattaforme come Simplicissimus o Biblet. Qualche ora fa abbiamo comunicato questa possibilità ai nostri utenti con un link (dal sito Liber Liber al sito Biblet). Gli ebook si possono scaricare gratis da Liber Liber (ed è facile fare numeri alti quando regali le cose, lo riconosco), oppure a pagamento (0,99 euro) sugli altri store.
Il dato interessante è che abbiamo superato quasi tutti i titoli presenti sullo store (tranne due: "Appunti di un venditore di donne" di Faletti / Baldini Castoldi e "La caduta dei giganti" di Ken Follett / Mondadori) con le edizioni a pagamento dei nostri e-book. In meno di 24 ore e nonostante i nostri ebook sul nostro sito si possano scaricare gratis.
Intendiamoci, non è una rivoluzione. Sono piattaforme ai primissimi passi, usate da una cerchia molto ristretta di utenti, i fatturati non sono nell'ordine dei milioni ma di POCHE decine di euro (basta molto meno di uno spot in TV per sovvertire tutto di nuovo). Ma certo, fa effetto.
Ciao.
>
> Mi occupo di una mediateca online ad accesso gratuito, che si
> chiama Liber Liber.
Conosco conosco ci sono anche io dentro :P
>
> Intendiamoci, non è una rivoluzione. Sono piattaforme ai primissimi
> passi, usate da una cerchia molto ristretta di utenti, i fatturati
> non sono nell'ordine dei milioni ma di POCHE decine di euro (basta
> molto meno di uno spot in TV per sovvertire tutto di nuovo). Ma
> certo, fa effetto.
Ho capito, certo è un dato interessante. Una curiosità: anche noi
come quintadicopertina siamo su biblet ma non ho capito da dove hai
preso i dati del venduti degli altri editori per fare il confronto.
un saluto e grazie per la risposta.
f.
> Ho capito, certo è un dato interessante. Una curiosità: anche noi come quintadicopertina siamo su biblet ma non ho capito da dove hai preso i dati del venduti degli altri editori per fare il confronto.
Banalmente dallo store pubblico chiedendo l'elenco degli e-book in ordine di vendite.
Ciao.