Il giorno 28 nov 2022, alle ore 17:39, lombardimarco77 via DEPORTATI MAI PIU' [ R-esistiamo ] <deporta...@googlegroups.com> ha scritto:
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"Rompiamo il silenzio" sul Vesuvio..
Come è noto, Ischia è una delle isole nel golfo di Napoli. Napoli è simbolizzata dal "Vesuvio"; Vesuvio che . . . vive insieme a noi.
1944.
Sul suolo italiano (da Cassino alle Alpi) c'era la guerra di Liberazione dal nazifascismo: sia con un esercito regolare (a Cassino - Montelungo); sia con la Resistenza dei Partigiani,
sostenuti dagli anglo-americani (Centro e Alta Italia).
Ricordiamo l'ultima eruzione del Vesuvio: risale al 1944, da gennaio a fine marzo.
Il vento trasportava le ceneri eruttate fino a Bari: "pioveva" cenere vesuviana.
Nella zona vesuviana contarono una trentina di persone morte.
Dalla fine di quella guerra, qualche centinaia di migliaia di persone hanno costruito "senza permessi" - e vi abitano - nella zona rossa del Vesuvio.
E' terribile pensare alla indescrivibile situazione che creerebbe una eventuale ripetizione della tragedia del 1944.
E' una realtà che può diventare più catastrofica dell'attuale nostra immaginazione,
Che silenzio!
Per i napoletani è un silenzio scaramantico.
Per tutti noi è un silenzio complice di chi ha creato quella bomba speciale molto pericolosa.
Sostengo che abbiamo il diritto di sapere - da quelle 600-700.000 persone della zona rossa Vesuviana - cosa pensano di fare loro nel caso il Vesuvio si risvegli: hanno qualche
progetto da attuare per salvare la loro persona, i loro familiari, i loro vicini di villini, di case, ecc.?
Sostengo che abbiamo il diritto di sapere dagli Amministratori di quelle 600-700.000 persone quale contributo possiamo dare noi, Cittadini italiani prima che il Vesuvio si risvegli.
Siamo all'Anno Zero.
Prima partiamo e meglio è per tutti.
Vito Nicola de Russis
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