Per le scuole primarie di Orani NU a 80 anni dal 1943

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Antonio Lombardo

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Sep 14, 2023, 7:34:35 AM9/14/23
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Ora e sempre Resistenza



Archivio - Biblioteca "Primo Maggio" sulla Memoria Storica del Novecento - via Grazia Deledda 26 - 08026 Orani Nu - Email: chers...@gmail.com Tel. 3663745477







Son passati appena 80 anni

8 settembre 1943 - 2023



Piccolo Catalogo ragionato di libri e produzioni video, sonori, per bambini e ragazzi sugli 80 anni dall'inizio della Resistenza, dalla deportazione e stragi naziste, dal rastrellamento e deportazione degli ebrei del Ghetto di Roma (16 ottobre 1943)









Catalogo 4/2023 Orani settembre 2023





L' 8 settembre 1943 viene annunciato l'accordo di rinuncia alla guerra ,da parte dell'Italia , contro Stati Uniti, Francia, Inghilterra, Russia ed altri stati democratici che combattevano contro il nazismo germanico e il fascismo italiano. E' l' armistizio. Le truppe tedesche , saputolo , occupano l'Italia e le forze antifasciste iniziano la Resistenza. Il re Vittorio Emanuele III, la sua famiglia, il capo del governo Pietro Badoglio, lo stato maggiore dell'esercito ed altri notabili di stato scappano da Roma il mattino del 9 settembre e si rifugiano a Brindisi, città liberata dagli inglesi. I rappresentanti dello stato italiano lasciano sul terreno civili e militari senza alcuna indicazione: i militari non riceveranno alcuno ordine preciso di attaccare i tedeschi, solo di non attaccare più gli altri. Così , piu' di un milione di soldati italiani, anche in zone dove erano molti di più dei tedeschi, come nei Balcani, nelle isole greche e nello stesso territorio italiano, compresa la Sardegna, vengono fatti prigionieri o massacrati come a Cefalonia. Più di un milione di essi furono presi già nei primi mesi di settembre e ottobre, 13.300 morirono nell' affondamento dei piroscafi nel mar d'Egeo, 6.300 vennero fucilati sul posto su diretto ordine di Hitler, per la loro prima spontanea e dignitosa resistenza, tra i 5.000 e gli 8.000 morti nel fronte orientale, 42.000 prigionieri morti per le condizioni schifose dei lager, e circa 800.000 sono avviati ai campi di concentramento nazisti, i lager. I nazisti provarono a dividerli chiedendo loro di aderire al nuovo governo di Mussolini, la cosidetta Repubblica Sociale Italiana, conosciuta come Repubblica di Salò, dal nome della località sul Lago di Garda dove risiedeva il duce, ma la stragrande maggioranza degli 800.000 rispose NO, Chi, una minoranza, accettò la collaborazione coi fascisti al servizio di Hitler, alla prima occasione, una volta arrivati in Italia, cercò di raggiungere le proprie case o di contattare le formazioni della Resistenza, per i sardi era impossibile tornare a casa , molti accettarono di restare tra i fascisti , ma molti li troviamo nella Resistenza, non solo italiana, ma europea, tra cui 10 Oranesi : Piero Borrotzu, Salvatore Busia, Salvatore Solinas, Giovanni Porcu, Ambrogio Ticca, Antonio Deriu, Salvatore Murru, Salvatore Satta, Luigi Erriu, Salvatore Mureddu, ricordati il 27 luglio ad Orani con le schede curate dall' ISTASAC , Istituto Per la Storia dell'Antifascismo della Sardegna Centrale, con sede a Nuoro. Nello stesso anno le truppe naziste di occupazione, con l'aiuto della polizia italiana iniziano i rastrellamenti e la deportazione, quindi lo sterminio, della popolazione ebraica, già colpita dalle leggi razziste del 1938. Il 16 ottobre 1943 alle prime luci dell'alba il Ghetto Ebraico di Roma viene rastrellato casa per casa, 1259 persone vengono portate alla Tiburtina e caricate sui carri bestiame destinazione Auschwitz, solo 15 , di cui una sola donna, torneranno a casa. Dieci giorni prima i nazisti deportano più di 2.000 carabinieri, fedeli al re che di certo non si sarebbero prestati alla collaborazione. Già dai primi giorni dopo l'armistizio i nazisti iniziano le stragi di civili, Boves, Meina... e via via per tutti i 20 mesi ed anche dopo il 25 aprile 1945, non solo S.Anna di Stazzema e Marzabotto.

