Scherza con i fanti - in sala Gianfranco Pannone

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Cinema Cappuccini

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Jan 14, 2020, 2:06:36 PM1/14/20
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Arriva in prima visione, applaudito e ben accolto dalla critica e dal pubblico, il nuovo film del sodalizio regista/musicista Gianfranco Pannone e Ambrogio Sparagna. Uno dei documentari più premiati dell’anno, un viaggio tragicomico nella recente storia d’Italia, e insieme un canto per la pace


mercoledì 22 gennaio ore 21.15 con la presenza in sala di Gianfranco Pannone
SCHERZA CON I FANTI
Piccola storia degli italiani in divisa e di come abbiamo imparato
a non aver paura della pace
di Gianfranco Pannone e Ambrogio Sparagna,  regia di Gianfranco Pannone
 Italia 2019 | 72'


Il rapporto lungo, serio, spesso ironico e stretto tra gli italiani e l'esercito, raccontato dai diari di quattro soldati (scritti in un arco che va dall'Unità d'Italia ai giorni nostri), da magnifiche canzoni popolari scelte e interpretate da un genio musicale come Ambrogio Sparagna (e da Francesco De Gregori, Giovanni Lindo Ferretti, Francesco Di Giacomo...), dalle preziose, e bellissime immagini di repertorio.

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Dopo il viaggio avventuroso nel mondo della credenza religiosa di ‘Lascia stare i santi’, la coppia creativa tra cinema e musica composta da Gianfranco Pannone e Ambrogio Sparagna torna a scandagliare un campo vasto ma spesso dimenticato della nostra identità culturale con Scherza con i fanti. Chiudendo così un dittico tra cultura, storia, memoria, musica, e vita intima e sociale del Bel Paese.
Italiani brava gente? Discutibile. Ma certo il nostro non è mai stato un popolo realmente guerriero, anche perché la millenaria storia del Paese ha visto fin troppe guerre, violenze, invasioni.
Partendo da questa particolare condizione storica, Scherza con i fanti vuole essere un viaggio tragicomico nella recente storia d’Italia, e insieme un canto per la pace. Ma soprattutto si propone con un percorso lungo più di cent’anni, dall’Unità d’Italia ad oggi, per scandagliare il difficile, sofferto e anche ironico  rapporto del popolo con il mondo militare, e con il potere. Tutto questo, attraverso alcuni meravigliosi canti popolari, e quattro diari di guerra; quelli di: un soldato lombardo del Regio Esercito di stanza a Pontelandolfo, in Campania, dove fu tra i protagonisti dell’eccidio di civili più cruento all’indomani dell’Unità d’Italia; un autista viterbese del Regio Esercito, che nel 1935 andò a combattere in Etiopia, convinto del primato fascista, e che invece scoprì la realtà dei gas ai danni della popolazione locale.
Il terzo diario è quello di una giovane donna borghese, che divenne partigiana sulle montagne tra Parma e La Spezia e che combattè due guerre, la prima contro i nazifascisti e la seconda, forse la più difficile, contro gli uomini. Infine un sergente napoletano della Marina militare, oggi quarantenne, che ha prestato servizio nelle missioni di pace internazionali e che in Kosovo ha scritto un diario ricco di umanità.
I diari si intrecciano con i canti e le musiche popolari di gioia e di dolore scelti, e talvolta composti, da un maestro come Ambrogio Sparagna; e con il prezioso repertorio di memoria dell’Archivio storico Luce, che a sua volta si interfaccia con le immagini di oggi, attraverso quel paesaggio italiano nella cui varietà spiccano i sacrari militari e i cimiteri, dove riposano migliaia di soldati italiani e stranieri.
Non ultima, la testimonianza di un grande intellettuale, Ferruccio Parazzoli, che il destino ha voluto abitasse su quel Piazzale Loreto da lui “cantato” nei suoi romanzi. E le note della commovente ‘San Lorenzo’ di Francesco De Gregori, scandita sulle immagini Luce, tra distruzione di una città e immagini di una nuova speranza di ricostruzione e convivenza nella pace.



