Programmazione Cinema Cappuccini (dal 12 dicembre)

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Cinema Cappuccini

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Dec 11, 2019, 7:18:15 AM12/11/19
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Settimana ricca di ottime proiezioni, spunti e curiosità. Iniziamo con il film della settimana: GRAZIE  A DIO, lavoro solido e toccante con cui Ozon si conquista il Gran Premio della Giuria a Berlino. Vi stupirete con NANCY, la prima visione che vi proponiamo, vincitrice al Sundance come miglior sceneggiatura, grazie alla camaleontica Andrea Riseborough e all'incredibile Steve Buscemi. Inauguriamo la nuova rassegna L'ITALIA CHE NON SI VEDE promossa da ARCI e UCCA con un documentario intelligente che ci regala un’esperienza che riguarda sia la passione per il cinema che quella civile, senza smettere di far ridere: LA MAFIA NON E' PIU' QUELLA DI UNA VOLTA. Non mancano gli eventi speciali e questa volta per parlare di immigrazione e di arte. IL NOSTRO PAPA, al cinema solo il 15 e il 17 e ESCHER - VIAGGIO NELL'INFINITOuno degli artisti più amati di tutto il mondo, creatore di mondi magici e misteriosi che ha influenzato il Novecento. Ancora in sala: THE BRA e I RACCONTI DI PARVANA
Visto che Natale si avvicina The Royal Ballet vi offre LO SCHIACCIANOCI con un cast d'eccezione e coreografie sorprendenti. E per i ragazzi: MALEFICENT - SIGNORA DEL MALE.
Buon cinema a tutti!


Programmazione Film (dal 12 dicembre)

FILM DELLA SETTIMANA_IMAGE.pngFILM DELLA SETTIMANA
●  giovedì 12 ore 16.00, venerdì 13 novembre ore 21.15, sabato 14 ore 21.15, domenica 15 ore 19.15, mercoledì 18 ore 16.00
GRAZIE  A DIO
Regia: François Ozon. Cast: Melvil Poupaud, Denis Ménochet, Swann Arlaud
Francia 2019  | Drammatico | 137′

Alexandre vive a Lione con moglie e figli. Un giorno, per caso, scopre che il prete dal quale era stato molestato da piccolo lavora ancora a contatto con i bambini. Decide così di agire, supportato da altre due vittime del parroco, François e Emmanuel. I tre uomini uniscono le forze per abbattere il muro di silenzio che circonda il loro dramma. Nessuno di loro sarà però indenne da ripercussioni e conseguenze. Ispirato al caso giudiziario ancora non totalmente risolto che ha coinvolto padre Bernard Preynat, già parroco a Lione, il 18° film di François Ozon si sviluppa come una coraggiosa indagine dentro alle pieghe criminali fra le più delicate e tragiche di sempre, ma solo negli anni recenti uscita allo scoperto. Tematizzato, infatti, non c’è solo il gesto criminale di abuso sui minori da parte dei preti pedofili, ma il comportamento omertoso di certe gerarchie ecclesiastiche a proteggerli.
Terreno fragilissimo, dunque, per un film di finzione che necessariamente ha dovuto basare il proprio racconto su ferite non solo apertissime ma tuttora scomode e dolenti. Dopo aver scritto e girato emozionanti storie al femminile (8 donne e un mistero, Potiche, Giovane e bella), il regista parigino ha deciso di guardare altrove, e quando si è imbattuto nel sito dell’associazione delle vittime di pedofilia di Preynat, ha capito che quello sarebbe stato il suo prossimo film. Superando l’ostruzionismo messo in campo da alcune istituzioni francesi sull’uscita nazionale del film, Ozon ha comunque rimarcato la propria intenzione – corroborata dalla sceneggiatura dell’opera – a realizzare un testo che riflettesse sulla fragilità maschile. Per l’argomento trattato e per dichiarato “rispetto delle vittime e la verità che racconta”, la forma scelta per dirigere Grazie a Dio appare la più coerente in un rigore quasi scientifico, solida di sceneggiatura e perfetta nella direzione di un cast impeccabile: il trio Melvil Poupaud, Denis Ménochet e Swann Arlaudè è formidabile nella sua aderenza ai personaggi reali.  La struttura su cui poggia l’impianto narrativo è quella della “staffetta”, che parte dalla storia di Alexandre per poi entrare in quella di François ed infine arrivare alla tormentata esistenza di Emmanuel: in tal modo Ozon riesce a lavorare sulla tensione insita alla Verità di cui riferisce, progredendo in avvicinamento emozionale ai personaggi, a quelle “zone grigie” che le molestie di decenni prima hanno riempito di sofferenze indelebili. Grazie a Dio poteva diventare un documentario, ma il regista ha preferito costruirlo come opera di finzione, il cui filtro e il cui ontologico potere d’immedesimazione col pubblico “possono servire la causa di giustizia rispetto a soprusi che non potranno mai essere risarciti”. Orso d’argento come Gran Premio della Giuria alla 69ma Berlinale.
QUI la recensione