La Sardegna in quell'8 settembre era occupata da circa 160.000 militari di cui 32.000 tedeschi. Se vi fosse stato un ordine preciso , i soldati italiani li avrebbero disarmati facilmente, ma solo l'11 settembre alla Maddalena, finalmente un gruppo di nostri soldati si oppose al loro passaggio , essi liberarono quel territorio ma 25 di loro furono assassinati dai tedeschi, poco dopo l'aviazione tedesca bombardò la corazzata Roma al largo dell'Asinara, dove perirono migliaia di marinai, ancora sepolti sotto il mare. Prima della Maddalena ci furono atti spontanei e generosi di Resistenza in terra sarda con morti. Al Ponte Mannu sul Tirso, vicino ad Oristano il tenente colonnello Sardus Fontana ostacola il passaggio delle truppe tedesche, scontro a fuoco con feriti. A Baressa viene ucciso un civile colpevole di opporsi ad una requisizione, vicino a Macomer un ufficiale affronta i paracadutisti italiani della Nembo ,che avevano scelto di stare coi nazisti, e viene ucciso da uno di loro. MAI DIMENTICARE

CATALOGO DI LETTURE

ARCHIVIO NAZIONALE CINEMATOGRAFICO DELLA RESISTENZA OSSESSIONI E DESIDERI. I film italiani del 1943. Torino 1993 pagg. 144, con molti articoli del 1943 e recensioni di film dell'epoca. Nel 1943 non si può più parlare di cinema di propaganda fascista: la guerra si sta perdendo, il regime vacilla ancor prima del 25 luglio quando Mussolini decade , il cinema si sente un poco più libero di spaziare e la censura ha altre priorità più politiche . Il cinema produce anche in tempo di guerra

ATLANTE STORICO DELLA RESISTENZA ITALIANA a cura dell' Istituto nazionale per la Storia del Movimento di Liberazione in Italia. Roma 2000 pagg. 160. mappe e fotografie dello sviluppo e della avanzata della Lotta di Liberazione durante i tre anni a943, 1944, 1945

AVAGLIANO Mario e PALMIERI Marco Paisà, sciuscià e segnorine. Il sud e Roma dallo sbarco in Sicilia al 25 aprile. BOLOGNA 2021 pagg503. Tutti speravano che la fame fosse finita con quella caduta di Mussolini il 25 luglio del 43, e con la fame la guerra. Gli autori affrontano l'avanzata degli Alleati verso nord , la loro presenza ingombrante , la ricerca di un ritorno alla normalità mentre si sviluppa la Resistenza verso nord.



BARTOLINI Alfonso Storia della Resistenza Italiana all'estero.Padova 1965 pagg.473. All'8 settembre 1943 il re e i generali fuggono senza lasciare ordini precisi di resistere al nazismo. Centinaia di migliaia di soldati sbandati vengono imprigionati. Eppure molti decidono di confluire nelle formazioni partigiane e collaborare alla lotta di liberazione europea, come quel Pietro Carboni di Paulilatino nell'isola di Rodi

BATTAGLIA Roberto Storia della Resistenza Italiana Torino 1970, pagg.685. Fin dall'entrata in guerra, in ritardo di fronte a Hitler, si capiva che sarebbe perduta. Allo sfaldamento dei fronti , la caduta di Mussolini e dal 25 luglio 1943, man mano, la preparazione e poi lo svolgersi della Resistenza fino all'insurrezione nazionale del 25 aprile.



