STRAGI E DEPORTAZIONI, LETTERA APERTA

36 views
Skip to first unread message

abc luca

unread,
Oct 17, 2020, 3:32:47 AM10/17/20
to deporta...@googlegroups.com
Sta circolando questa lettera aperta:


Gruppo Giustizia per stragi e deportazioni nazifasciste


all’avvocato Udo Sürer

Holbeinstr. 18 

88131 Lindau (B) 

Germania 

u...@anwalt-suerer.de 


p.c., ai mezzi di informazione e agli altri interessati 


Fucecchio, ottobre 2020 



Siamo un gruppo di familiari delle vittime di stragi nazifasciste commesse dal 1943 al 1945 (ad esempio, nel Padule di Fucecchio, a Fivizzano, all’Istituto chimico farmaceutico militare di Firenze, a Niccioleta, a Fossoli-Carpi, a Sant’Anna di Stazzema, a Marzabotto e a Cefalonia). Qualcuno fra noi, allora bambino, a quelle stragi è sopravvissuto ma la sua vita è stata segnata per sempre; altri sono figli di deportati IMI o di deportati civili, fatti lavorare come schiavi in Germania. Delle nostre attività ha parlato la stampa, come si può vedere qui: 

https://drive.google.com/open?id=15_io0vcAgPUUAonvuWrpkoF7vdxPw2DG

Un nostro rappresentante è intervenuto all’apertura dell’anno giudiziario 2020 presso la Corte d’appello di Firenze. Il suo discorso è qui: http://www.radioradicale.it/scheda/597070?i=4091416.

Ci rivolgiamo a Lei, e in italiano, perché abbiamo notato il Suo impegno sul tema delle stragi e la Sua conoscenza della nostra lingua. 

Il Suo caso è noto. Ne parlano anche i film Il nome del padre, a cura di Daniele Ceccarini, Mario Molinari, Paola Settimini, e Il secondo trauma: il massacro impunito di Sant’Anna di Stazzema (Das zweite Trauma), di Jurgen Weber. 

Lei è figlio di un militare delle SS, Josef Maier, che fece parte di una formazione colpevole di massacri, in Italia. Ha cambiato cognome, frequenta i luoghi delle stragi, ha fatto amicizia coi superstiti e i familiari, coltiva la memoria. È anche cittadino onorario di Fivizzano, un Comune fra i più colpiti, e insanguinato proprio da quella formazione. Naturalmente apprezziamo il Suo interessamento a questi temi. 

Adesso Le chiediamo di spendersi, oltre che per la memoria, anche per la giustizia. Quella penale, purtroppo, è una partita persa per gli italiani, per gli antifascisti e per la civiltà europea e umana. 

La giustizia civile, invece, è ancora possibile, perché alle vittime spettano i risarcimenti. Le famiglie italiane che hanno diritto a queste somme sono moltissime, ma la Germania deve pagare e ne ha i mezzi. 

Tutto questo è stato chiarito in un convegno, svolto nel 2019 presso il Senato italiano, Stragi e deportazioni nazifasciste: per la giustizia e contro l’ambiguità, aperto dalla presidente del Senato Maria Elisabetta Alberti Casellati, in cui sono intervenuti anche la senatrice Liliana Segre, sopravvissuta ad Auschwitz, e il presidente emerito della Corte costituzionale Giuseppe Tesauro. Questo il link al convegno: https://www.youtube.com/watch?v=gpDYeJPX4gU

Lei è un avvocato e in Il nome del padre ha spiegato coraggiosamente la sua scelta professionale: «Ho detto: sì, è bene sapere i diritti, anche contro il potere». Tenendo conto di queste parole importanti, siamo convinti che Lei conosca le solide ragioni giuridiche delle vittime, e che si renda conto che la sola memoria non basta: risarcire i crimini nazisti contribuisce alla costruzione di un’Europa e un mondo migliori. In questo momento di fermenti nazisti e fascisti, giustizia significa prevenzione. Il risarcimento ha un effetto dissuasivo: i crimini non restano senza conseguenze. 

È noto che alcune vittime si accontentano di riparazioni memoriali. Ma sono posizioni singole che vengono enfatizzate dai mezzi di comunicazione, mentre chi chiede giustizia non riceve attenzione né rispetto. 

Sempre in Il nome del padre, Lei descrive Suo padre come impenetrabile, «un uomo dietro un muro». Oggi le vittime che chiedono giustizia incontrano lo stesso muro; quanto alla memoria, invece, su quel muro c’è il telone di un cinema, perché i fatti sono narrati ma non hanno conseguenze. 

Lei partecipa a commemorazioni in cui è negata la parola a chi vuole rivendicare il diritto al risarcimento: sono manifestazioni memoriali senza giustizia. In questo modo si promuove l’idea illusoria che la Repubblica federale tedesca abbia adempiuto ogni suo obbligo. 

In conformità al Suo lodevole impegno, e per proseguire nella stessa direzione, Le chiediamo di: schierarsi pubblicamente affinché lo Stato tedesco paghi i risarcimenti economici; ricordare questo dovere nelle occasioni pubbliche cui partecipa; come avvocato, impegnarsi come ritiene possibile perché i diritti dei familiari delle vittime, per le cause da intentare in Germania, abbiano un’efficace tutela, se necessario anche dinanzi alla Corte europea dei diritti dell’uomo. 



