Preparatevi ad una bella settimana ricca di proposte! Arriva ai Cappuccini come film della settimana, la comicità incomparabile e pungente di Woody Allen con il suo ultimo lavoro UN GIORNO DI PIOGGIA A NEW YORK. Per chi se lo fosse perso o chi volesse rivederlo ancora in sala CENA CON DELITTO. Ultimo appuntamento con la rassegna STORIE LIBERE e l'interessante film THE GOOD INTENTIONS commentato da un ospite speciale: Emily Mignanelli, specializzata in pedagogie sotterranee e celate, storia educativa e sociale, interessata a come l'educazione può diventare strumento di evoluzione o distruzione dell'identità.
Continua la settimana con un film per grandi e piccini, un capolavoro del cinema d’animazione: LA FAMOSA INVASIONE DEGLI ORSI IN SICILIA, adattamento del classico di Dino Buzzati, illustrato e diretto da Lorenzo Mattotti. E ancora HARE KRISHNA, un documentario sulla figura di Prabhupubada, portavoce del movimento culturale per la conoscenza di Krishna. Non manca l' evento speciale, questa volta firmato CIAK SIPARIO, nato dalla collaborazione tra Teatro della Tosse e Cinema Cappuccini, con la proiezione del film I'M THE REVOLUTION, una rivelazione che ci regala uno sguardo sul mondo femminile in tre luoghi difficili, quasi impossibili: Afghanistan, Iraq e Siria. Buon cinema a tutti!
Programmazione Film (dal 6 gennaio)
FILM DELLA SETTIMANA
● giovedì 6 ore 16.00, venerdì 7 ore 17.00 e 21.15, sabato 8 ore 17.15 e 21.15, domenica 9 ore 17.15 e ore 19.00, martedì 11 ore 19, mercoledì 12 ore 19.00
UN GIORNO DI PIOGGIA A NEW YORK
Regia: Woody Allen Cast: Timothée Chalamet, Elle Fanning, Selena Gomez, Jude Law, Diego Luna, Liev Schreiber.
Commedia | USA, 2019 | 92'
Una commedia romantica che racconta la storia di due fidanzatini del college, Gatsby e Ashleigh, i cui piani per un weekend romantico da trascorrere insieme a New York vanno in fumo non appena mettono piede in città. I due, fin dal loro arrivo a New York, si ritrovano separati e si imbattono in una serie di incontri casuali e bizzarre avventure, ciascuno per proprio conto.
Le taverne fumose di Michelangelo, le sale da gioco di Dostoevski, le risse di Caravaggio. Questi tre personaggi probabilmente non sarebbero stati così grandi se non avessero frequentato i “bassifondi”, sporcandosi le mani con la viva esperienza, la carnalità, il vizio, la perdizione. E dunque anche l’intellettuale, affetto per contagio dalla medesima febbre di vita, non può che essere attratto, oggi come in passato, dal “demi-monde”. Anche perché, in fondo, è figlio di una meretrice. È questo l’assunto, nonché la vera, corrosiva novità attorno a cui ruota Un giorno di pioggia a New York, quarantottesimo lungometraggio per il cinema di Woody Allen.Galvanizzato da equivoci, agnizioni, contrattempi e incantevoli vedute della Grande Mela, su cui Vittorio Storaro infonde ampie spennellate di luce dorata, Un giorno di pioggia a New York, è la storia, narrata in una rigorosa unità di tempo – il giorno piovoso cui allude il titolo – di uno studente universitario incarnato da Timothée Chalamet, a cui i genitori, esponenti dell’alta borghesia intelletuale newyorkese, hanno imposto l’altisonante ed evocativo nome Gatsby, in perfetto pendant col cognome, altrettanto nobile, di Welles. Cinema e letteratura dunque, Fitzgerald e Orson Welles, ma anche pittura, musica, scoribande nei musei, fanno parte di un compendio multistrato e poliartistico, e punteggiano, quasi come una condanna genetica, il percorso formativo “giornaliero” del giovane rampollo qui protagonista. Nel suo cimentarsi, almeno apparentemente, con una commedia adolescenziale spassosa e rocambolesca, Woody Allen in Un giorno di pioggia a New York dice la sua sul ruolo dell’intellettuale e sulla sua natura ontologicamente, geneticamente amorale e libertina.
ANCORA IN SALA● giovedì 6 ore 18.45, sabato 8 ore 19.00, mercoledì 12 ore 16
Regia: Rian Johnson. Cast: Daniel Craig, Chris Evans, Ana de Armas, Jamie Lee Curtis, Michael Shannon (II). Azione, Drammatico | USA, 2019 | 131'
Harlan Thrombey è un agiato romanziere. Quando viene trovato morto, in circostanze misteriose, nella sua proprietà la mattina dopo la festa per il suo 85esimo compleanno, il celebre detective Benoit Blanc, uomo di straordinario intuito e carisma, è incaricato del caso, e sospetta si tratti di un omicidio. Tutti i familiari, nessuno escluso, sono potenziali sospettati. Un giallo divertito e divertente, che gira a meraviglia come quelli di una volta. Un classico non rivisitato che riesce nel difficile intento di non essere mai polveroso o datato; al contrario. Un trattenuto, suggerito, eppure molto presente sotto testo che guarda alla società contemporanea, al trumpismo, alle criticità dell’integrazione, alla difficoltà dell’essere all’altezza dei grandi vecchi, alle differenze tra generazioni affiora nelle parole di personaggi che indossano maschere riconoscibili, costruite attraverso segni e vezzi interpretativi ma evitando con sorpresa il gigionismo attoriale. Un film da vedere e da godere in cui l’intelligenza e il divertimento riescono a procedere con passo fermo e sicuro nel nome di Agatha Cristhie.