l'opposizione alla guerra dopo il voto alle europee può pesare al PE? incontro online per promuovere un gruppo parlamentare ad hoc

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alfonso...@virgilio.it

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Jun 16, 2024, 9:56:52 AMJun 16
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Come sta l'opposizione alla guerra dopo il voto alle europee?
Alfonso Navarra, per conto  dei Disarmisti esigenti, ti sta invitando ad un incontro online su Piattaforma Zoom  - domenica 16 giugno alle ore 17:30
 
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Meeting ID: 969 156 5016
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L'obiettivo della discussione, libera e aperta, è fare un bilancio delle prospettive dell'opposizione alla guerra dopo il voto europeo di questo giugno (8-9 giugno in Italia).
Su una idea intendiamo comunque lavorare, noi Disarmisti esigenti (e collaboratori): costituire al Parlamento europeo un gruppo parlamentare incentrato, per l'intanto, sull'uscita dell'Europa dalla guerra. Un gruppo parlamentare autonomo di "obiezione alla guerra" a Bruxelles-Strasburgo.
Occorrono 23 deputati e, in teoria, tra M5S italiano, eletti pacifisti come Strada, Tarquinio, Salis, Lucano, con l'aiuto del Partito comunista portoghese e di altre organizzazioni della sinistra radicale in Europa, sarebbe possibile metterlo insieme. 
Noi comunque, eredi di una cultura e di una organizzazione antimilitarista nonviolenta "centenaria", continuiamo.
Se è vero che è stato scavato un baratro tra rappresentanza e popolo (più del 50% non si è recato alle urne!), e se è vero che in questa tornata europea si è addirittura allargato (complice la paura del fascismo che ha sovrastato la paura della guerra), faremo la nostra parte perché non si disperda la mobilitazione entusiasta che abbiamo visto svilupparsi in questi mesi di campagna elettorale.
 
 
 
Sotto riportati
 
 
1) TESTO DELLA DICHIARAZIONE DI IMPEGNO CHE SOTTOSCRIVIAMO, APPOGGIAMO, DIFFONDIAMO
PER L'OBIEZIONE ALLA GUERRA
PER L'OBIEZIONE (ANCHE PREVENTIVA) AL SERVIZIO MILITARE CHE LA PREPARA
PER ATTUARE E COSTRUIRE LA DIFESA NONVIOLENTA  
PER IMPLEMENTARE L'ALBO PUBBLICO DEGLI OBIETTORI APERTO A TUTTE/I
 

"Signor Presidente Mattarella, le scrivo la presente per dichiararmi obiettore di tutte le guerre e della preparazione delle guerre mediante il servizio militare. L'ingabbiamento delle nostre forze armate nelle attuali strategie NATO non consente di attuare il "ripudio della guerra" stabilito nell'articolo 11 della nostra Costituzione. Tanto più che condivido pienamente l'opinione dell'antimilitarismo nonviolento, ribadita autorevolmente anche da Papa Francesco: "Oggi non esistono guerre giuste". L'aria che tira non solo in Italia ma in tutta Europa è quella di un ripristino di forme di mini-naja. In relazione a questa eventualità comunico da subito che, qualora dovessi ricevere la chiamata a presentarmi presso un ufficio militare preposto all'arruolamento, la mia risposta sarà un bel "Signornò!" antimilitarista. Non mi presenterò alla visita militare che dovrà verificare la mia idoneità. Mi avvarrò del diritto universale umano di chiedere, per obbedienza alla coscienza, di adempiere agli obblighi di leva prestando, in sostituzione del servizio militare, un servizio civile orientato alla difesa nonviolenta; e quindi rispondente come il servizio armato al dovere costituzionale di difesa della Patria. Ritengo doveroso da parte dello Stato organizzare, applicando normative già in vigore conquistate dalla lotta nonviolenta, la mia formazione ed il mio inquadramento dentro un Corpo civile di pace, possibilmente europeo, per attuare l'impegno istituzionale dell'ONU alla sicurezza comune dell'Umanità. Solidarizzo, attivando i mezzi concreti di cui dispongo, con gli obiettori di coscienza, renitenti alla leva, disertori, russi, bielorussi, ucraini, israeliani e palestinesi, e con chiunque, giovane o meno giovane, rifiuti di partecipare alle guerre che si stanno combattendo in questo momento. Tenendo presente che presso l'Ufficio Nazionale Servizio Civile esiste per legge un elenco degli obiettori italiani alla Guerra per motivi di coscienza, chiedo che Ella rammenti al Ministro Crosetto che deve aggiornare tale elenco con il mio nome e che deve rendere consultabile tale elenco generale, essendo l'obiezione alla guerra un atto pubblico. Come già accennato, poiché - con spirito non individualistico ma collettivo - sono pronto a dare il mio contributo ad un modello di difesa della Patria fondato sulla forza della unione popolare di tutte/i, sottolineo che questa mia iscrizione all'albo degli obiettori deve prescindere dall'età anagrafica". 