BOCCA Giorgio Storia dell'Italia partigiana. Bari 1971. pagg. 550. Giorgio Bocca, seppure Comandante di divisione nella formazione Giustizia e Libertà, non racconta se stesso, ma l'evoluzione della lotta di liberazione fin dalla sera dell'8 settembre 1943. Ricco di dati e di racconti

BOCCA Giorgio La repubblica di Mussolini Bari 1977 pagg.391 . Dopo l'8 settembre i nazisti incaricano Mussolini di creare uno stato fantoccio al loro servizio. La capitale del governo di questa repubblica era a Salò sul lago di Garda, per questo fu chiamata Repubblica di Salò. Da quel momento e fino alla liberazione, le truppe fasciste dette “repubblichine” collaborarono coi nazisti nei rastrellamenti antipartigiani ,nelle rappresaglie contro i civili, nella ricerca e nella deportazione degli ebrei del nord Italia, nelle stragi anche in assenza di operatività partigiane. Una repubblica disperata che fin dai primi proclami non trova alcuna credibilità ne' obbedienza tra la popolazione. Vedi anche l'opera in due volumi di DEAKIN Frederick William Storia della repubblica di Salò

CALVINO Italo Il sentiero dei nidi di ragno

Ultimo viene il corvo

La strada di San Giovanni. Calvino e' protagonista della Resistenza, della Liberazione e della ricostruzione culturale

CASSOLA Carlo I vecchi compagni Milano 1979 pagg.226. Tre anziani amici, diversi, attraversano la caduta del fascismo, la Resistenza e il dopo guerra, sempre confrontandosi tra speranze e illusioni

CAVAGLION Alberto La Resistenza spiegata a mia figlia Milano 2005 pagg 120. Alberto figlio e nipote di due partigiani ebrei, quindi doppiamente ricercati dal 1943 al '45, risponde alla curiosita' della piccola e spiega le ragioni di una scelta.

CENTRO ETNOLOGICO CANAVESANO Calendario della Resistenza 1986 a Romano Canavese Torino . E' un vero e proprio calendario ricco di foto e dati in modo semplice e didattico , scandito da date e fatti

CICALO' Piero, DETTORI Pietro, MURAVERA Salvatore, PIRAS Natalino Pitzinos Pastores Partigianos eravamo insieme sbandati. Nuoro 2013 pagg. 517 con foto. TESTIMONIANZE SARDE DI RESISTENZA SARDA



CIVIDALLI Gualtiero Lettere e pagine di diario 1938 – 1946 . Firenze 2015 pagg.320 Questo diario e' collegato con la storia della famiglia di Nando Tagliacozzo (vedi) . Gualtiero racconta una famiglia della Comunità ebraica di Firenze, nello stesso tempo che attraversa, a Roma, la famiglia Tagliacozzo. Attraverso le leggi razziste del 1938, l'occupazione nazista e, per i Cividalli, l'arrivo e la libertà in terra d'Israele, Non così per i Tagliacozzo, ma una Cividalli , sposata a Tagliacozzo, partorì Nando e divenne nonna di Lia .

CONSIGLIO REGIONALE DEL PIEMONTE – ISTITUTI STORICI DELLA RESISTENZA PIEMONTE Con le armi e senza le armi . Torino 1995 Catalogo della mostra per i 50 anni dalla Liberazione. Vedi Claudio DELLAVALLE .

DEBENEDETTI Giacomo 16 ottobre 1943 Torino 2001 pagg. 82 la retata nazista del Ghetto di Roma



DELLAVALLE Claudio 8 settembre 1943. Storia e memoria Milano 1989. pagg 335. fu il fallimento dello stato monarchico, lo sfaldamento dell'illusione di una guerra internazionale con Hitler, la presa d'atto di usare necessariamente la propria coscienza per decidere da che parte stare. Avere scelto di continuare la lotta per la liberazione voleva dire difendere la propria dignità umana e poter parlare con pari diritto di stato con le altre nazioni, avendo pulito con le proprie mani la vergogna del fascismo.

