La strage di Senegalesi a Firenze, l’incendio del Campo Nomadi a Torino, le decine di episodi/azioni in Italia di stampo squadrista fascista/razzista, congiuntamente all'intolleranza contro i terroni meridionali da parte dei loro colleghi leghisti, lasciano presupporre l’idea e quindi il caso di affermare che non siano azioni casuali e slegate tra di loro, ma che siamo in presenza di una vera e propria strategia nazionale della tensione camuffata dal razzismo e l’odio contro gli immigrati, i gay e chiunque sia considerato un diverso.
L’Organizzazione/Associazione, denominata Casa Pound facente parte della cosiddetta Destra Sociale, sostenitrice di Tremonti, filo governativa dell’ex triunvirato Berlusconi- Bossi- Scilipoti, è considerata dalle forze politiche Berlusconiane e non solo una Organizzazione composta da “bravi ragazzi”.
Per noi sono solo dei psicopatici repressi, così come l’autore della strage di Senegalesi a Firenze (iscritto a Casa Pound), tenuti insieme da “ingredienti di un brodo amalgamato dall’ideologia della destra post e/o neofascista/nazista” ma utili ai poteri forti e stragisti per determinare climi politici ad essi congeniali, secondo ricorsi storici a noi tristemente noti, così come avvenne negli anni '70 con le coperture all’interno degli apparati e/o servizi deviati.
A Salerno è da po’ di tempo che “dei bravi ragazzi” minacciano i compagni!
Per la cronaca, ricordiamo alla stampa ed a qualche forza politica e rappresentanti Istituzionali che in data odierna 15 Dicembre 2011 presso il Tribunale di Salerno è stata celebrata l'ennesima udienza contro alcuni “bravi ragazzi” tra cui il responsabile salernitano della pseudo-cultura dell’Associazione Culturale Casa Pound insieme ad altri associati che, come loro stessi si autodefiniscono, sono l’espressione del pensiero neo fascista del secondo/terzo/ quarto millennio!.
A questi bravi ragazzi vengono imputati alcuni gravi episodi :
Impiccagione di fantocci il 25 Aprile 2007 (giorno in cui si celebra Festa della Resistenza e della Liberazione dal Nazismo e dal Fascismo) al balcone del palazzo dell’ex pretura di Cava con appesi al collo cartelli con scritte contro i partigiani (come facevano i nazisti e repubblichini di Salo’);
devastazione nella notte tra il 12 e 13 giugno del 2007 del Centro Sociale Asilo Politico di Salerno, dando fuoco a mobili e suppellettili, manomettendo l’impianto idrico e provocando l’allagamento dei locali, sporcando i muri con scritteinneggianti ai NAR ed abbandonandosi a scritte oltraggiose oltre che minacciose;
aver detenuto striscioni con svastiche e croci celtiche, materiale di propaganda antisemita e armi bianche, manganelli e fionde.
Sempre per la cronaca, ricordiamo una cosa che a noi non ci è mai quadrata: ci sembra molto strano e molto inopportuno che per giorni e giorni un sito di un giornale locale di una testata nazionale abbia dato spazio ad una iniziativa su Che Guevara,organizzata da questa Organizzazione fascista e che sia neo o post o del secondo o terzo millennio e stupidate varie, comunque grave in quanto, costantemente tale Organizzazione e/o Associazione consuma e perpetra uno dei reati peggiori previsto dalla nostra Costituzione ossia “apologia e ricostituzione del partito fascista” congiuntamente ai tentativi continui di riscrivere uno dei periodi più lugubri della nostra storia.
Nel corso dell'udienza odierna sono stati ascoltati alcuni test, tra questi anche uno degli attuali iscritti di Casa Pound Salerno che riferendosi ad una foto agli atti del processo che ritraeva lo stesso con l'imputato Lezzi ed un altro soggetto in posa mentre facevano il saluto romano in pubblica piazza al termine di una manifestazione, ha definito tale gesto come un "gioco, un atto di goliardia"...Bel modo di giocare!!!
Per onestà ideologica e culturale !
E’ bene ricordare che i conti con il Fascismo i Partigiani ed il Movimento Operaio, Sindacale, il Movimento Comunista e Libertario insieme ad un ampio fronte di liberazione composto da donne e uomini libere li hanno chiusi a Piazzale Loreto !
Forse sarà stato troppo poco, anche perchè di quel movimento di Liberazione, cosituito da una umanità libera con uno spessore del cui livello di libertà, di pensiero e di cultura che al momento, dalla fine degli anni 70 ad oggi, non se ne ritrova traccia in nessuna di queste forze politiche e/o pseudo culturali; solo così si spiega in Italia il ritorno di un altro ventennio ”quello del governo Berlusconi" determinato e cresciuto nella pancia della revisionismo storico tentato e perpetrato anche da personalità politiche a cui il termine Comunista/Socialista già da tempo non lo hanno mai digerito .
Sempre a Salerno
Nei giorni che hanno preceduto la manifestazione e la giornata di mobilitazione antifascista a Napoli del 26-11-2011 (alla quale risulta aver partecipato anche lo stragista di Firenze), davanti alla sede del nostro Centro Sociale (Via Fratelli Magnon) furono esposti alcuni striscioni di carta che richiamavano l’attenzione sulla manifestazione di Napoli, striscioni intorno ai quali si sono verificati alcuni episodi strani :
Nella mattinata di giovedì 24/11 durante un presidio del Movimento dei Disoccupati Salernitani davanti alla Provincia, due volanti dei carabinieri hanno sostato davanti l’ingresso del C.S.A. Asilo Politico in quanto allertate dalla presenza di tali striscioni che ribadivano il nostro Antifascismo Militante, successivamente alla visita del mattino dei Carabinieri si è aggiunta la visita (ovviamente di notte) di alcuni “coraggiosi e bravi ragazzi”, che hanno preso lo striscione dove c’era scritto “26/11/11 JATEVENNE” e non contenti hanno pensato bene di farsi fotografare con gli striscioni e di riportare tali foto sul loro profilo facebook CasaPound Italia Salerno aggiungendo le minacce “TORNEREMO PRESTO”, “E VENITELO A PIGLIà” (naturalmente oscurando le facce, come da veri e propri bravi ragazzi quali sono) .Il 20 marzo si terrà un'altra udienza nel corso della quale saranno sentiti gli imputati.
Contro ogni forma di fascismo e di intolleranza ora e sempre Resistenza!
Associazione Culturale Andrea Proto
Centro di Documentazione Giovanni Marini
Centro Sociale Asilo Politico