A Natale non sono tutti più buoni
Il comune di Napoli discrimina gli immigrati
Il Natale fa tutti più buoni? Non sembra proprio. Questo luogo comune, già stanco, diventa ipocrita e squallido se pensiamo a come si comportano le istituzioni.
In questo caso il Comune di Napoli si sta macchiando di una cattiveria che è una grave discriminazione fino a rappresentare una irregolarità anche sul piano del diritto. Nella città di Napoli sono stati aperti, giustamente, tutti i mercatini affinché la gente lavori e si aggreghi: centrali o rionali, di quartiere o straordinari. Ma, tra lustrini appannati e luminarie ancora spente, tra villaggi della Coldiretti e della Vodafone, l'unico a cui è stata vietata l'apertura natalizia (che comprende anche la domenica) è il mercato interetnico di via Bologna alla Stazione.
Perché? Forse perché è un mercato di immigrati? Ad oggi non ci sarebbero altre spiegazioni. Le attendiamo, ma soprattutto attendiamo che venga sanata questa discriminazione.
Facciamo appello alla gente di buona volontà, a chi crede davvero nell'umanità e nel cercare il bene assieme, a chi davvero onora lo spirito genuino del Natale che dovrebbe suggerire, se non già realizzare, la bellezza di una speranza nel momento più buio.
Noi crediamo a questi valori; per questo abbiamo costruito in quasi 30 anni, col mercato di via Bologna, un esempio di convivenza dove insieme italiani e immigrati lavorano fianco a fianco e in pace.
Associazione Antirazzista Interetnica "3 Febbraio" - Napoli
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