➽ "In giorni come quelli presenti, attraversati da sirene belliche che raggiungono in modo preoccupante l’opinione pubblica, il film regala, tra dramma e ironia, un piccolo antidoto visivo all’ansia di distruzione. Mostrando senza retorica cosa significa l’amor patrio, ma ancor di più, cos’è l’amore per l’umanità e la vita. Secondo me l'Italia non è consapevole della propria missione di pace nel mondo, dettata dalla sua stessa storia, di invasioni, di sangue versato, di profonde ingiustizie. E oggi che tornano i venti di guerra, darsi un ruolo di pace, che è anche cristiano, francescano, potrebbe persino rappresentare una forma di riscatto nazionale. Questo urlo contro tutte le guerre, condiviso, ne sono certo, da tanti italiani, è talmente importante per me, e per Ambrogio Sparagna, che il protagonista del nostro film è un soldato di oggi che ha partecipato a diverse missioni di pace. Il suo racconto, che unisce humanitas e senso della patria, mi ha commosso al punto da portare il nostro stesso soldato al centro del film. Vincenzo Marasco, tra l'altro, suona la zampogna, strumento di pace. E questi suoni popolari si uniscono al lavoro straordinario di Ambrogio, che con la sua musica di gioia e dolore, nel film intrecciata ai diari di guerra e al prezioso repertorio dell'Istituto Luce, ha dato un segno decisivo a Scherza con i fanti". ( il regista Gianfranco Pannone)


☛ Per saperne di più:
Gianfranco Pannone. Regista e sceneggiatore, tra il 1991 e il 1998 ha prodotto e diretto la Trilogia dell’America (Piccola America, Lettere dall'America, L'America a Roma) e nel 2001 Latina/Littoria, premiato come miglior film documentario al Torino Film Festival. Tra i suoi medio e lungometraggi ricordiamo: Pomodori (1999), Sirena operaia (2000), Pietre, miracoli e petrolio (2004), Io che amo solo te (2005), Cronisti di strada (2006), Il sol dell'avvenire(2008) - evento speciale al Festival di Locarno, ma che Storia... - presentato al Festival di Venezia 2010, Scorie in libertà (2011-2012), Ebrei a Roma – evento speciale alla Festa del Cinema di Roma 2012. Del 2014 il lungometraggio Sul vulcano, finalista ai David di Donatello e ai Nastri d'argento. Nel 2017 realizza Mondo Za su Cesare Zavattini, e Con Ugo, su e con Ugo Gregoretti. I suoi lavori gli sono valsi la partecipazione a numerosi festival italiani e internazionali. Socio fondatore di Doc/It e membro dell'associazione 100autori, è responsabile del Laboratorio di Cinema documentario al Dams dell'Università Roma Tre e professore al CSC-Centro Sperimentale di Cinematografia di Roma.
 
Ambrogio Sparagna. Musicista ed Etnomusicologo. Figlio di musicisti tradizionali, studia Etnomusicologia all'Università di Roma con Diego Carpitella con cui realizza numerose campagne di rilevamento audiovisivo sulla musica popolare italiana. A partire dai primi anni Ottanta intraprende una ricca e articolata attività concertistica sia in Italia che all’estero pubblicando oltre venti album. Dal 2004 al 2006 è Maestro Concertatore del Festival della Notte della Taranta e nel 2007 fonda a Roma l’Orchestra Popolare Italiana dell’Auditorium Parco della Musica. In questi anni di residenza al Parco della Musica ha composto una cinquantina di produzioni originali, che hanno avuto ampia circolazione in Italia e all’estero raccogliendo dovunque grandi consensi e numerosissimo pubblico. Ha curato per la RAI la serie di documentari L’Italia che risuona, dedicati alle tradizioni musicali italiane e realizzato con il regista Gianfranco Pannone i film prodotti dall’Istituto Luce Ma che storia, Lascia stare i Santi, e l’ultimo Scherza con i Fanti.

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