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Da: fondazion...@carpidiem.it
Data: 27-giu-2016 11.39
A: <destinatari-ignoti:;>
Ogg: [R-esistiamo] 10 LUGLIO COMMEMORAZIONE ECCIDIO 67 MARTIRI DI FOSSOLI
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credo – mi sembra abbastanza probabile, poi a Fossoli son persone serie – che Gasparotto venga ricordato insieme agli altri martiri di FossoliFrom: Marcella DenegriSent: Monday, June 27, 2016 3:28 PMSubject: Re: [R-esistiamo] 10 LUGLIO COMMEMORAZIONE ECCIDIO 67 MARTIRI DI FOSSOLI
e l'uccisione di Leopoldo Gasparotto, in solitario, il 21 giugno 1944, uccisione non meno tragica e importante di quella dei 67, se non per una questione merlamente numerica, come e' stata ricordata a Fossoli ?vi saro' grata se ricevero' una gentile risposta con la descrizione dell'evento.un saluto antifamarcella de negri
Inviato da iPad
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siccome non insegno ma studio è gradito l’invio di pubblicazioni :)
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Molto efficace il ricordo, bellissima la poesia. Vorrei solo aggiungere alcune precisazioni, come persona di Carpi che da anni continua a raccogliere ricordi di Fossoli.
Le vittime della strage di Cibeno furono 67, su un elenco un po’ tribolato di 70, perché Teresio Olivelli riuscì a salvarsi fuggendo dalla baracca e nascondendosi nel campo, dove rimase fino al 6 agosto, aiutato da Odoardo Focherini che gli procurò il cibo finché, ai primi di agosto, anch’egli fu portato a Gries, quando il campo fu svuotato dalle SS. Olivelli, rimasto solo, incapace di muoversi perché non conosceva i luoghi e non sapeva a chi rivolgersi, fu trovato dai nuovi occupanti, gli uomini di Sauckel, addetti al rastrellamento di civili da inviare alle industrie tedesche, che rudemente lo spedirono a raggiungere gli altri politici, a Gries.
A Bertone/Della Rovere, se davvero era una spia come molto fa supporre, Montanelli, e con lui Rossellini e De Sica, attribuisce quello che fu il senso di alto civismo del gruppo degli ufficiali badogliani e no, degli intellettuali milanesi e dei principali antifascisti di ogni partito, che pur avendo capito di essere avviati alla morte, consapevolmente decisero di non tentare la fuga per non compromettere la situazione generale del campo. Il fatto di aver creato un eroe falso, secondo me, ha nuociuto gravemente al ricordo degli eroi veri.
Focherini e Olivelli furono deportati a Flossenburg, quindi a Hersbruck, dove il primo morì il 27 dicembre 1944, il secondo il 17 gennaio.
I condannati di Cibeno raggiunsero il luogo dell’esecuzione in tre gruppi, chiamati in ordine alfabetico e caricati sul rimorchio di un camion. Dalle descrizioni degli internati a Fossoli, che dalle baracche vicine seguirono con attenzione ogni spostamento, solo ai condannati del terzo gruppo furono legate le mani, mentre le SS mostravano molta più fretta, rinunciando alla ricerca del numero mancante (Olivelli sarebbe stato proprio nel terzo gruppo). Una volta arrivati, ai condannati furono comunicate le motivazioni della sentenza, quindi furono costretti a inginocchiarsi sul bordo della fossa, freddati con un colpo alla nuca e lasciati cadere. Il verbale d’esumazione dimostra che i corpi del primo e del terzo gruppo sono stati estratti nell’ordine inverso (dalla lettera V), mentre quelli del secondo gruppo erano disordinati. Purtroppo non possiamo conoscere l’ordine di molte foto dell’esumazione che ritraggono l’insieme della fossa, ma in alcune si vedono corpi affiancati in modo regolare, in altre invece quasi aggrovigliati. Queste immagini, oltre al fatto che il comandante Titho rientrò leggermente ferito al campo, dopo la strage, e che brandelli di tessuto furono trovati in vari luoghi sul filo spinato del recinto, possono essere indizio che la rivolta può essere stata più ampia di quanto i due superstiti, riusciti a fuggire, hanno ricordato.
Altri eroe, riconosciuto tardivamente, purtroppo, il vescovo di Carpi, Vigilio Federico Dalla Zuanna, cappuccino, che, svegliato all’alba dalla notizia della strage in atto, raggiunse il poligono di tiro, ma fu fermato dai mitra puntati contro di lui, nonostante la sua preghiera di poter almeno amministrare i sacramenti ai moribondi.
Da: deporta...@googlegroups.com [mailto:deporta...@googlegroups.com] Per conto di lionello...@alice.it
Inviato: lunedì 27 giugno 2016 13:42
A: deporta...@googlegroups.com
Oggetto: R: [R-esistiamo] 10 LUGLIO COMMEMORAZIONE ECCIDIO 67 MARTIRI DI FOSSOLI
Cara Ana Maria Ti ringrazio di tutti i dettagli. Proteggere la memoria è conoscere bene, per saper indicare esattamente la strada che abbiamo scelto. Spero che ANPI Bolzano riesca finalmente a gemellarsi con Carpi altra città colpita dal Durchgangslager.
Abbiamo iniziato molti anni fa scambiandoci impegno con ANPI di Carpi poi abbiamo trascurato . Riprendiamo e se tu puoi dai una mano per accellerare.
La poesia di Alfonso Gatto è per la strage nazifascista di piazzale Loreto, ma ben si datta come modo e come terr ore inflitto anche alla strage dei
"i 23 della mignone "