Comunicato stampa - a Strasburgo oppositori alle guerre che non vanno in vacanza. Mentre il Parlamento europeo ha votato oggi il suo ennesimo sostegno alla guerra Ucraina. E domani formerà su di esso la sua maggioranza!

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alfonso...@virgilio.it

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12:49 PM (4 hours ago) 12:49 PM
to fermiamo-il-...@googlegroups.com, semprecont...@googlegroups.com, no-nuclear...@googlegroups.com, cercala...@googlegroups.com, lista-di-li...@googlegroups.com
 
Comunicato stampa con preghiera di pubblicazione - (per info e contatti coordinatori cell. 0039 340-0736871 - cell. 0039 392 -1116207 - www.disarmistiesigenti.org   www.disarmistiobiettori/webnode email alfio...@gmail.com
 
 
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NOVELLI DIOGENE, CERCHIAMO OBIETTORI E OPPOSITORI DELLE GUERRE!
TRA GLI EURODEPUTATI (MA ANCHE TRA GLI ATTIVISTI DEL PACIFISMO).
 
17 LUGLIO: SECONDO GIORNO DEL PRESIDIO INDETTO DA DISARMISTI ESIGENTI & PARTNERS (WILPF ITALIA)
A STRASBURGO, DAVANTI AL PALAZZO DEL PARLAMENTO EUROPEO.
 
PER CONTESTARE LA "MAGGIORANZA URSULA": UN ACCORDO POLITICO CHE SI VA A FORMARE SULLA BASE DELLA GUERRA COME ELEMENTO COSTITUENTE.
(E PER GUERRA SI INTENDE DA PARTE NOSTRA INNANZITUTTO - MA NON SOLO - IL CONFLITTO AD ALTA INTENSITA' CHE VEDE CONTRAPPOSTI GRANDI ESERCITI SUL TERRITORIO UCRAINO.
LA NATO FINORA E' NELLA RETROVIA CONTRO LA RUSSIA: MA FINO A QUANDO?)
 
IL PRESIDIO ANDRA' AVANTI DAL 16 AL 19 LUGLIO, DALLE ORE 9:00 ALLE 11:00, CIOE' PER TUTTI I GIORNI IN CUI SI SVOLGE LA SESSIONE INAUGURALE DELLA DECIMA LEGISLATURA.
 
Oggi 17 luglio, ad esempio, sarebbe stato il caso di affiancarci e di una promuovere una significativa protesta pacifista per contestare l'ennesimo voto del Parlamento europeo che ribadisce il sostegno militare all'Ucraina e invita ad estendere le inutili e controproducenti sanzioni contro Russia e Bielorussia.
 
Ecco quanto si apprende da una comunicazione ufficiale del Parlamento europeo (si vada al link: Il nuovo Parlamento ribadisce il suo forte sostegno all'Ucraina | Attualità | Parlamento europeo (europa.eu) ).
Leggiamo:
"Mentre prosegue la guerra della Russia contro l'Ucraina, oggi il Parlamento ha riconfermato che l'UE deve continuare a sostenere Kiev per tutto il tempo necessario alla vittoria.
La risoluzione (...) approvata con 495 voti favorevoli, 137 contrari e 47 astensioni, definisce la prima posizione ufficiale del neoeletto Parlamento europeo sulla guerra di aggressione della Russia contro l'Ucraina.
Il Parlamento condanna (...) la recente visita del primo ministro ungherese Viktor Orbán nella Federazione russa, che non rappresenta l'UE e costituisce una palese violazione dei trattati dell'UE e della politica estera comune e ritiene che a tale violazione dovrebbero seguire ripercussioni. 
I risultati della votazione per appello nominale saranno disponibili qui (17.07.2024).
 
Quali allora gli obiettivi della nostra iniziativa?
Questi recenti sviluppi e il voto domani 18 luglio sulla von der Leyen dovrebbero renderli chiari dal punto di vista di un pacifismo che volesse agire seriamente.
 
Essere gli occhi puntati sull'istituzione per conto del "popolo della pace" che rischia di essere gabbato da chi è stato eletto, quando ha proposto di impegnarsi sul tema, questo giugno, nelle varie liste elettorali per le europee.
Denunciare la "pace giusta" che sarebbe frutto della vittoria militare dell'Ucraina contro la Russia.
Concetto da rifiutare specialmente nel periodo storico in cui non sono più concepibili "guerre giuste", considerata la potenza degli armamenti (la possibilità di escalation verso la guerra nucleare!) e l'interdipendenza economica e sociale di tutto il consorzio umano.
Proporre il compito comune dell'umanità intera, che deve imparare a percorrere il cammino della nonviolenza: la pace con la Natura, condizione della pace tra gli esseri umani!
Essere la coscienza critica di un movimento che, per la sua credibilità e serietà, deve imparare a mobilitarsi in modo vertenziale, quando vengono prese le decisioni che attivano le macchine amministrative che muovono le cose.
Se si batte e ribatte sulla pace come prima urgenza, non si può essere assenti - manifestando l'urgenza del fare le vacanze! - dai fori proprio nei momenti in cui il problema, in modo esplicito e ufficiale, è affrontato in modo decisivo!
E si ribadisce che non si sta parlando solo del conflitto bellico sul territorio ucraino. E nemmeno solo quello che sta rischiando di diventare un grande conflitto regionale in Medio Oriente, ma di tutti i conflitti armati, forse una cinquantina, oggi in corso nel mondo.
 