PRIMAVISIONE_IMAGE.pngPRIMA VISIONE
● giovedì 12 ore 19.00, venerdì 13 novembre ore 19.00, sabato 14 ore 17.45
NANCY
Regia: Christina Choe. Cast: Andrea Riseborough, Steve Buscemi, J. Smith-Cameron, Ann Dowd, John Leguizamo.
USA 2018 | Thriller, Drammatico | 87'

Nancy è una donna che diventa sempre più convinta di essere stata rapita da bambina. Quando incontra una coppia la cui figlia è scomparsa trent’anni prima, la realtà e la finzione cominciano a confondersi. Man mano che il loro legame si approfondisce, i dubbi ragionevoli lasciano il posto a credenze ostinate e il potere dell’emozione minaccia di superare ogni razionalità. Sorprendente la scrittura, riconsacrata la Riseborough come reginetta del disagio contemporaneo. Nancy, senza mai tempi morti, è un gioiellino che impregna lo schermo di vera umanità, nel realismo malandato di esistenze incompiute. Acclamata dalla critica internazionale come perla del cinema indipendente, è la folgorante opera prima di Christina Choe e ha come protagonista principale Andrea Riseborough, già vista in Non lasciarmi (2010), Birdman (2014), Animali notturni (2016) e La battaglia dei sessi (2017). Il film pone i protagonisti e gli spettatori di fronte alla domanda: “Qual è la verità e cosa conta davvero?”. Più che un thriller, il bel film d'esordio di Christina Choe è lo studio di un personaggio smarginato, indefinibile perché sempre in fuga da se stesso: una donna senza passato (qual è la verità sulla sua nascita? Quello che racconta su sua madre è reale? Quella è davvero sua madre?), senza radici e senza età, ora infantile come una bambina ora consapevole come un'adulta.
Vittima o carnefice, pur nella sua impenetrabilità morale Nancy si fa leggere addosso il disagio dei nostri tempi - l'isolamento nella bolla digitale, l'ossessione per l'identità pubblica, la volontà di piacere agli altri per piacere di più a se stessi - e su questa sua patologica imperfezione costruisce un saldo patto di solidarietà con lo spettatore. Choe crea un'antieroina contemporanea, dalla grande potenza metaforica, i cui misteri non servono a far progredire una ben congegnata macchina narrativa, ma a raccontare un essere umano sospeso tra riscatto e depressione, genio e follia, che l'occhio della regista osserva con amorevole preoccupazione. Un personaggio che Choe si rifiuta di usare come semplice strumento (altri registi avrebbero declinato le premesse della storia in una chiave più oscura), ma che accompagna con naturalezza in una spirale discendente, che dovrà condurla, per forza, allo scioglimento di quel castello di bugie. Un percorso di crescita che tuttavia non è privo di speranza, e che fa di Nancy la più riuscita delle molteplici incarnazioni da attrice camaleontica di Andrea Riseborough.
QUI la recensione


FESTIVAL_IMAGE.pngL'ITALIA CHE NON SI VEDE | Rassegna itinerante di cinema del reale
promossa da ARCI Genova e UCCA al Cinema Cappuccini
QUI il programma completo
primo appuntamento: giovedì 12 dicembre ore 21.15
LA MAFIA NON E' PIU' QUELLA DI UNA VOLTA
Regia: Franco Maresco. Con: Letizia Battaglia, Ciccio Mira
Italia 2019 | Documentario | 105'

