Piazza Lanza, una bomba contro la legalità. Rita Bernardini interroga il ministro della Giustizia dopo la visita del 31 dicembre nel carcere di Catania
Un indice di sovraffollamento record: 569 detenuti presenti a fronte di una capienza regolamentare di 155 posti. Quasi 200 agenti di polizia penitenziaria in meno rispetto a quelli previsti dalla pianta organica. Un reparto, il "Nicito", mai ristrutturato, con wc alla turca e docce comuni in condizioni igieniche pessime. Assistenza psicologica carente. Oltre l'80% dei detenuti in attesa di giudizio. Pochissimi i detenuti che lavorano o svolgono attività. Fondi insufficienti, tanto da non consentire nemmeno l'attivazione dell'impianto di riscaldamento.
E' allarmante la situazione del carcere catanese di piazza Lanza, dove lo spazio riservato a ciascun detenuto è quasi sempre inferiore a quei tre metri quadrati indicati dalla Corte Europea dei Diritti dell'Uomo come limite minimo invalicabile.
In una dettagliata
interrogazione parlamentare che fa seguito alla visita ispettiva del 31 dicembre scorso, la deputata radicale Rita Bernardini chiede al ministro della Giustizia Paola Severino quali urgenti iniziative intenda assumere per far rientrare l'istituto nella dimensione regolamentare dei posti previsti, quali provvedimenti intenda adottare per colmare il deficit di organico della polizia penitenziaria, quali atti intenda assumere affinché sia garantito il rispetto dell'articolo 27 della Costituzione, come si intendano potenziare le attività trattamentali e l'assistenza psicologica, quali atti intenda assumere affinché sia pienamente garantito il diritto alla salute delle persone ristrette, in che tempi si intendano rimuovere le carenze strutturali e igienico-sanitarie che contrastano con la normativa vigente, quali iniziative urgenti intenda adottare - in definitiva - al fine di ricondurre le condizioni di detenzione vigenti all'interno dell'istituto penitenziario di Catania alla piena conformità al dettato costituzionale e normativo. Nel mirino dei Radicali anche le relazioni dell'Asl sulle condizioni igienico-sanitarie e il lavoro della magistratura di sorveglianza.
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