Grazie Marilena per la tua segnalazione.
Ho letto questo articolo e, per quanto indubbiamente ottimo e ben scritto, una frase mi ha colpito: cosa intende la De Robbio quando definisce le piattaforme di lending "sistemi tecnologicamente avanzati"? Cosa ci trova dal punto di vista tecnico di così avanzato? Mi sfugge proprio, se qualcuno può sarei ben contenta che me lo spiegasse.
In questi giorni stanno uscendo diversi articoli sul prestito digitale.
Prima fra tutti la lettera aperta del presidente dell'ALA agli editori per sollecitarli a trovare formule di accordo con le biblioteche per il prestito digitale:
http://www.ala.org/news/pr?id=11508Quasi in risposta a questo appello (anche se loro negano che sia così) compare la notizia su MacMillan che pare voglia sperimentare servizi con le biblioteche per il digital lending dei suoi libri, ma si guarda bene dallo specificare che modalità di accordo pensa di testare: