Programmazione Film (dal 23 gennaio)
FILM DELLA SETTIMANA
● giovedì 23 ore 16.00 e 21.15, venerdì 24 ore 21.15, sabato 25 ore 21.15, domenica 26 ore 17.30, mercoledì 29 ore 18.15
L'UFFICIALE E LA SPIA
Regia: Roman Polanski. Cast: Jean Dujardin, Louis Garrel, Emmanuelle Seigner, Grégory Gadebois, Hervé Pierre. Storico, Thriller | USA, 2019 | 126'
Il 5 gennaio 1895 il capitano Alfred Dreyfus, giovane e promettente ufficiale dell’esercito francese accusato di essere un informatore dei tedeschi, viene degradato e condannato alla deportazione a vita nell’Isola del Diavolo nell’Oceano Atlantico, al largo delle coste della Guyana francese. Tra i testimoni della sua umiliazione c’è Georges Picquart, promosso a capo dell’unità di controspionaggio che lo ha accusato. Quando però Picquart scopre che le informazioni riservate continuano a essere passate ai tedeschi, viene attirato in un pericoloso labirinto di inganni e corruzione, che minaccia non soltanto il suo onore, ma la sua stessa vita.Partendo dall’affaire Dreyfus Roman Polanski firma un personale e lucidissimo viaggio nella memoria del Novecento. Tra Bresson e Rossellini. Gran Premio della Giuria al 76° Festival di Venezia. Un film meravigliosamente contemporaneo e di un nitore assoluto: voulez-vous la lumière?
QUI la recensione
LA PRIMA VISIONE | ANCORA IN SALA
● giovedì 23 ore 18.45, venerdì 24 ore 17, sabato 25 ore 17.30, domenica 26 ore 21.15, martedì 28 ore 18.45
LA RAGAZZA D'AUTUNNO
Regia: Kantemir Balagov. Cast: Viktoria Miroshnichenko, Vasilisa Perelygina, Andrey Bykov, Igor Shirokov, Konstantin Balakirev.Drammatico | Russia, 2019 | 137'
La folgorante opera seconda del giovanissimo Kantemir Balagov (Tesnota) premiata con la Miglior Regia a Cannes 2019 nel concorso Un Certain Regard.Leningrado, 1945. La guerra è finita ma l’assedio nazista è stato feroce e la città è in ginocchio. Iya è una ragazza bionda, timida e altissima, che ogni tanto si blocca, per un trauma da stress. Lavora come infermiera in un ospedale e si occupa del piccolo Pashka. Ma quando la vera madre del bambino, Masha, torna dal fronte, lui non c’è più. Spinta psicologicamente al limite dal dolore e dagli orrori vissuti, Masha vuole un altro figlio e Iya dovrà aiutarla, a tutti i costi.
"È importante che la storia sia ambientata nel 1945: i miei personaggi, come la città in cui vivono, sono straziati da una guerra spaventosa, vivono in una città che ha resistito, sfidando il più orrendo assedio della storia moderna. Il mio film parla di loro e delle persone che incontrano a Leningrado, degli ostacoli che devono superare e del trattamento che la società riserva loro. Menomati dalle ferite psicologiche inferte dalla guerra, ritornare alle consuetudini di una vita normale richiederà loro tempo. Mi interessa il destino delle donne e, in particolare, di quelle che hanno combattuto nella seconda guerra mondiale: stando ai dati a nostra disposizione, è stata la guerra che ha visto in assoluto la più massiccia partecipazione da parte delle donne. Come autore, mi interessa trovare una risposta alla domanda: cosa succede a una persona che la natura ha previsto per creare la vita, dopo essere sopravvissuta alle prove della guerra?" (la regista Kantemir Balagov)
Il cineasta prende il tempo necessario per farci entrare negli eventi e nei personaggi, conserva un ritmo narrativo senza sussulti fatto di piani sequenza fissi o in movimento, quanto basta per farti percepire lo spazio. In primo luogo ha capito benissimo, come i suoi maestri (Sukurov, Tarkovskji, Bresson) che il cinema è una questione di sguardi. Ancora più sorprendente è la fotografia. Il cromatismo delle sue immagini vivide, in contrasto con la durezza dei fatti narrati, dà al film un colorito inatteso che lo rende indimenticabile.
Un dramma dalla regia perfetta...