Premiato al festival di Venezia, il regista palermitano è di nuovo al cinema per raccontare la sua Palermo, la Sicilia, la mafia e l’illusione dell’anti-mafia. Con intelligenza regala un’esperienza che tocca la passione per il cinema e quella civile. Senza smettere di far ridere. Nel 2017, a 25 anni dalle stragi di Capaci e via D’Amelio, Franco Maresco decide di realizzare un nuovo film. Per farlo, trova impulso in un suo recente lavoro dedicato a Letizia Battaglia, la fotografa ottantenne che con i suoi scatti ha raccontato le guerre di mafia, definita dal New York Times una delle “undici donne che hanno segnato il nostro tempo”. A Letizia, Maresco sente il bisogno di affiancare una figura proveniente dall’altra parte della barricata: Ciccio Mira, già protagonista nel 2014 di Belluscone. Una storia siciliana. “Mitico” organizzatore di feste di piazza, nei pochi anni che separano i due film Mira sembra cambiato, forse cerca un riscatto, come uomo e come manager, al punto da organizzare un singolare evento allo Zen di Palermo, “I neomelodici per Falcone e Borsellino”. Eppure le sue parole tradiscono ancora una certa nostalgia per “la mafia di una volta”. Intanto, visitando le celebrazioni dei martiri dell’antimafia, il disincanto di Maresco si confronta con la passione di Battaglia.
"È un film abbastanza nichilista, una versione molto per i poveri della Società dello spettacolo di Guy Debord, un mondo dove tutto si è azzerato. E’ un film su una tragedia in corso, la mafia, di cui non si parla più, se non nelle fiction: nella più felice delle ipotesi (vi prego di cogliere l’ironia) l’antimafia ha il volto di Pif. L’idea, insomma, è che tutto si può fare, tutto è allo stesso livello: le fiction, le cerimonie istituzionali, i neomelodici. Nel film precedente, Belluscone, raccontavo i giovani sottoproletari che intendevano la parola “carabiniere” come un insulto. Oggi non c’è nemmeno più questo problema. E non perché sia penetrata chissà quale cultura della legalità. I ragazzi ti rispondono: “Mi piacerebbe fare il killer, ma se non posso, anche il carabiniere va bene”. Tanto sono comunque eroi da fiction, di un super-Blob." (Franco Maresco)
QUI la recensione

giovedì 19 dicembre ore 21.15 | DAFNE di Federico Bondi
sabato 18 gennaio ore 21.15 con la presenza in sala di Agostino Ferrente SELFIE di Agostino Ferrente


replica piccolo.pngANCORA IN SALA
sabato 14 ore 19.30
THE BRA
Regia: Veit Helmer. Cast: Predrag 'Miki' Manojlovic, Denis Lavant, Chulpan Khamatova, Ismail Quluzade, Paz Vega. Commedia, Drammatico | Germania, Azerbaidzhan, 2018 | 90'

Un treno merci passa attraverso i grandi prati sotto le montagne del Caucaso. Nella cabina Nurlan, il macchinista, guida il treno lungo il percorso che passa attraverso un angusto quartiere di Baku, dove il tracciato dei binari è così vicino alle case che la vita del quartiere vi si svolge attorno e sopra: gli uomini bevono il tè al bar sulle rotaie, le donne vi stendono sopra i panni su fili sospesi tra le case. A fine giornata, Nurlan raccoglie gli oggetti rimasti inevitabilmente attaccati al treno e li riporta ai legittimi proprietari. L’ultimo giorno di lavoro, in procinto di andare in pensione, trova un oggetto inusuale: un reggiseno. Nei giorni a seguire, pensare alla donna che lo ha perso gli toglie il sonno. Decide infine di mettersi alla ricerca della sua proprietaria."The Bra senza dubbio inizia come una commedia ma poi il protagonista, il macchinista Nurlan, incappa in esperienze che possiamo definire tragiche. Ma è anche una storia d’amore, una storia d’amore con un finale inatteso. Ho scelto di fare un film senza dialoghi perché considero il parlato un modo per raccontare storie non-filmico. Il cinema è essenzialmente fatto di storie che vengono narrate attraverso immagini e suoni, ma non si può semplicemente eliminare i dialoghi dalla sceneggiatura. I film senza dialoghi devono essere concepiti proprio in quanto tali, questo comporta un lavoro notevole nella scrittura. Ma credo che il risultato sia qualcosa di unico per il pubblico che guarda il film" (Il regista Veit Helmer)
Servendosi di una fotografia brillante, a tratti sfumata, quasi fiabesca, lo spettatore è avvolto dal calore di un quartiere brulicante di vita, ma al tempo stesso racchiuso nell’intimità di una periferia lontana dal centro della capitale. E l’arrivo del treno, che giornalmente attraversa letteralmente il quartiere, quasi disturba la quotidianità dei suoi abitanti che, su quei binari, ci vivono.
Un reggiseno perduto e un ferroviere in pensione non sono quindi che espedienti per raccontare un frammento di vite in un determinato luogo; un luogo speciale, prescelto fra tanti – come ha voluto affermare lo stesso regista durante la presentazione del suo film – meritevole di un racconto tutto suo.
E qui, ancora una volta, l’importanza del non parlato, che lasci spazio all’amplificazione di tutti gli altri suoni e rumori come a voler enfatizzare ancora di più la storia, le situazioni – a tratti comicamente esasperate – il viaggio di un uomo alla ricerca di qualcuna, o qualcosa.
QUI la recensione

