Vota verde, vota Ursula? Occhi su Strasburgo. OBIETTIAMO PER LA PACE NELLA LEGISLATURA COSTITUENTE SULLA GUERRA

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alfonso...@virgilio.it

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Jul 5, 2024, 2:59:16 PM (3 days ago) Jul 5
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Come voteranno, il 18 luglio,  gli eletti verdi italiani nell'elezione, a Strasburgo, del Presidente della Commissione UE?
Si discosteranno dalla disciplina del gruppo europeo che, tedeschi in testa, ha deciso il SI'?
Noi, elettori italiani, pacifisti italiani, vorremmo saperlo. 
Ci sembra giusto saperlo non all'ultimo momento ma con il tempismo che Cristo comanda.
E ci aspettiamo di tutto, perché non ignoriamo il detto: "Passato lo voto, gabbato lo santo popolo pacifista".
Temiamo l'effetto censura sul tema della guerra (diventata "divisiva") nei costruendi "fronti popolari antifascisti".
(Ma anche qui sappiamo che a livello europeo la Schlein e la Meloni sono unite a livello europeo dietro ciò che più conta per il potere vero: la coesione atlantista sulla guerra come fattore costituente e cementante una sorta di "arco costituzionale"). 
 
Per info: elette ed eletti italiani che entrano, 4 su 6 di AVS, nel Gruppo dei verdi europei: Cristina Guarda, Benedetta Scuderi, Ignazio Marino, Leoluca Orlando, 
 
Tutte e tutti siamo interessati, anche solo per mere ragioni di sopravvivenza, ad "obiettare alle guerre", perché si vogliono, sciaguratamente, da parte dei contendenti armati, prolungare i giochi di potenza in corso e questo scherzare con il fuoco bellico - in particolare in Ucraina - può sfuggire di mano rendendo concreto un conflitto globale e persino il rischio di uno scontro "atomico" (l'impiego delle "tattiche", oggetto di continue esercitazioni, è esplicitamente minacciato, con modalità banali, un giorno sì e l'altro pure).
 
Dovrebbe essere interessato, a questa vicenda, chi è preoccupato per la catastrofe climatica che va avanti a grandi passi. Nulla è più nocivo per gli ecosistemi locali - e per l'ecosistema globale - della attività distruttiva connessa ai combattimenti, oltretutto fortissima consumatrice di combustibili fossili.  Il costo ambientale già adesso non è trascurabile. La guerra tra Mosca e Kiev, quest'ultima per conto NATO, sta distruggendo città, palazzi, infrastrutture e, peggio ancora, le vite di centinaia di migliaia di soldati; e di miriadi di civili, difficili da calcolare. E ci sono anche le vite dei morti per fame in Africa, del tutto innocenti rispetto alla contesa sui confini in corso, colpiti dalle interruzioni dell'esportazione di grano. Potrebbe anche darsi che questi estranei alla faida nazionalistica superino numericamente chi si sta dando da fare, schierato sul fronte, nell'omicidio organizzato di massa. Anche per questo paradossale fenomeno Papa Francesco è arrivato a riconoscere che oggi, con la potenza tecnologica moderna e l'interdipendenza sociale, non sono più immaginabili "guerre giuste".
 
Dovrebbe poi essere interessato chi, prendiamo ad esempio Mimmo Lucano, ha lavorato per la pace sperimentando un innovativo (ma purtroppo boicottato) modello di interazione e integrazione di culture a Riace, rilanciando un senso comunitario in un piccolo paese a rischio abbandono.
L'economia di guerra verso cui, con scelte ufficiali, si sta rivolgendo la UE, asfissierà finanziariamente ogni accoglienza di immigrati (le spese a questo scopo saranno tagliate insieme a tutti gli altri beni comuni e pubblici); e attaccherà la componente umana del dialogo accrescendo la tendenza ad erigere muri contro gli stranieri visti come possibili "nemici".
Forme di mini-naja verranno reintrodotte in quanto, secondo quanto dice la NATO (tra l'altro in summit proprio dal 9 all'11 luglio), bisognerà abituare l'intera società da militarizzare, scuola compresa, al combattimento di "guerre ad alta intensità"; e a tal fine occorrerà rimpolpare la consistenza quantitativa degli eserciti "alleati", integrando la componente professionale con una componente di riserva non professionale.
Vengono avanzate, in Parlamento, proposte per uno scambio servizio militare - concessione della cittadinanza agli immigrati.  
 
Questo, allora, il titolo dell'evento, cui - speriamo - parteciperete con la passione che siamo convinti che meriti.
 
OCCHI SU STRASBURGO: OBIETTIAMO PER LA PACE NELLA LEGISLATURA COSTITUENTE SULLA GUERRA
 
I Disarmisti esigenti, membri ICAN e WAR RESISTERS INTERNATIONAL, indicono una conferenza stampa, a Roma, il 9 luglio 2024, sul tema dell'OBIEZIONE ALLE GUERRE: l'argomento esige - è l'obiettivo dei promotori nonviolenti dell'iniziativa - una sponda istituzionale da parte degli eurodeputati sensibili alla pace perseguita non con vittorie militari ma con mezzi di pace.
Bisogna cioè lavorare per il cessate il fuoco immediato - non rifornendo di armi chi combatte, in tutti i conflitti - e specialmente nel conflitto ucraino - e per aprire e mediare immediatamente trattative di pace senza condizioni preliminari.
Si ritiene decisivo rivendicare il diritto all’obiezione di coscienza come rifiuto di collaborare in qualsiasi modo agli omicidi organizzati di massa.
La conferenza stampa è in preparazione di un presidio a Strasburgo, davanti al Palazzo del Parlamento Europeo, dal 16 al 19 luglio, i giorni della sessione di apertura della nuova legislatura, la decima.
Introduce Alfonso Navarra, coordinatore della rete disarmista e nonviolenta.
Sono previsti gli interventi di un esponente internazionale della Campagna Object War; di Luigi Mosca (Armes Nucléaires STOP, fisico delle particelle elementari), Daniele Barbi (Comitato antinucleare di Treviri, Germania), Ennio Cabiddu (Lega per il disarmo unilaterale), Francesco Vitanza  (Movimento per la qualità della vita); Carla Biavati (Rete IPRI-CCP), Antonella Nappi (femminista, rappresentante di "Donne contro la guerra"), Cosimo Forleo (Associazione per la Scuola della Repubblica), Patrizia Sterpetti (presidente WILPF Italia), Tiziana Volta (Marcia Mondiale per la pace e la nonviolenza).
 
 
Cell Alfonso Navarra 340.0736871 - alfonso...@virgilio.it
 
Per maggiori info (ad esempio lettera inviata agli eurodeputati): 
 
 
 
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