DELLAVALLE Claudio Meridionali e Resistenza. Il contributo del Sud alla lotta di Liberazione in Piemonte 1943 -1945 Torino 2013 pagg.135 Ci sono dignitosamente anche i Sardi

DELLAVALLE Claudio a cura di Con le armi e senza le armi .Torino 1995 . pagg.95 con foto. Se la Resistenza e' definita guerra civile, vedi Claudio Pavone, i civili vi parteciparono con le armi pacifiche e risolute, con le armi degli scioperi, della renitenza alla leva, della disobbedienza agli ordini di ammasso, di collaborazione coi partigiani che erano loro figli, mariti, mogli, sorelle e fratelli oltre che altre persone umane come loro. Senza questa Resistenza Civile la resistenza dei partigiani combattenti non sarebbe durata un giorno . L'insieme di questa unità d'intenti fece cadere il fascismo e fece finire la guerra.

DELLA TORRE Ada Messaggio Speciale Roma 1979 pagg.150 Diario di Ada staffetta portaordini e di collegamento partigiano nella formazione garibaldina sopra Biella negli anni 1943-45. Era nella stessa formazione di Salvatore Solinas , il primo martire garibaldino biellese, fu lei a portare la notizia al padre oranese Giovanni Solinas. Era cugina di Primo Levi.

DUNCHI Nardo Memorie partigiane. Cuneo 1982 pagg 256 . Il diario di un giovane ufficiale di Carrara, si trova l'8 settembre 1943 a Cuneo, la stessa sera decide di prendere le armi e salire in montagna. Raggiungerà poi la sua Carrara dove finirà la guerra di liberazione.

ESPOSITO Luca Un sampietrino dorato. La storia di Nando Tagliacozzo. Quel 16 ottobre 1943 , nel ghetto di Roma, Nando aveva 5 anni, si salvò solo con suo fratello e la mamma, tutti gli altri morirono ad Auschwitz, e il giovane disegnatore Luca Esposito seppe della storia di Nando perchè amico del nipote Daniele e così disegnò a fumetti quel racconto del suo nonno, fino al ritorno alla vita senza metà famiglia.e l'impegno di Nando a raccontare nelle scuole e nel mondo

FEDRIZZI Ines IL Partigiano Giotto .Trento 1990 pagg.73 con foto. Una figlia racconta di suo padre

FENOGLIO Beppe Primavera di bellezza Milano 1975 pagg. 210 L'Autore de Il partigiano Johnny e di Una questione privata racconta il giovane Johnny sbandato dopo l'8 settembre , incerto sull'inizio della Resistenza, critico, ma alla fine sceglie da che parte stare perchè l'indifferenza non e' grammatica di vita

FOA Anna Portico d'Ottavia 13. Una casa del ghetto nel lungo inverno del '43. Bari 2013. pagg. 143 . Un'antica casa del ghetto di Roma dove la famiglia Foa abitava. E' qui che la mattina del 16 ottobre 1943 i nazisti, con l'aiuto della polizia italiana, arrestano più di trenta persone- L'autrice di Memorie di famiglia. Piccole storie all'interno della grande Storia racconta

FORMATO Romualdo L'eccidio di Cefalonia. Milano 1968 pagg. 450 con foto Cappellano militare sopravvissuto all'eccidio dei soldati italiani che non si arresero ai tedeschi, non consegnarono le armi e opposero una forte e solidale resistenza.Su 12.000 militari italiani ne morirono circa 7.000 tra morti in battaglia e assassinati dai tedeschi. I tedeschi erano minoritari ma avevano gli aerei.Vedi anche il diario di Carlo PALUMBO

Volumi di Marcello FLORES e Mimmo FRANZINELLI sul periodo 1940-1945

FRANCHINO Stefano Quel soldato contadino Cuneo 1979 pagg.92. Soldato semplice, l'8 settembre lo trova in Jugoslavia , sbandato, decide di entrare nelle formazioni partigiane locali. Man mano si rende conto che quelle popolazioni, che il fascismo considerava nemiche, erano formate da contadini, da gente umile come lui, con le stesse esigenze delle campagne, delle sue montagne cuneesi, delle bestie da allevare . Proprio come lui. Divenne un motivo in più, di coscienza, per combattere il fascismo.

