Sabato 28 gennaio davanti al Palazzo di Giustizia di Catania, a partire dalle 9.00, in occasione della cerimonia di inaugurazione dell’anno giudiziario, i Radicali manifesteranno per chiedere un’ “Amnistia per la Repubblica” come atto di responsabilità e riforma strutturale di fronte al collasso di una giustizia paralizzata da 9 milioni di processi pendenti.
Lo Stato italiano è primatista di condanne di fronte alle Corti internazionali per la irragionevole durata dei processi. L’enorme arretrato di cause civili e penali, vero ostacolo alla domanda di giustizia dei cittadini, rappresenta un gravissimo danno per l’economia del paese e mina alla radice l’idea stessa di democrazia e Stato di diritto.
170.000 prescrizioni ogni anno rappresentano una forma di “amnistia” mascherata, ipocrita, incontrollata e di classe, a cui chiediamo di porre fine con una amnistia legale, secondo diritto, ai sensi dell’articolo 79 della Costituzione.
Un’amnistia indispensabile anche per interrompere le violazioni dei diritti umani fondamentali che ogni giorno si verificano all’interno delle carceri italiane, recentemente definite dallo stesso ministro della Giustizia Paola Severino come luoghi di tortura, in cui 68.000 persone sono stipate in spazi che ne possono contenere al massimo 45.000, e in cui oltre il 40% dei detenuti è in attesa di giudizio, e in prevalenza in attesa di primo giudizio.
Analoghe contro-inaugurazioni radicali dell’anno giudiziario, oltre a quella che si è svolta oggi a Roma presso la Corte di Cassazione, avranno luogo sabato 28 gennaio in molte città italiane, fra cui Torino, Firenze, Genova, Milano, Bologna, Trieste, Ancona, Napoli, Salerno, Lecce e Potenza.
Ti aspettiamo!
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