Riunione 3 aprile per la copromozione o adesione alla obiezione antimilitarista e preventiva contro la mini-naja incombente - link su petizioni24.com

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alfonso...@virgilio.it

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Mar 30, 2024, 12:51:16 PMMar 30
to fermiamo-il-...@googlegroups.com, semprecont...@googlegroups.com, no-nuclear...@googlegroups.com, cercala...@googlegroups.com, lista-di-li...@googlegroups.com
da parte di Alfonso Navarra c.a. attiviste/i soggetti di base 
 
invito a partecipare all'incontro online di mercoledì 3 aprile 2024 - (4 aprile - 75esimo anniversario della N.A.T.O.)
ore 18:00 - 20:00 
Si  chiede in particolare adesione all'appello "Signor presidente, le scrivo la presente, etc."
 
 
Per una campagna di impegno pubblico: obiezione al servizio militare e alle guerre per costruire una difesa alternativa

Alfonso Navarra – coordinatore dei Disarmisti esigenti - cell. 340/0736871

(dopo aver consultato Tonino Drago, già presidente del Comitato DCNANV)

Milano – 25 marzo 2024 

 

Nel file allegato il testo completo dell'intervento.

 

In aggiunta un articolo che può completare molte nozioni utilizzate è l'anticipazione allegata che uscirà su QUADERNI DELLA DECRESCITA il primo maggio 2024.

Il link alla rivista online diretta da Paolo Cacciari e Marco Deriu : https://quadernidelladecrescita.it/ 

 

 

Stiamo riprendendo un'idea che a suo tempo fu lanciata dalla Campagna OSM-DPN (obiezione di coscienza alle spese militari per la difesa popolare nonviolenta). 

Un assenso di massima dei promotori per la ripresa, su basi revisionate e aggiornate, della loro iniziativa, lo abbiamo già ottenuto.

 

Un facsimile di lettera andrà concepito e redatto; ed è forse utile che esso sia articolato in una prima parte generale e una parte più personale.

La parte generale, pei i Disarmisti esigenti & partners, potrebbe essere così presentata e illustrata, ed è sottoscrivibile al seguente link:

 

 

https://www.petizioni24.com/obiezione_alla_guerra_e_al_servizio_militare_impegno_per_la_difesa_nonviolenta

 

 

 

Signor Presidente, le scrivo la presente per dichiararmi obiettore di tutte le guerre e della preparazione delle guerre mediante il servizio militare nello strumento militare italiano. L’ingabbiamento delle nostre forze armate nelle attuali strategie NATO non consente di attuare il “ripudio della guerra” stabilito nell’articolo 11 della nostra Costituzione. Tanto più che condivido pienamente l’opinione dell’antimilitarismo nonviolento, ribadita autorevolmente anche da Papa Francesco: “Oggi non esistono guerre giuste”. L’aria che tira è quella di un ripristino di forme di mini-naja. In relazione a questa eventualità comunico da subito che, qualora dovessi ricevere la chiamata a presentarmi presso un ufficio militare preposto all’arruolamento, la mia risposta sarà un bel “Signornò!” antimilitarista. Non mi presenterò alla visita militare che dovrà verificare la mia idoneità. Mi avvarrò del diritto universale umano di chiedere, per obbedienza alla coscienza, di adempiere agli obblighi di leva prestando, in sostituzione del servizio militare, un servizio civile orientato alla difesa nonviolenta e quindi rispondente come il servizio armato al dovere costituzionale di difesa della Patria. Ritengo doveroso da parte dello Stato organizzare la mia formazione ed il mio inquadramento dentro un Corpo civile di pace, possibilmente europeo per attuare l’impegno istituzionale dell’ONU alla sicurezza comune dell’Umanità. Tenendo presente che presso l’Ufficio Nazionale Servizio Civile esiste per legge un elenco degli obiettori italiani alla Guerra per motivi di coscienza, chiedo che Ella rammenti al Ministro Crosetto che deve aggiornare tale elenco con il mio nome e che deve rendere pubblico tale elenco generale, essendo l’obiezione alla guerra un atto pubblico”.

