Finalmente, a distanza di 15 anni, i cittadini di Catania possono esercitare quei diritti di partecipazione previsti dallo Statuto comunale del 1995. E' stata sanata, così, una gravissima ferita alla legalità statutaria e alla vita democratica della città. Ora i catanesi hanno gli strumenti per fare sentire la propria voce: possono rivolgere un'istanza all'amministrazione, presentare una delibera di iniziativa popolare, promuovere una petizione popolare o un referendum.
Dopo anni di impegno e di lotta per il raggiungimento di questo obiettivo, non possiamo che essere pienamente soddisfatti. Un ringraziamento va al capogruppo del Pd Saro D'Agata e agli esponenti del comitato "Noi Decidiamo", che hanno svolto un ruolo fortemente propulsivo in questa vicenda.
L'approvazione del regolamento sugli istituti di partecipazione rappresenta una prima, importante, conquista di spazi democratici troppo a lungo negati. Agli amministratori comunali adesso chiediamo di fare un passo ulteriore nella direzione della trasparenza e del controllo: approvare una Anagrafe pubblica degli eletti e dei nominati, per consentire ai cittadini di verificare come vengono spesi i soldi pubblici e di conoscere l'operato e la situazione patrimoniale di chi ricopre incarichi pubblici.
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