FRULLINI Giovanni Il partigiano Rocambole. Racconti ai ragazzi di un ex partigiano. Pistoia 1977 pag70 Classe 1926, a 18 anni partecipa alla liberazione di Firenze. Ferroviere, militante sindacale, ha scritto poesie e racconti su quel periodo in modo didattico, per i ragazzi

FULVETTI Gianluca e PEZZINO Paolo Zone di guerra, geografie di sangue. Atlante delle stragi naziste e fasciste in Italia 1943-1945. Bologna 2016 pagg.613. Non solo Marzabotto e Sant'Anna di Stazzema: iniziarono subito dopo il'8 settembre 1943 e continuarono anche dopo il 25 aprile del 1945

GALLI Sara Bibliografia della stampa femminile nella Resistenza Milano 2006 pagg.215 Insieme con la collezione di stampa partigiane , questo racconto parla del rendere pubblico in modo stampato , da parte dei Partigiani , del loro cammino di liberazione, e , da parte delle donne combattenti, un motivo in più per condividere, in autonomia, la lotta di liberazione.

GASCO Anna La guerra alla guerra . Storie di donne a Torino e in Piemonte 1940-1945. Torino 2007 pagg 265 con DVD Le donne per prime non volevano la guerra, perchè toglie il cibo, uccide gli affetti, violenta loro per prime, perchè non esiste una guerra giusta ed allora bisogna farla finire e non bastano le parole. Narrazioni biografiche di donne che hanno combattuto una guerra alla guerra, con le armi e senza le armi. Hanno rischiato la vita ed la hanno anche persa per diventare protagoniste e responsabili senza deleghe della vita di tutti

GAY ROCHAT Donatella La resistenza nelle valli valdesi. Torino 1969 pagg 204 con foto . Frutto di una straordinaria ricerca tra centinaia di colloqui tra giovani partigiani di una antica minoranza cristiana, precedente alla Riforma di Lutero. Nasce da una formazione culturale che ha memoria di persecuzioni istituzionali e che diede un apporto fontamentale alla Resistenza in senso laico e repubblicano.

GOBETTI Ada Diario Partigiano Torino 1972 pagg.376 con mappa. Il diario della moglie di Piero Gobetti, liberale, morto a 25 anni , nel 1926, per le conseguenze di un duro pestaggio fascista.

GOBETTI Piero Per Matteotti Genova 1994, pagg 109. Il giovanissimo Piero, classe 1901, ancora studente fonda a Torino la sua prima rivista Energie Nuove , collabora con Antonio Gramsci, fonda una sua casa editrice, stampa due periodici, La rivoluzione liberale e Il Baretti. Nel 1925 viene pestato dai fascisti per non essersi piegato alle loro minacce precedenti, scrive in ricordo del primo martire politico del regime fascista Giacomo Matteotti, con dignità e intransigenza.

IMPAGLIAZZO Marco La resistenza silenziosa . Milano 1997 pagg. 125 Sopravvissuti alla razzia del Ghetto di Roma del 16 ottobre 1943. Sono ragazzi, poco più che adolescenti che raccontano la vita del ghetto sotto le leggi razziali, poi quel giorno , e poi la Resistenza, e poi il ritorno dopo la guerra

LEVI Lia Una bambina e basta Roma 1999. pagg. 105 Lia con le sorelle Gabriella e Vera aveva 11 nel ghetto di Roma e la mamma quell'ottobre del 1943 le portò al collegio S.Giuseppe delle suore. Le suore le accolsero ad un patto : di dichiarare di essere cattoliche, di recitare le preghiere cattoliche, di cambiare nome. Così fu. “ma io sono ebrea e le preghiere non le so” disse Lia “Le imparerete in fretta, dovete farlo” rispose la mamma.