 

____________________________________________-

 

Perché e come lanciamo questa nuova Campagna di obiezione alla guerra e al servizio militare che la prepara

 

La Campagna, con un occhio focalizzato anche sull'obiezione preventiva alla mini-naja - con ogni probabilità - in arrivo (per decisione governativa che si sta coltivando, nonostante le ambigue e fuorvianti smentite del Ministro della difesa Crosetto), è però sostanzialmente di carattere più generale e profondo.

E' obiezione alle guerre e al servizio militare che prepara e combatte le guerre, ed ha un bisogno vitale di coinvolgere attivamente gli studenti, la parte più aggregata del mondo giovanile, nella riflessione che precede la scelta: "Se la Patria - attraverso il governo in carica - mi chiamerà per verificare, con visite e test appositi, la mia reclutabilità nell'esercito cosa risponderò?"

È difficile, con l'aria che tira - ribadiamo - avere incertezze sulla tempestività dell'iniziativa. Il vento della militarizzazione, della corsa al riarmo, della intensificazione delle guerre e dello scoppio di nuove guerre si sta levando fortissimo e non c'è dubbio che nel prossimo periodo avremo da fronteggiare una vera e propria bufera. Fa parte di questo vento la decisione del governo tedesco, con il ministro Pistorius, di voler prendere a modello la mini-naja svedese, ed è quindi quasi certo che il governo italiano seguirà a ruota.

Quando Crosetto smentisce con le sue parole si riferisce alla leva militare obbligatoria generale ("proprio non se ne parla!") non alla mini-naja che è cosa diversa. E' da tenere sempre presente che è tipico della retorica imbrogliona del potere negare un contesto più generale mentre si sta predisponendo un aspetto specifico che va a concretizzarlo.

Per ergere un primo riparo alla retorica del "nemico alle porte cui bisogna sbarrare la strada" è utile tutto il lavoro di esame critico che porta a ridimensionare la presunta minaccia, ma anche la diffusione di conoscenze sulle possibilità di eventuale difesa che la disobbedienza popolare organizzata può offrire.

Per realizzare l'unità pacifista delle forze, cioè la cooperazione e la collaborazione sul concreto, il cuore della campagna che proponiamo è la dichiarazione di impegno a Mattarella delle giovani e dei giovani: "Sono un obiettore alle guerre! Non mi arruolo nell'esercito! Sono pronto a servire la Patria con la difesa alternativa, sperimentando i corpi civili di pace!"

Tutte le nostre argomentazioni che portano alla dichiarazione non escludono affatto cento altri possibili approcci alla scelta di voler essere inseriti nell'albo degli obiettori, da manifestare con impegno pubblico.

Per l'adesione alla nostra iniziativa ogni soggetto collettivo interpellato si concentri perciò sulla dichiarazione che sopra riportiamo.

 

Per i contributi alle motivazioni e per la modalità migliore per fare conoscere la Difesa Popolare Nonviolenta (anche nelle scuole: senza che, però, questo appaia un reclutamento all'"esercito alternativo") invece rifacciamoci al vecchio motto: "Che cento scuole rivaleggino"…

 

 

Per lanciare la campagna dovremo quindi individuare una serie di organizzazioni pacifiste promotrici: chiaramente tra quelle che ritengono prioritario non supportare le guerre in Ucraina e nel Medio Oriente con aiuti e interventi militari; ed un gruppo di avvocati che facciano da retroterra e supporto giuridico, anche promuovendo le azioni legali necessarie.

Nostra responsabilità di Disarmisti esigenti & partners però non sarà di fare da semplice sponda a un rifiuto emotivo ed individualistico della guerra, da “pacifismo strumentale” (pur sempre preferibile rispetto al militarismo e al nazionalismo ideologici); ma di promuovere la consapevolezza che esiste una alternativa nel modo stesso di concepire la “forza”, e quindi la risposta ai bisogni collettivi e comunitari di difesa e di sicurezza.   

 

 

 

 

 

v3 NAVARRA Drago doc odc.docx
v3Articolo per Quaderni della decrescita.docx
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