● venerdì 13 ore 17.00, mercoledì 18 ore 19.00
I RACCONTI DI PARVANA
Regia: Nora Twomey  | Animazione | Irlanda, Canada, Lussemburgo, 2017 | 94' 

Una magica storia di emancipazione femminile, coraggio e forza. Un film d'animazione dal grande valore civile: una piccola gemma per adulti e per bambini. Candidato all'Oscar.
Parvana è una ragazza di 11 anni nell'Afghanistan del 2001 controllata dai Talebani. Quando il padre viene ingiustamente arrestato, Parvana si taglia i capelli e si fa passare per un maschio, per poter lavorare e riuscire a mantenere la famiglia. Al fianco del suo amico Shauzia, Parvana scopre un mondo pieno di libertà e pericoli. Con coraggio e determinazione, e ispirata ai racconti fantastici che è in grado di inventare, Parvana parte per un viaggio alla ricerca del padre, per riunire finalmente la sua famiglia.
Il film, tratto dal best seller di Deborah Ellis è anche un inno al potere miracoloso delle storie, dei racconti, che salvano la mente e il cuore dalle tenebre umane e morali, dall’oscurantismo culturale, proiettandoci in mondi dove molto è possibile, trasmettendo esperienze che possano aiutarci nella nostra personale lotta per trovare un posto.
QUI la recensione


EVENTO SPECIALE_IMAGE.pngEVENTI SPECIALI
● domenica 15 ore 17.45 e 21.30 con la presenza in sala del giornalista Massimo Minella, martedì 17 ore 16.45
IL NOSTRO PAPA
Regia: Tiziana Lupi, Marco Spagnoli. Con: Manu Fernandez, Iago Garcia, Guillermo Auterio, Marcelo Saltal.
Italia, Argentina, 2019 | 72' 

“Anche io sono figlio di migranti”, dice Papa Francesco - “Se non ci fossero state le persone che, all’epoca, hanno aiutato mio padre, io oggi non sarei qui”. Il film- tratto dall’omonima biografia ripercorre la storia della famiglia Bergoglio a partire dalle loro origini italiane e dalla loro emigrazione in Argentina, che li ha visti scampare un terribile naufragio, passando per l'infanzia, la vocazione e la crescita dell'uomo che molti anni dopo sarebbe diventato Papa Francesco. Il tutto sotto forma di un documentario che ripercorre i luoghi della vita di Papa Bergoglio e ne racconta la storia rievocando le interviste e il materiale di repertorio. Un attore, Jago Garcia, molto noto in Argentina e ben conosciuto anche in Italia, è stato chiamato a interpretare il giovane Jorge Mario Bergoglio: Papa Francesco. Il suo desiderio di prepararsi al meglio per un ruolo tanto difficile lo porta a ripercorrere le origini e l’infanzia di Jorge Mario, divisa fra Italia e Argentina e strettamente legata al tema dell’immigrazione. Attraverso viaggi, incontri e interviste, l’attore apprenderà cosa c’è all’origine della figura e del pensiero di quello che oggi è il nostro papa. Si passerà dall'Italia, passando anche da Genova dove incontrerà anche il giornalista di Repubblica Massimo Minella, fino ad arrivare in Argentina.
QUI la recensione

martedì 17 ore 18.15, mercoledì 18 ore 21.15
ESCHER.VIAGGIO NELL'INFINITO
Regia: Robin Lutz. Cast: George Escher, Jan Escher, Liesbeth Escher, Stephen Fry, Graham Nash. 
Paesi Bassi, 2018 | Documentario| 90'

