Che cento fiori sboccino - una campagna parallela per l'obiezione alla guerra

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Apr 12, 2024, 4:28:08 AMApr 12
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DA PARTE DI Alfonso Navarra - cell. 340-0736871 OGGETTO - CHE CENTO FIORI SBOCCINO. UNA CAMPAGNA PARALLELA DI OBIEZIONE ALLA GUERRA
 
Disarmisti esigenti & partners stanno promuovendo una campagna per l'obiezione alla guerra; ed obiezione anche preventiva per il servizio militare che la prepara, considerata la mini-naja imminente che sarà introdotta al carro della Germania (ispirata al "modello svedese"). 
Per aderire - da soggetto collettivo ma anche e soprattutto singolo - andare a questo link: 
 
 
La nostra iniziativa "OBIEZIONE ALLA GUERRA", che tutte e tutti possiamo supportare, a prescindere dall'essere in età di leva, è collegata: 1) all'autodefinirsi antimilitarista rispetto ad un servizio militare obbligatorio che può essere sempre ripristinato; 2) alla scelta di lavorare per l'organizzazione strutturata e permanente della difesa nonviolenta. 
 
Siete tutte/i invitati a sottoscriverla e a pubblicizzarla sui vostri blog!
 
L'elemento caratterizzante del nostro antimilitarismo NONVIOLENTO è il punto dell'ALBO DEGLI OBIETTORI nella dichiarazione di impegno, qui citata nella sua parte finale:
 
(Signor presidente Mattarella), Le comunico da subito che, qualora dovessi ricevere la chiamata a presentarmi presso un ufficio militare preposto all'arruolamento, la mia risposta sarà un bel "Signornò!" antimilitarista. Non mi presenterò alla visita militare che dovrà verificare la mia idoneità. Mi avvarrò del diritto universale umano di chiedere, per obbedienza alla coscienza, di adempiere agli obblighi di leva prestando, in sostituzione del servizio militare, un servizio civile orientato alla difesa nonviolenta e quindi rispondente come il servizio armato al dovere costituzionale di difesa della Patria. Ritengo doveroso da parte dello Stato organizzare la mia formazione ed il mio inquadramento dentro un Corpo civile di pace, possibilmente europeo, per attuare l'impegno istituzionale dell'ONU alla sicurezza comune dell'Umanità. Tenendo presente che presso l'Ufficio Nazionale Servizio Civile esiste per legge un elenco degli obiettori italiani alla Guerra per motivi di coscienza, chiedo che Ella rammenti al Ministro Crosetto che deve aggiornare tale elenco con il mio nome e che deve rendere pubblico tale elenco generale, essendo l'obiezione alla guerra un atto pubblico".
 
Per i contributi alle motivazioni, che possono essere le più diverse, e per la modalità migliore per fare conoscere la Difesa Popolare Nonviolenta (anche nelle scuole: senza che, però, questo appaia un reclutamento all'"esercito alternativo") ci rifacciamo al vecchio motto: "Che cento fiori sboccino, che cento scuole rivaleggino"…
Con questo spirito, ad esempio, siamo pronti a coordinarci ad iniziative dall'impostazione semplicemente antimilitarista, che può caratterizzare atteggiamenti di "pacifismo strumentale" o settori politico-culturali che si rifanno al movimento comunista delle origini o a tendenze anarchiche.
 
E con questo spirito dell'unità pacifista delle forze (vale a dire la cooperazione sul concreto basata sul "principio dell'et et") segnaliamo una campagna parallela coordinata dal Movimento Nonviolento (aderente WAR RESISTERS INTERNATIONAL, come la LOC - Lega obiettori di coscienza).
Nota bene: in questa iniziativa del MN vi è il collegamento con "Object War" per gli obiettori ucraini, russi e bielorussi. Ma manca l'obiettivo dell'ALBO...
 

I fondi raccolti dalla Campagna coordinata dal Movimento Nonvuiolento vengono utilizzati per finanziare i movimenti nonviolenti di Russia, Bielorussia e Ucraina nelle loro attività, per garantire la difesa legale agli obiettori e disertori dei tre paesi, per organizzare le missioni di pace e solidarietà con le vittime della guerra, per ospitare in Italia esponenti nonviolenti coinvolti nel conflitto, per il lavoro di testimonianza e informazione.

In continuità con la  Campagna italiana, il Movimento Nonviolento partecipa anche alla #ObjectWarCampaign promossa dalle reti internazionali IFOR, WRI, EBCO-BEOC, Connection e.V.,  che chiede, alle massime istituzioni dell’Unione Europea e del Consiglio d’Europa, protezione per coloro che nei paesi coinvolti si rifiutano di prendere parte al conflitto in armi.

 

Dichiarazione di Obiezione di Coscienza

Al Presidente della Repubblica, capo delle Forze Armate

Al Presidente del Consiglio e al Ministro della Difesa

Al Capo di Stato Maggiore dell’Esercito Italiano

 

Per fermare la guerra bisogna non farla. Per cessare il fuoco bisogna non sparare.

Sono concretamente solidale con gli obiettori di coscienza, renitenti alla leva, disertori russi, bielorussi e ucraini; chiedo che vengano accolti, riconoscendo loro lo status internazionale di rifugiati.

Chiedo che il Governo italiano garantisca accoglienza, asilo e protezione a quei giovani di Russia, Bielorussia e Ucraina che rifiutano di prendere le armi e fuggono dal loro paese, così come il Parlamento italiano deliberò nel 1992 per gli obiettori e i disertori delle Repubbliche ex-Jugoslavia (Legge 390/1992 articolo 2, comma 2 bis).

Lo Stato Maggiore dell’Esercito Italiano ha emanato una circolare di preallarme per il personale militare che si deve considerare “pronto all’impiego”. Considerando che la leva obbligatoria nel nostro Paese è solo sospesa  e che tale sospensione resta a discrezione del potere esecutivo di Governo, dichiaro fin da questo momento la mia obiezione di coscienza.  Non sono disponibile in alcun modo a nessuna “chiamata alle armi”. Con la Costituzione italiana ripudio la guerra e voglio ottemperare al dovere di difesa della Patria con le forme di difesa civile e non militare già riconosciute dal  nostro ordinamento. Chiedo di essere considerato a tutti gli effetti obiettore di coscienza contro tutte le guerre e la loro preparazione, in qualunque modo si voglia chiamare l’uso di armamenti nelle controversie internazionali.

Sollecito il Parlamento all’approvazione di una Legge per l’istituzione della Difesa civile non armata e nonviolenta.

(Dichiarazione aperta a tutti. Anche, in particolare,  ai cittadini in età di leva dai 18 ai 45 anni e anche ai ragazzi e ragazze che hanno già svolto il servizio civile sostitutivo, nazionale o universale)

 Per partecipare: stampare in cartaceo, compilare e spedire a Movimento Nonviolento, via Spagna 8, 37123 Verona
 
 
 
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