non c'è cuem senza tre...

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taz

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May 7, 2013, 5:22:24 AM5/7/13
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Cariche della Celere in Università Statale


Ieri (lunedì 6 maggio), su esplicita richiesta del Rettore, la Celere è entrata in ateneo nella sede di via Festa del Perdono, caricando gli studenti che protestavano per lo sgombero e la distruzione (avvenuti nel week-end) dell'ex-cuem autogestita, spedendone alcuni in ospedale. Le mobilitazioni contro lo sgombero e contro questi gravissimi fatti (erano forse decenni che la polizia non caricava gli studenti dentro l'università!) ricominciano già oggi in Statale: dalle 8,30 banchetti diffusi in università, per comunicare a professori e studenti la nostra rabbia;  dalle 10: dove loro distruggono, noi ricostruiremo! dalle 12  pranzo in atrio; dalle 14 ASSEMBLEA PUBBLICA!


Sul blog dell'ex-cuem autogestita trovate la cronaca della giornata di ieri, i comunicati, le foto, i video, e gli aggiornamenti. Riportiamo sotto il comunicato di fine giornata. Solidarietà da CittàStudi!



DISTRUGGONO LA LIBRERIA, MANGANELLANO GLI STUDENTI

LORO DEVASTANO NOI RICOSTRUIREMO


Distruggono la libreria, manganellano gli studenti...manca solo il rogo dei libri.

Questa mattina siamo entrati in università e ci si è presentato un vero e proprio scenario di guerra:

 Lo spazio della libreria ex-Cuem non è stato semplicemente sgomberato, è stato completamente devastato, spariti i libri, spariti i computer, i tavoli, le pareti, la cucina e persino il pavimento.


Subito abbiamo deciso di non permettere che la vita dell'excuem venisse interrotta e abbiamo riallestito la libreria nell'atrio. Dopo una grossa assemblea nel primo pomeriggio, in tante e tanti ci siamo mossi in un corteo interno terminato con l'occupazione di un nuovo spazio. Non un'aula a caso, ma una stanza privatizzata e normalmente data in gestione a interni o chi per esso per farci la casa base delle loro speculazioni in università durante salone del mobile o career day. Quel posto è vuoto per la maggior parte del tempo, ci abbiamo trovato degli scaffali vuoti...non come quelli dell'excuem, però erano perfetti per essere riempiti di vita e progetti slegati dal profitto.


 Il rettore Vago e il cda della Statale si sono assunti la responsabilità di richiedere l'intervento della polizia. In quel momento abbiamo deciso di resistere alle intimidazioni e alle minacce della Digos. Oltre 60 poliziotti in tenuta antisommossa hanno caricato a freddo spingendoci alle porte dell'università, con una ferocia completamente ingiustificata. Quattro studenti in ospedale, un braccio, un polso e due teste rotte. Questo è il volto dell'amministrazione universitaria. Oggi è stato messo in campo un precedente inaccettabile per l'università di Milano, per gli atenei di tutta italia e per tutte e tutti in generale. Questo è solo un episodio che si iscrive nel loro piano di "gestione del dissenso" in Italia e in Europa, un dissenso gestito con una repressione brutale.

Anche noi però usciamo forti da questa intensissima giornata e dopo aver appena terminato un presidio in via Festa del Perdono e una partecipatissima assemblea fuori dalla Statale, invitiamo tutte e tutti quelli che si sentono solidali, incazzati neri, per nulla disposti ad ingoiare questo attacco a chi lotta, costruisce percorsi, si attiva, partecipa domani.

 
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