 Dopo aver sottoscritto il testo su cui sopra compilando il form che si trova su questa pagina web di petizioni.com: scrivere a (aggiungendo eventualmente considerazioni e motivazioni personali): protocoll...@pec.quirinale.it – presidente(at)pec.governo.it – segreteria.ministro(at)difesa.it – sgd(at)postacert.difesa.it

 
 
2) VOTO DEL PARLAMENTO EUROPEO (29 FEBBRAIO 2024) PER L'ASSISTENZA MILITARE ALL'UCRAINA 
 
____________________________________-
 
 
 
 
 
  • Nessuna restrizione autoimposta sull'assistenza militare dell'UE all'Ucraina
  • Gli alleati dell'UE e della NATO dovrebbero sostenere militarmente l'Ucraina con almeno lo 0,25% del PIL
  • La Camera dei Rappresentanti degli Stati Uniti dovrebbe adottare senza indugio il pacchetto di assistenza militare

L'UE deve sostenere l'Ucraina con tutto ciò che è necessario a Kyiv per vincere la sua guerra contro la Russia, affermano i deputati in una risoluzione adottata giovedì.

Nel testo, non vincolante, approvato con 451 voti favorevoli, 46 contrari e 49 astensioni, i deputati fanno il punto sui due anni dall'invasione su vasta scala da parte della Russia dell'Ucraina, iniziata il il 24 febbraio 2022.

Sottolineando come la guerra abbia radicalmente cambiato la situazione geopolitica in Europa e oltre, affermano che l'obiettivo principale è che l'Ucraina vinca la guerra, avvertendo sulle gravi conseguenze di una sconfitta. i deputati affermano che altri regimi autoritari stanno osservando come si sta sviluppando questa guerra per valutare il proprio margine di manovra nell'esercizio di politiche estere aggressive.

Affinché Kyiv possa vincere, non ci dovrebbe essere "nessuna restrizione autoimposta all'assistenza militare all'Ucraina", afferma il Parlamento, che ribadisce la necessità di fornire al Paese tutto ciò che è necessario per riprendere il pieno controllo sul suo territorio così come riconosciuto a livello internazionale.

Fornire all'Ucraina munizioni, missili e sistemi di difesa aerea

I deputati affermano che vi sono ancora enormi differenze nel livello di sostegno militare fornito dagli Stati membri dell'UE all'Ucraina, e chiedono che siano effettuati gli investimenti necessari nell’industriale europea della difesa. Ciò è fondamentale per soddisfare le esigenze ucraine e ricostituire le scorte dell'UE. I deputati elencano sofisticati sistemi di difesa aerea, missili a lungo raggio come TAURUS, Storm Shadow/SCALP, vari tipi di artiglieria e munizioni (in particolare da 155 mm) e droni e armi per contrastarli, come particolarmente importanti per l'Ucraina.

Tutti gli alleati dell'UE e della NATO dovrebbero sostenere militarmente l'Ucraina con almeno lo 0,25% del loro PIL annuale, dicono i deputati, che esortano i Paesi dell'UE ad avviare immediatamente un dialogo con le imprese nel settore della difesa per garantire una maggiore produzione e consegna di munizioni, proiettili e missili all'Ucraina, che dovrebbero essere prioritari rispetto agli acquisti da altri paesi terzi. Inoltre, chiedono alla Camera dei Rappresentanti degli Stati Uniti di adottare senza ulteriori indugi il suo pacchetto di assistenza militare a lungo termine per l'Ucraina.

Confiscare i beni russi

Nella risoluzione si sottolinea l'urgenza di creare un regime giuridico solido per permettere di confiscare i beni statali russi congelati dall'UE e utilizzarli per ricostruire l'Ucraina e risarcire le vittime della guerra. La Russia deve essere obbligata a pagare i risarcimenti per garantire che contribuisca in modo sostanziale alla ricostruzione dell'Ucraina.