LEVI Primo Se non ora quando? .Torino 1992 pagg 271. Il racconto di una Resistenza Ebraica. Vittime stufe di esserlo

MARCELLINI Marcello La banda dell capitano Melis. Sulle montagne umbre dopo l'8 settembre 1943 Milano 2013 184 Ufficiale dell'esercito regio, come migliaia e migliaia di soldati rimasti senza ordini da un re che fugge, prende coscienza e sceglie da che parte stare

PAVONE Claudio Una guerra civile Torino 1991 pagg 825. E' la prima volta nella storiografia del tempo che la Resistenza viene definita “guerra civile” come se fosse uno scontro interno tra due diverse fazioni. Ed in parte lo fu, ma non solo. Fu anche guerra di liberazione nazionale da un invasore esterno e fu conflitto con lo scopo sociale di ribaltare definitivamente la monarchia, eliminare le radici del fascismo, dare giustizia sociale e dare una Costituzione di democrazia diretta con diritti e pari doveri ad ogni singola persona umana, come base di una società più giusta

PESCE Giovanni Soldati senza uniforme. Diario di un partigiano. Roma 2015 pagg214. L'Autore di Senza tregua racconta il passaggio dalla prigionia fascista alla lotta di Liberazione

PIA Natale La storia di Natale Novi Ligure AL 2008. Pagg. 163. Soldato nella tragica ritirata di Russia, partigiano dopo l'8 settembre, deportato politico a Mauthausen, al ritorno a casa dopo la guerra ne dà testimonianza in modo semplice, didattico e propositivo.

REVELLI Nuto L'ultimo fronte Torino 1989 pagg. 354Attraverso la paziente e sempre dolorosa raccolta di interi epistolari e di un gran numero di “ultime lettere” dei caduti o dispersi sul fronte russo (di qui il titolo del libro), Nuto Revelli ridà voce a quei «sommersi» della storia che il silenzio delle fonti ufficiali si ostina, ovunque e da sempre, a soffocare. Diecimila lettere, migliaia di uomini che parlano, che raccontano. Alcuni che dicono quasi tutto, disegnano l’arco completo della loro vita militare; altri, con testimonianze frammentarie, restituiscono poche pagine della loro esperienza. Pagine tutte ancora attuali, a oltre ottant’anni da quel conflitto epocale, per testimoniare insieme, l’orrore, lo squallore della guerra e la cultura materiale di quei soldati contadini

PER NUTO REVELLI LA SUA RESISTENZA NASCE DAL GENNAIO 1943 dalla presa di coscienza di cosa era la guerra fascista e la conseguente ritirata di Russia

REVELLI Nuto Le due guerre Torino 2003 pagg.200 Nuto ha attraversato la guerra fascista e la guerra partigiana e la racconta negli incontri con studenti

REVELLI Nuto La guerra dei poveri Torino 1962 pagg.398 Dalla ritirata di Russia alla scelta della lotta partigiana già dalla sera dell'8 settembre 1943

SACCO Erminio Il Partigiano Marco Farigliano CN 1964 pagg. 157. Racconto per ragazzi ambientato tra le colline di Langa sopra Alba

SECCHIA Pietro ( a cura di ) La guerriglia in Italia. Documenti della resistenza militare italiana. Milano 1969 pagg 180 Dalle istruzioni Risorgimentali di Mazzini e Garibaldi alle direttive militari del Corpo Volontari della Libertà alle Brigate Garibaldi

SILONE IGNAZIO Fontamara Milano 1979 . pagg.260. Piacevole ed anche ironico racconto abruzzese. Contadini ,che prima avevano vissuto il regime con indifferenza, si ribellano ad un arbitrio, la deviazione delle acque, ad opera del podestà del luogo, e lo mandano al diavolo. Piacevole ed ironico

SUSINI Daniele La Resistenza Ebraica in Europa . Storie e percorsi 1939-1945 Roma 2021 pagg.240 Quando le vittime si stufano di esser vittime e si riprendono la Libertà e l'Uguaglianza

TAGLIACOZZO Lia Il mistero della buccia d'arancia. Torino 2021 pagg.110. Lia racconta come i suoi figli piccoli riescono a scoprire il motivo per cui nonna Miriam non vuole mai mangiare dolci con buccia d'arancia.

