COMUNICATO Stampa sulla vicenda del pestaggio al liceo di Firenze
Associazione Nazionale del Libero Pensiero Giordano Bruno
Fondata nel 1906
Solidarietà alla dirigente scolastica Annalisa Savino
Esprimiamo solidarietà e vicinanza alla dirigente scolastica del liceo scientifico Leonardo Da Vinci di Firenze, dott.ssa Annalisa Savino, per l’attacco subito dal Ministro dell'Istruzione.
Le parole scritte dalla dott.ssa Savino agli studenti del liceo sono e rimarranno un esempio di buona scuola, di alta educazione civica e morale, un insegnamento dei valori della nostra Costituzione sulla quale il Ministro ha giurato.
I fatti di Firenze verificatesi all’ingresso del liceo classico Michelangiolo di Firenze sabato 18 febbraio 2023 sono gravi e ancora più grave è il silenzio di chi non ha voluto trovare le parole per condannarli.
«Di queste lettere non so che farmene, sono lettere ridicole» così il ministro dell'istruzione interviene verso la dirigente che invitava a reagire contro l'indifferenza a pestaggi e violenze.
Non una parola di condanna della violenza in stile squadristico, che aveva portato la dirigente a scrivere la lettera.
Inaccettabile che un ministro della Repubblica si esprima ignorando il fatto grave che ha giustamente sollecitato anche a fini educativi l'intervento di Annalisa Savino, ma che ha provocato la reprimenda del ministro stesso, attentando così anche alla libertà di insegnamento e di manifestazione del pensiero: valori basilari della scuola della Repubblica e della civile convivenza democratica.
Se poi la preside ha parlato di costituzione e antifascismo, altro non ha fatto che ricordare i valori fondanti su cui si erge la Carta della nostra Repubblica.
Grazie preside Annalisa Savino!
Il liceo Michelangiolo, come si legge nel documento del Collegio dei docenti (fatto proprio anche dal Consiglio di Istituto) si chiede: «Come mai sia consentita agibilità politica e disponibilità di spazi cittadini a movimenti e gruppi che si richiamano ancora nella teoria e nella prassi al fascismo».
Una domanda angosciosa che facciamo nostra.
Nello stesso documento i docenti ricordano insigni allievi antifascisti del loro liceo, quali Piero Calamandrei, Carlo e Nello Rosselli, Anna Maria Enriques Agnoletti. Tre su quattro morti per mano fascista, aggiungiamo noi.
Inquietanti restano i ventilati provvedimenti contro la dirigente scolastica manifestati dal ministro dell’istruzione che, dopo le vibrate proteste che si sono levate dal mondo della scuola e non solo, ha dichiarato che comunque la preside Savino rimarrebbe «sotto osservazione».
Tutto ciò è ancora più allarmante se pensiamo ai rigurgiti neofascisti che nel nostro paese non mancano.
Noi, come Associazione Nazionale del Libero Pensiero “Giordano Bruno” che è stata perseguitata e poi sciolta dal regime mussoliniano, non possiamo lasciare sola la dirigente scolastica Savino con la sua lettera, che – potremmo dire – ha scritto anche per noi.
E invitiamo tutti i cittadini della Repubblica e tutta la comunità educante che si riconosce nella scuola antifascista e democratica ad unirsi.
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