I deputati chiedono inoltre all'UE di mantenere ed estendere la sua politica di sanzioni contro Mosca e l'alleata Bielorussia. Ciò dovrebbe includere il divieto di importazioni metallurgiche e di uranio nell'UE dalla Russia, la cessazione della cooperazione con il settore nucleare russo e l'imposizione di un embargo totale sulle importazioni UE di prodotti agricoli e della pesca russi, nonché di combustibili fossili e gas naturale liquefatto trasportati via mare attraverso i gasdotti.

Il Parlamento condanna infine tutti i paesi, le imprese, le associazioni e le persone fisiche che stanno aiutando Mosca ad aggirare le misure restrittive dell'UE, affermando che tali pratiche di disturbo dovrebbero essere criminalizzate.

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Jun 28, 2024, 1:59:16 PM (10 days ago) Jun 28
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Come fare pesare l'opposizione alla guerra dopo il voto alle europee?
 
Disarmisti esigenti & partners, ti stanno invitando ad un incontro online su Piattaforma Zoom  - domenica 30 giugno dalle ore 17:30
 
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https://us06web.zoom.us/j/83551455986?pwd=MUrXEInvMFd2gYawPTq28w7xE2rx1r.1
 
ID riunione: 835 5145 5986 - Codice d'accesso: 300451
 
 
L'obiettivo della discussione, libera e aperta, è fare un bilancio delle prospettive dell'opposizione alla guerra dopo il voto europeo di questo giugno (8-9 giugno in Italia).
Su una idea - come prospettiva - intendiamo comunque lavorare, noi Disarmisti esigenti (e collaboratrici/collaboratori): premere perché si costituisca, al Parlamento europeo, un gruppo parlamentare incentrato, per l'intanto, sull'uscita dell'Europa dalla guerra. Un gruppo parlamentare autonomo di "obiezione alla guerra" a Bruxelles-Strasburgo.
In subordine, come tappa più immediata, concreta e realistica, si può pensare ad un gruppo interparlamentare degli eurodeputati "pacifisti" con un minimo di coerenza: quelli che comprendono che gli auspicati (spesso solo a parole) "cessate il fuoco", nei conflitti armati in corso, non si ottengono rifornendo di strumenti bellici i combattenti, meno che mai nell'epoca in cui sono impensabili "guerre giuste".
Anche per questo abbiamo indetto un presidio a Strasburgo, dal 16 al 19 luglio, davanti al Palazzo del Parlamento, in concomitanza con l'apertura della nuova legislatura.
Questa iniziativa non significa, da parte nostra, una propensione mal ruminata alla centralità della dimensione istituzionale per l'azione dei movimenti di base. 
Significa, però, riconoscere di fare parte, come movimenti, di uno spazio pubblico in cui la democrazia rappresentativa ha da essere seriamente considerata e interloquita, in una ottica che la pone in rapporto con la democrazia partecipativa e la democrazia diretta. 
Noi, eredi di una cultura e di una organizzazione antimilitarista nonviolenta "centenaria", continuiamo però nella lotta di base  organizzando, per quanto è nelle nostre possibilità, la mobilitazione anche e soprattutto attraverso gli strumenti dell'azione diretta e della disobbedienza civile.
Il rischio che stiamo correndo tutte/tutti è gravissimo e si può scivolare, da "sonnambuli", persino nella guerra nucleare!
Se è vero che è stato scavato un baratro tra rappresentanza e popolo (più del 50% non si è recato alle urne!), e se è vero che in questa tornata europea si è addirittura allargato (complice la paura del fascismo che ha sovrastato la paura della guerra), faremo la nostra parte perché, per varie vie, non si disperda la mobilitazione entusiasta, ma non convincente, con al centro il tema della pace, che abbiamo visto svilupparsi in questi mesi di campagna elettorale.
  
 
___________________________________________________________
 
 
AL MOVIMENTO PACE TERRA DIGNITA' RIVOLTO AI PACIFICI, DOPO IL TENTATIVO ALLE ELEZIONI EUROPEE, SERVE UNA LISTA INDIPENDENTE ALLE PROSSIME POLITICHE DEL 2027?
RIPORTIAMO AL VOTO E ALLA POLITICA DI BASE I DELUSI E GLI ARRABBIATI!
 
E SERVE UNA SPONDA ISTITUZIONALE IN EUROPA CHE SUPPORTI L'OPPOSIZIONE ALLE GUERRE!
 