Oggi 17 luglio, ad esempio, di fronte all'ennesimo voto di sostegno militare all'Ucraina e di condanna per chi tra gli Stati UE ricerca spiragli di dialogo, sarebbe stato proprio il caso di avere protestato in piazza a Strasburgo, e nelle piazze decentrate ovunque, con una significativa mobilitazione!
 
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Riportiamo sotto la lettera che abbiamo indirizzato ai nuovi eurodeputati della X Legislatura europea (prima in lingua italiana, poi in lingua inglese)
 
LINGUA ITALIANA
 
Care/i eurodeputate/i,
 
Di fronte ad un’Europa sonnambula, che rischia di precipitare nel baratro della Terza Guerra Mondiale, il futuro del nostro continente è nelle vostre mani. Lo slogan “pace giusta” suggerisce erroneamente che la pace possa essere ottenuta attraverso la vittoria militare, ma in realtà la guerra non fa altro che aumentare il rischio di un conflitto "atomico" globale, mentre gli attacchi nucleari "tattici" vengono costantemente minacciati dalle parti in guerra.
 
Vi esortiamo a non votare per leader che cercano lo scontro. La guerra non verrà fermata con un’escalation, ma solo con una riduzione delle tensioni e lo stop immediato dei combattimenti.
 
Per questo vi chiediamo di creare, in prospettiva, un gruppo di parlamentari "obiettori" contro la guerra. Un gruppo unito dal richiamo alla coscienza, vale a dire su un’intima e profonda convinzione che i valori più importanti sono il rispetto di ogni singola vita umana e la preservazione dell’ecosistema globale sulla Terra. 
Sono esse che devono guidare le nostre decisioni politiche!
Considerando che questo gruppo sarebbe indipendente dai gruppi politici e considerando la difficoltà di organizzare consultazioni immediate in questo senso (richiederebbero infatti molto tempo), un passo intermedio immediatamente praticabile potrebbe essere la creazione di un intergruppo informale di oppositori alla guerra.
 
Il gruppo potrà svolgere il proprio lavoro sulla base dei seguenti obiettivi:
 
1) No all'uso del nucleare, sia esso militare o civile
2) Conversione delle spese militari in investimenti sociali (beni comuni e pubblici) e transizione ecologica: dire no alla guerra significa anche dire no alla guerra sociale attraverso l’uso di “armi” come la privatizzazione dei beni pubblici o l’aumento del debito pubblico 
3) Transizione verso una strategia di difesa basata sul disarmo progressivo e sulla resistenza civile non violenta - con una visione a lungo termine della dissoluzione delle alleanze militari e della creazione di giustizia sociale come mezzo di prevenzione della guerra 
4) Riconoscimento automatico di tutti gli obiettori di guerra e disertori come rifugiati politici in tutti gli Stati membri dell'UE.
 
Durante questi giorni, ma anche più tardi, siamo a disposizione per qualsiasi tipo di ulteriore informazione e siamo pronti ad  incontrarvi in ogni momento.
 
 
LINGUA INGLESE
 
Dear elected Members of the European Parliament,
 
In the face of a sleepwalking Europe that risks to fall into the abyss of World War III the future of  our continent is in your hands. The slogan of „just peace“ erroneously suggests that peace can be obtained through military victory, but in fact war only increases the risk of a nuclear conflict,  while nuclear strikes are constantly being threatened by the warring parties. 
 
We urge you not to vote for leaders who seek confrontation. The war will not be stopped by escalation, but only by deescalation.
 
Therefore we ask you to create a group of Parliamentarians opposed to war. A  group united by conscience, i. e. on an intimate and deep persuasion of each individual member that human life and the preservation of the global ecosystem on Earth are the most important values that must lead our political decisions. Considering that this group would be independent from political groups and the time-consuming difficulty of organising consultations an immediately viable intermediate step could be the creation of an informal intergroup of war-opposers. 
 
The group could take up its work on the basis of the following aims:
 
1) No to the use of nuclear power, whether military or civil
2) Conversion of expenditure from the military to social investments (common and public goods) as well as ecological transition: Saying no to war means also to say no to social war through the use of „weapons“ like privatising public goods or increasing public debt 3) Transition to a defence strategy basing on progressive disarmament and non-violent civilian resistance - with a long-term view to dissolution of military alliances and creation of social justice as means of war-prevention 4) Automatic recognition of all war objectors and deserters as political refugees in all EU member states During these days or later we are available for any kind of further information and are looking forward to meeting you.
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