L'artista visionario che ha affascinato tutta Italia con le sue mostre, amato da Bowie Pink Floyd Harry Potter e milioni di persone. Il film condensa in un'ora e mezza, la vita, le opere e il genio di un artista (sebbene lui rifiutasse tale definizione) sempre intento a superare se stesso, alla ricerca di una perfezione inevitabilmente irraggiungibile. Il film guarda alla grande eredità di Escher e al modo in cui il suo lavoro, continui ad ispirare fumetti, pubblicità, film e a richiamare migliaia di visitatori in tutto il mondo. In questo documentario, Escher – Viaggio nell’infinito, il regista Robin Lutz vuole mostrare la realtà e gli oggetti così come fossero visti dallo sguardo dello stesso Escher, commentati dalla sua voce fuori campo. Il testo è tratto da appunti e scritti dello stesso artista. Due interviste e una testimonianza sono montate all’interno di una sorta di storia visiva di Escher: i racconti dei figli Geor di 92 anni e Jan di 80 fanno rivivere le memorie private dell’artista, mentre la rockstar Graham Nash (Crosby, Stills, Nash & Young) testimonia la sua importanza e la sua riscoperta dopo gli anni ‘70.
La complessità della sua arte non ha ostacolato la popolarità, diventando protagonista di ogni tipo di oggetto e merchandising: dalle t-shirt ai biglietti di auguri, dai francobolli alle scatole da regalo, fino ad arrivare alla copertina dell'album On the run dei Pink Floyd, alle scale di Hogwarts in Harry Potter e al film cult Labyrinth, con David Bowie.
QUI la recensione


roh.pngROYAL OPERA HOUSE in diretta da LONDRA
QUI il programma completo
THE ROYAL BALLET
● martedì 17 dicembre ore 20.15
LO SCHIACCIANOCI
musiche: Pyotr Il’yich Tchaikovsky | coreografie: Marius Petipa e Peter Wright

La straordinaria storia di Clara e Hans-Peter, la loro battaglia contro il malvagio Re dei Topi e il loro magico viaggio nella dimora della Fata Confetto guideranno il pubblico cinematografico in un paese delle meraviglie dalle tinte invernali. Lo spettacolo del Royal Ballet propone un cast d’eccezione che comprende Lauren Cuthbertson come Fata Confetto, Federico Bonelli nel ruolo del Principe, Francesca Hayward in quello di Clara e Alexander Campbell nei panni di Hans-Peter (lo Schiaccianoci). Nel cast anche Gary Avis come Drosselmeyer, Marcelino Sambé e Mayara Magri. Non sarebbe dicembre senza la festa di Natale di Clara e del Regno dei Dolci!


DAL 19 DICEMBRE
MARRIAGE STORY di Noah Baumbach 
Il pluripremiato film sulle relazioni, il nostro tempo e l’umanità fragile. Charlie, regista di teatro, e Nicole, sua moglie e prima attrice, si stanno separando. Lui lavora a New York, lei si è trasferita a Los Angeles per lavorare in televisione, insieme hanno un figlio. Nicole vuole un’altra vita e chiede il divorzio, affidandosi ad un abile avvocato. Charlie deve quindi lottare a sua volta, per continuare a vivere nella sua città senza perdere la custodia condivisa del bambino. Improvvisamente i due amanti non si riconoscono più, sono travestiti da versioni mostruose e grottesche di loro stessi, come ci suggeriscono i costumi di Halloween, e in questo spettacolo domestico Charlie rischia di avere la peggio e di diventare davvero l’uomo invisibile.

L'INGANNO PERFETTO di Bill Condon
Un uomo solito a truffare il prossimo si innamora della vittima dei suoi interessi criminali.

DAL 26 DICEMBRE
IRISH MAN di Martin Scorsese
Il film recupera le leggendarie incursioni di Scorsese nella malavita americana e regala un nuovo spaccato morale e umano di elevata sensibilità.