TAGLIACOZZO Lia La generazione del deserto . Storie di famiglia, di giusti e di infami durante le persecuzioni razziali in Italia. S.Cesario di Lecce 2021. pagg. 250. In modo didattico, attraverso la vita di quel Ghetto di Roma dei suoi genitori, racconta quello che avvenne agli ebrei e alla sua famiglia, la decimazione e la scomparsa di migliaia di anime, i comportamenti , i rari ritorni e il ricordo di chi era amico e di chi si pensava lo fosse . Gli ebrei venduti alla polizia fruttavano 5.000 lire l'uno , in quel tempo di guerra era una fortuna .

TAGLIACOZZO Lia e altri Parole Chiare. Luoghi della memoria in Italia 1938 – 2000. Firenze 2010 pagg 160 con foto. Non e' un libro della memoria , e' un insieme di racconti di sette autori contemporanei che attraversano sette luoghi simbolo della persecuzione durante il fascismo e la occupazione nazista.

TAGLIASACCHI Claudio Prigionieri dimenticati. Internati militari italiani nei lager nazisti. Bologna 1999 Pagg.163 . Furono abbandonati dal re e dai generali, a centinaia di migliaia, senza alcun ordine , furono massacrati e fatti prigionieri nei lager nazisti, a stragrande maggioranza non aderirono al nazismo e non entrarono nelle file della repubblica di Mussolini, stanche della guerra espressero così il loro grande apporto alla Resistenza, facendola.

TARIZZO Domenico Come scriveva la Resistenza. Filologia della stampa clandestina. Firenze 1969. pagg 280 . Nei venti mesi di lotta di liberazione, la stampa dava il segno di organizzazione, di informazione, di costituire un corpo che si presupponeva fosse l'intero popolo italiano da liberare sia dal fascismo che dall'invasore tedesco. Non era una stampa fatta da professionisti giornalisti, pochi lo erano, era il contatto e la parola con la società civile e il rapporto tra formazioni diverse eppure sullo stesso fronte.

Vedi anche I Giornali della Resistenza presenti in Archivio

TEATINI Giuseppe Diario dall'Egeo . Milano 1990 pagg. 290. Ufficiale nell'isola di Rodi, rifiuta di arrendersi ai tedeschi, una minoranza di poche migliaia, di fronte ai 12.000 italiani, e dal 9 settembre per tre giorni , insieme con un gruppo di soldati, tra cui mio padre, oppone resistenza, circondato e fatto prigioniero con altri migliaia e migliaia

TOBINO Mario Tre amici Milano 1991 pagg.201. Tre amici, tre studenti che dopo l' 8 settembre scelgono da che parte stare insofferenti del regime e della guerra.

TUSSI Tiziano La guerra di liberazione dal nazifascismo in Italia 1943-1945. Una storia a temi. Varese 2006 pagg. 165. molto didattico e pratico



VENTURI Marcello Bandiera bianca a Cefalonia <Milano 1967. pagg.266. A Cefalonia , una isola tra la Puglia e la Grecia , al confine con l'Albania, i soldati italiani resistettero fino al 22 settembre 1943. Più di 5.000, su circa 11.000, furono massacrati dalle truppe tedesche , anche quelli che si erano arresi. Eppure , su ordini precisi, avrebbero potuto sopraffare i nazisti. Così era nelle altre isole greche del Dodecanneso , dove il rapporto italiani-tedeschi, era decisamente a favore dei primi e non solo, le postazioni italiane erano , oltre che alla costa, anche su in montagna....ma tant'è!



E molti altri ancora e non solo libri...

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domenico stimolo

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Sep 14, 2023, 9:40:29 AM9/14/23
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OTTIMO. Grazie,

un Memorandum di grande efficacia. Per piccoli, e grandi che hanno disperso la memoria civile, democratica e antifascista.

d.s.

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Antonio Lombardo

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Sep 14, 2023, 11:27:42 AM9/14/23
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Grazie a voi

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