Per contatti: prof. Lido Lazzerini, 334 2799709


Gruppo Giustizia per stragi e deportazioni nazifasciste in rappresentanza di sopravvissuti e di familiari delle vittime delle stragi e delle deportazioni di:


Padule di Fucecchio


Fivizzano


Cefalonia


Istituto Chimico Farmaceutico Militare di Firenze


Niccioleta


Fossoli – Carpi


Associazione Martiri Sant’Anna di Stazzema


Centro Studi “Schiavi di Hitler”


Associazione Familiari Montesole


Associazione familiari e parenti delle vittime della strage di Cervarolo del 20 marzo 1944 


marcel...@fastwebnet.it

unread,
Oct 17, 2020, 12:13:28 PM10/17/20
to deporta...@googlegroups.com

È possibile/opportuno firmare la lettera aperta da parte di normali cittadini? E, se sì, come?
Marcella Pepe

--
Inviato da Outlook Email App per Android

sabato, 17 ottobre 2020, 09:32AM +02:00 da abc luca abc...@gmail.com:

--
[R-esistiamo]: da maggio 2006 luogo di dibattiti, diffusione o ricerca di notizie tra persone direttamente coinvolte e impegnate nel fare in modo che gli orrori commessi dai nazi-fascisti non si ripetano o interessate ad argomenti storici o a battaglie civili. sul sito ci sono attualmente circa 23mila argomenti.
Chiunque può inviare idee, notizie, iscriversi, consigliarlo a persone interessate all’iscrizione.
Moderatrice unica, a titolo personale e gratuito: Primarosa PIA.
messaggio non SPAM poiché include la possibilità di recedere da ulteriori invii.
Tutti i destinatari degli invii sono in copia nascosta (Privacy Dl n.196 del 30.6.03).
E’ GRADITO L’INVIO DI PUBBLICAZIONI a Primarosa Pia, Pzz B. Croce 6 15057 Tortona -AL
chi diffonde messaggi della mailing è pregato-a di CITARNE LA FONTE
chi invia da GMAIL non riceve copia dei suoi post, tutti gli altri del gruppo la ricevono.
attualmente del gruppo fanno parte circa 150 persone, residenti non solo in Italia
---
Hai ricevuto questo messaggio perché sei iscritto al gruppo "DEPORTATI MAI PIU' [ R-esistiamo ]" di Google Gruppi.
Per annullare l'iscrizione a questo gruppo e non ricevere più le sue email, invia un'email a deportatimaip...@googlegroups.com.
Per visualizzare questa discussione sul Web, visita https://groups.google.com/d/msgid/deportatimaipiu/CAHP41qMq15uwNG-wjBgoom5VhOdiaCOjuL9zq%3DFabMyWJdKdzg%40mail.gmail.com.

Angela Maria Rigoli

unread,
Oct 18, 2020, 2:30:49 AM10/18/20
to deporta...@googlegroups.com
forse telefonando al prof. Lazzerini, numero i calce alla lettera

abc luca

unread,
Oct 18, 2020, 2:30:55 AM10/18/20
to deporta...@googlegroups.com
Lei è figlia o parente di una persona vittima di strage, rastrellamento, deportazione? Scusi la domanda, non vorrei offenderla. Per il momento, al gruppo hanno aderito solo persone o associazioni con queste caratteristiche. Per il futuro, non lo so.
Luca Baiada

Il giorno sab 17 ott 2020 alle ore 18:13 <marcel...@fastwebnet.it> ha scritto:

Rosangela Pesenti

unread,
Oct 18, 2020, 3:48:06 AM10/18/20
to deporta...@googlegroups.com
Buongiorno Luca,
ho letto oggi la lettera. Vorrei aderire se possibile.
Mio padre è stato un deportato IMI prima a Guzen e successivamente a Buchenwald.
Come presidente della sezione locale dell'associazione reduci dalla prigionia si è occupato a suo tempo di inoltrare le domande di risarcimento ma ha sempre detto che i tedeschi non avrebbero mai risarcito nulla.
E' morto nel 2003.
Gli ho sempre risposto che a noi del denaro non importava nulla anche se lui ha fatto il muratore per tutta la vita, lavoro che non offre certamente privilegi sociali, invece adesso vorrei proprio il denaro perché saprei come utilizzarlo e per quali scopi.
Se la misura sociale è il denaro voglio ciò che mi spetta perché mi serve a sostenere la parte sociale a cui appartengo non solo per nascita ma oggi per scelta.
Grazie ancora per tutto.
Rosangela Pesenti

L'universo è fatto di storie, non di atomi. Muriel Rukeyser


abc luca

unread,
Oct 18, 2020, 11:51:06 AM10/18/20
to deporta...@googlegroups.com
Il messaggio di Rosangela Pesenti - che naturalmente può aderire alle iniziative del gruppo - è particolarmente chiaro. A chiedere giustizia non c'è vergogna, e di quel denaro si potrebbe fare buon uso.
Luca Baiada  

Reply all
Reply to author
Forward
0 new messages