FESTIVAL_IMAGE.pngSTORIE LIBERE | Film per un nuovo immaginario educativo
● DAL 28 OTTOBRE AL 6 FEBBRAIO
QUI il programma completo.
quarto appuntamento: giovedì 16 gennaio ore 21.15 con la presenza in sala di Pierre Houben | dalle 18 workshop | ore 20 cineaperitivo
SCHOOL CIRCLE di Charlie Shread, Marianne Osorio
Alcune scuole olandesi stanno trovando un’alternativa ai modelli transazionali di  educazione, mostrando nuove possibilità di auto organizzazione. School circles racconta come studenti, insegnanti e collaboratori possono prendere decisioni insieme, mediare conflitti e dirigere insieme la scuola. La teoria della sociocrazia massa in pratica ci mostra non solo un nuovo modo di gestire l’educazione, ma ci mostra una nuova visione della società, diversa dalla democrazia che tutti conosciamo: un mondo dove in ogni decisione si ascolta la voce di tutti.


PROSSIMAMENTE
L'UFFICIALE E LA SPIA
IL TERZO OMICIDIO
I DUE PAPI
TUTTO IL MIO FOLLE AMORE
IL PECCATO - IL FURORE DI MICHELANGELO


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FILMPERRAGAZZI_IMAGE.pngProgrammazione film per ragazzi


● venerdì 13 ore 17.00, mercoledì 18 ore 19.00
I RACCONTI DI PARVANA
Regia: Nora Twomey  | Animazione | Irlanda, Canada, Lussemburgo, 2017 | 94' 

Una magica storia di emancipazione femminile, coraggio e forza. Un film d'animazione dal grande valore civile: una piccola gemma per adulti e per bambini. Candidato all'Oscar.
Parvana è una ragazza di 11 anni nell'Afghanistan del 2001 controllata dai Talebani. Quando il padre viene ingiustamente arrestato, Parvana si taglia i capelli e si fa passare per un maschio, per poter lavorare e riuscire a mantenere la famiglia. Al fianco del suo amico Shauzia, Parvana scopre un mondo pieno di libertà e pericoli. Con coraggio e determinazione, e ispirata ai racconti fantastici che è in grado di inventare, Parvana parte per un viaggio alla ricerca del padre, per riunire finalmente la sua famiglia.
Il film, tratto dal best seller di Deborah Ellis è anche un inno al potere miracoloso delle storie, dei racconti, che salvano la mente e il cuore dalle tenebre umane e morali, dall’oscurantismo culturale, proiettandoci in mondi dove molto è possibile, trasmettendo esperienze che possano aiutarci nella nostra personale lotta per trovare un posto.
QUI la recensione


● sabato 14 ore 15.30, domenica 15 ore 15.30
MALEFICENT - SIGNORA DEL MALE
Regia: Joachim Rønning. Cast: Angelina Jolie, Michelle Pfeiffer, Elle Fanning, Sam Riley, Imelda Staunton, Juno Temple. Fantasy | USA, 2019 | 119' 

Angelina Jolie torna a vestire i panni di Malefica dopo il successo del primo capitolo diretto da Robert Stromberg in un fantasy magnetico e avventuroso. Aurora e Filippo annunciano il loro fidanzamento. Il matrimonio unirà non soltanto due terre, l'Ulstead e la Brughiera, ma anche i due regni degli umani e delle creature magiche. Se i genitori del principe sono apparentemente entusiasti all'idea, Malefica, che ha cresciuto Aurora come una figlia, è più diffidente; memore, per averlo sperimentato, del dolore atroce che l'amore può causare. La cena di fidanzamento è l'inizio dei guai: Malefica, già ferita dalla richiesta di Aurora di coprirsi le corna, e cioè di celare la propria natura, reagisce alle provocazioni della futura consuocera Ingrith, e la miccia prende fuoco.


PROSSIMAMENTE
PUPAZZI ALLA RISCOSSA
ZOG E IL TOPO BRIGANTE


MAIL CALENDARIO FB 12_18dicembre.jpg

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Ingresso: € 4,00 (con Tessera annuale ACEC)
Biglietto Intero: € 6,00 (Prime visioni: 7€)
Biglietto Ridotto: € 5,00 (under 18; over 65; universitari) (Prime visioni: 6€)
Tessera Annuale ACEC: € 7,00


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Piazza dei Cappuccini, 1 - Genova | Tel: 010880069; 3287099193
sito: www.cinemacappuccini.com | email: cinemaca...@gmail.com
pagina Facebook: CinemaCappuccini

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