ANCORA IN SALA
● giovedì 2 ore 17.30, domenica 5 ore 20.00, mercoledì 8 ore 16.00
IRISH MAN (VO sott Ita)
Regia: Martin Scorsese. Cast: Robert De Niro, Al Pacino, Joe Pesci, Harvey Keitel, Ray Romano, Bobby Cannavale.
USA, 2019 | Drammatico | 209'
Frank Sheeran, detto “The Irishman” è un veterano della seconda guerra mondiale, invischiato in affari con il mafioso Russell Bufalino Attraverso gli occhi di Frank, nel corso dei decenni, viene raccontata la sua vita e la sua carriera mafiosa, tra cui uno dei più grandi misteri che ha ossessionato l’opinione pubblica statunitense, la scomparsa nel luglio 1975 del leggendario sindacalista Jimmy Hoffa, amico dello stesso Sheeran. Un caso nel quale è inevitabilmente invischiato lo stesso Frank e che è rimasto irrisolto nel tempo: nessuno è stato mai condannato né il corpo di Hoffa è mai stato ritrovato.
Attraverso la prospettiva di questa vicenda, si snodano e rivelano i segreti della criminalità organizzata del tempo: i suoi sistemi interni, gli imbrogli, le rivalità e i collegamenti con la politica tradizionale.
"E’ da quando abbiamo fatto Casinò assieme nel 1995 che io e Bob [De Niro] volevamo collaborare di nuovo assieme. Ma vuoi per gli impegni personali, vuoi perché niente realmente ci entusiasmava davvero abbiamo passato lunghi anni alla ricerca di un soggetto ideale. La risposta è arrivata dieci anni fa, quando a Bob è capitato tra le mani il romanzo di Charles Brandt. L’esperienza è stata singolare per tanti aspetti: ritornare a lavorare con la vecchia squadra di attori, provare le tecniche di ringiovanimento sugli attori senza che esse andassero ad interferire sulle loro prove attoriali, il confrontarci con una distribuzione inedita come quella di Netflix".(Martin Scorsese).
Martin Scorsese è riuscito a rinchiudere cinquant’anni di storia americana in un’opera tanto mastodontica quanto divertente. Sarà la forza del cinema di Scorsese, in grado di attualizzarsi ed evolversi film dopo film. The Irishman, minuto dopo minuto, alternando più piani temporali, diventa un’epopea umana (e umanizzata) che sviscera tutti i temi cari a Scorsese. La famiglia, la fede, il peccato, la vendetta e il tradimento.
● venerdì 3 ore 17.15, sabato 4 ore 18.45, lunedì 6 ore 21.00
STORIA DI UN MATRIMONIO (VO sott Ita)
Regia: Noah Baumbach. Cast: Scarlett Johansson, Adam Driver, Alan Alda, Laura Dern, Ray Liotta
USA, 2019 | Drammatico | 137'
Il pluripremiato film sulle relazioni, il nostro tempo e l’umanità fragile. Charlie, regista di teatro, e Nicole, sua moglie e prima attrice, si stanno separando. Lui lavora a New York, lei si è trasferita a Los Angeles per lavorare in televisione, insieme hanno un figlio. Nicole vuole un’altra vita e chiede il divorzio, affidandosi ad un abile avvocato. Charlie deve quindi lottare a sua volta, per continuare a vivere nella sua città senza perdere la custodia condivisa del bambino. Improvvisamente i due amanti non si riconoscono più, sono travestiti da versioni mostruose e grottesche di loro stessi, come ci suggeriscono i costumi di Halloween, e in questo spettacolo domestico Charlie rischia di avere la peggio e di diventare davvero l’uomo invisibile."I film sono stati per me una cura in alcuni dei momenti più bui della mia vita e mi hanno aiutato a capire ciò che credevo andasse oltre la mia comprensione. Sedendomi in una sala cinematografica, lasciavo che il meccanismo dell’empatia insito nel cinema agisse su di me. Il divorzio è la storia che accomuna moltissimi matrimoni, ed è fonte di vergogna e isolamento. Il sistema giuridico che regolamenta il divorzio è inevitabilmente concepito per dividere. Divide le persone, la famiglia, la proprietà e il tempo. Isola ogni singolo individuo all’interno della propria storia e offusca il punto di vista dell’altra persona. Io volevo offrire una nuova prospettiva, fare una proposta più generosa. Volevo trovare la storia d’amore all’interno del crollo. La speranza nelle aule di tribunale, in mezzo ai documenti e alle regole. I film sono un antidoto al divorzio. Un mondo non di separazione ma di amore." (Noah Baumbach)
QUI la recensione
● lunedì 6 ore 19.15, martedì 7 ore 21.15
NANCY
Regia: Christina Choe. Cast: Andrea Riseborough, Steve Buscemi, J. Smith-Cameron, Ann Dowd, John Leguizamo.
USA 2018 | Thriller, Drammatico | 87'
Nancy è una donna che diventa sempre più convinta di essere stata rapita da bambina. Quando incontra una coppia la cui figlia è scomparsa trent’anni prima, la realtà e la finzione cominciano a confondersi. Man mano che il loro legame si approfondisce, i dubbi ragionevoli lasciano il posto a credenze ostinate e il potere dell’emozione minaccia di superare ogni razionalità. Sorprendente la scrittura, riconsacrata la Riseborough come reginetta del disagio contemporaneo. Nancy, senza mai tempi morti, è un gioiellino che impregna lo schermo di vera umanità, nel realismo malandato di esistenze incompiute. Acclamata dalla critica internazionale come perla del cinema indipendente, è la folgorante opera prima di Christina Choe e ha come protagonista principale Andrea Riseborough, già vista in Non lasciarmi (2010), Birdman (2014), Animali notturni (2016) e La battaglia dei sessi (2017). Il film pone i protagonisti e gli spettatori di fronte alla domanda: “Qual è la verità e cosa conta davvero?”. Più che un thriller, il bel film d'esordio di Christina Choe è lo studio di un personaggio smarginato, indefinibile perché sempre in fuga da se stesso: una donna senza passato (qual è la verità sulla sua nascita? Quello che racconta su sua madre è reale? Quella è davvero sua madre?), senza radici e senza età, ora infantile come una bambina ora consapevole come un'adulta.