Il Documento dei Disarmisti Esigenti & partners per la "lista dei pacifici" alle elezioni europee può diventare una base per una ulteriore elaborazione riferita al quadro politico nazionale
 
rif. Alfonso Navarra (cell. 340-0736871) ed Ennio Cabiddu (cell. 366-6535384) 
 
Si richiedono le conferme delle adesioni già date e ulteriori adesioni. E sono ancora possibili integrazioni e sviluppi. Già nel maggio 2022 ci eravamo schierati per il "partito della pace che non c'è" come indicato da Michele Santoro. Firmare questo documento è stato una dichiarazione di impegno e di coinvolgimento, implicante la disponibilità personale ad essere informati su tutti gli sviluppi della presentazione alle elezioni europee della lista PACE TERRA DIGNITA': l'aggregazione dei "pacifici", organizzata da "Servizio pubblico", che nasce sin da “Pace proibita”, avente una tappa fondamentale nella Staffetta dell'Umanità.
 
Lo sviluppo principale è stato, come è noto, l'effettiva presentazione della lista alle elezioni europee svoltesi l'8 e il 9 giugno 2024.
 
Il risultato delle urne è stato il 2,2 per cento, preso dalla lista, che, inferiore al quorum del 4 %, non ha permesso di inviare eletti a Strasburgo.
 
Bisogna quindi chiedersi, insieme a tutta la realtà dei 500mila votanti, se proseguire l'esperimento della lista PTD, strutturandosi in modo adeguato nella forma di un effettivo movimento politico. 
 
Un primo appuntamento cui abbiamo chiamato è stato un incontro online su piattaforma Zoom (lo abbiamo svolto domenica 16 giugno e ora proponiamo il bis domenica 30 giugno). 
 
A questo punto, in aggiunta e di seguito, sottoponiamo ai firmatari due elaborazioni.
 
1) La lettera agli eurodeputati per costituire il gruppo formale di obiezione alle guerre; ed - in subordine - un gruppo interparlamentare informale di opposizione alle guerre.
 
2) Il documento originario da voi sottoscritto, elaborato nell'estate 2023, sintetizzato e riadattato per il contesto nazionale, eventualmente in vista delle prossime elezioni politiche del 2027
 
 
 
 

alfonso...@virgilio.it

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Jun 30, 2024, 6:30:05 AM (8 days ago) Jun 30
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Disarmisti esigenti & partners, ti stanno invitando ad un incontro online su Piattaforma Zoom  - domenica 30 giugno dalle ore 17:30
 
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ID riunione: 835 5145 5986 - Codice d'accesso: 300451
 
 
L'obiettivo della discussione, libera e aperta, è fare un bilancio delle prospettive dell'opposizione alla guerra dopo il voto europeo di questo giugno (8-9 giugno in Italia). E di avanzare proposte per favorire una sponda unitaria "pacifista" a Strasburgo.
Dobbiamo, come movimenti di base, però prendere consapevolezza di due cose:
1) la centralità della pace da parte delle forze politiche è, al momento, più declamata che praticata;
2)  non possiamo disinteressarci della dimensione rappresentativa istituzionale della politica. Se noi non ce ne occupiamo comunque essa si occupa di noi con decisioni formalmente impegnative, che attivano tutte le macchine sociali organizzate.  .
 
Vedi file allegato che rappresenta il draft di un lavoro ancora in elaborazione.
 
i movimenti esigono opposizione alla guerra nel PE.pptx

amalia.navoni

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Jun 30, 2024, 6:27:57 PM (7 days ago) Jun 30
to cercala...@googlegroups.com

Non ho potuto sintonizzarmi oggi per la riunione. Spero che tu Alfonso, ci scriva che cosa avete deciso. Io sarò assente da Milano e non potrò leggere le mail da venerdì 5 luglio a venerdì 26 luglio.  Poi sarò a Milano per eventuali manifestazioni e mail da inviare alle istituzioni.

Buona notte   Amalia

 

Da: alfonsonavarra via cercalarotta-mi [mailto:cercala...@googlegroups.com]
Inviato: domenica 30 giugno 2024 12:30
A: alfio...@gmail.com; semprecont...@googlegroups.com; fermiamo-il-...@googlegroups.com; cercala...@googlegroups.com; no-nuclear...@googlegroups.com; lista-di-li...@googlegroups.com
Oggetto: [Cerca la rotta-Milano] incontro online oggi - l'opposizione alla guerra deve avere una sponda unitaria al Parlamento Europeo!

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