Vittima o carnefice, pur nella sua impenetrabilità morale Nancy si fa leggere addosso il disagio dei nostri tempi - l'isolamento nella bolla digitale, l'ossessione per l'identità pubblica, la volontà di piacere agli altri per piacere di più a se stessi - e su questa sua patologica imperfezione costruisce un saldo patto di solidarietà con lo spettatore. Choe crea un'antieroina contemporanea, dalla grande potenza metaforica, i cui misteri non servono a far progredire una ben congegnata macchina narrativa, ma a raccontare un essere umano sospeso tra riscatto e depressione, genio e follia, che l'occhio della regista osserva con amorevole preoccupazione. Un personaggio che Choe si rifiuta di usare come semplice strumento (altri registi avrebbero declinato le premesse della storia in una chiave più oscura), ma che accompagna con naturalezza in una spirale discendente, che dovrà condurla, per forza, allo scioglimento di quel castello di bugie. Un percorso di crescita che tuttavia non è privo di speranza, e che fa di Nancy la più riuscita delle molteplici incarnazioni da attrice camaleontica di Andrea Riseborough.
● martedì 7 ore 17.00
I RACCONTI DI PARVANA
Regia: Nora Twomey | Animazione | Irlanda, Canada, Lussemburgo, 2017 | 94'
Una magica storia di emancipazione femminile, coraggio e forza. Un film d'animazione dal grande valore civile: una piccola gemma per adulti e per bambini. Candidato all'Oscar.
Parvana è una ragazza di 11 anni nell'Afghanistan del 2001 controllata dai Talebani. Quando il padre viene ingiustamente arrestato, Parvana si taglia i capelli e si fa passare per un maschio, per poter lavorare e riuscire a mantenere la famiglia. Al fianco del suo amico Shauzia, Parvana scopre un mondo pieno di libertà e pericoli. Con coraggio e determinazione, e ispirata ai racconti fantastici che è in grado di inventare, Parvana parte per un viaggio alla ricerca del padre, per riunire finalmente la sua famiglia.
Il film, tratto dal best seller di Deborah Ellis è anche un inno al potere miracoloso delle storie, dei racconti, che salvano la mente e il cuore dalle tenebre umane e morali, dall’oscurantismo culturale, proiettandoci in mondi dove molto è possibile, trasmettendo esperienze che possano aiutarci nella nostra personale lotta per trovare un posto.
● venerdì 3 ore 19.45, sabato 4 ore 17.15, mercoledì 9 ore 19.45
ESCHER. VIAGGIO NELL'INFINITO
Regia: Robin Lutz. Cast: George Escher, Jan Escher, Liesbeth Escher, Stephen Fry, Graham Nash. Paesi Bassi, 2018 | Documentario| 90'
L'artista visionario che ha affascinato tutta Italia con le sue mostre, amato da Bowie Pink Floyd Harry Potter e milioni di persone. Il film condensa in un'ora e mezza, la vita, le opere e il genio di un artista (sebbene lui rifiutasse tale definizione) sempre intento a superare se stesso, alla ricerca di una perfezione inevitabilmente irraggiungibile. Il film guarda alla grande eredità di Escher e al modo in cui il suo lavoro, continui ad ispirare fumetti, pubblicità, film e a richiamare migliaia di visitatori in tutto il mondo. In questo documentario, Escher – Viaggio nell’infinito, il regista Robin Lutz vuole mostrare la realtà e gli oggetti così come fossero visti dallo sguardo dello stesso Escher, commentati dalla sua voce fuori campo. Il testo è tratto da appunti e scritti dello stesso artista. Due interviste e una testimonianza sono montate all’interno di una sorta di storia visiva di Escher: i racconti dei figli Geor di 92 anni e Jan di 80 fanno rivivere le memorie private dell’artista, mentre la rockstar Graham Nash (Crosby, Stills, Nash & Young) testimonia la sua importanza e la sua riscoperta dopo gli anni ‘70. La complessità della sua arte non ha ostacolato la popolarità, diventando protagonista di ogni tipo di oggetto e merchandising: dalle t-shirt ai biglietti di auguri, dai francobolli alle scatole da regalo, fino ad arrivare alla copertina dell'album On the run dei Pink Floyd, alle scale di Hogwarts in Harry Potter e al film cult Labyrinth, con David Bowie.
DAL 9 GENNAIO
LA RAGAZZA D'AUTUNNO di Kantemir Balagov
La folgorante opera seconda del giovanissimo Kantemir Balagov (Tesnota) premiata con la Miglior Regia a Cannes 2019 nel concorso Un Certain Regard.
14 GENNAIO
TALKING TO THE TREES di Ilaria Borrelli
Un road-movie della speranza che affronta un tema molto importante e poco discusso. Mia scopre suo marito in un bordello cambogiano con una bambina di 11 anni. Decide quindi di "ricomprare" la bambina e di salvarle la vita, insieme ad altre due, ricongiungedole alle loro famiglie di origine, iniziando una fuga attraverso la giungla.