Film blasfemo su Gesù Cristo: arrestati regista e produttore

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CENTRO ANTI-BLASFEMIA

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Dec 10, 2011, 6:26:29 PM12/10/11
to CENTRO RELIGIONE CRISTIANA
ASIA/INDIA - Film blasfemo su Gesù Cristo: arrestati regista e
produttore, i Vescovi ne chiedono il ritiro
2011-12-05


Mumbai (Agenzia Fides) – Tre persone sono state arrestate a Mumbai
perché responsabili di un film blasfemo contro Gesù Cristo. Dopo
giorni di proteste delle organizzazioni cristiane come il “Catholic
Secular Forum” (CSF), Ejaz Ahmed (regista), Washim Sheikh (produttore
di Bollywood) e KA Jauhar (pubblicitario), sono finiti in carcere per
il film “Who’s there”. Le accuse vanno da “ferire i sentimenti
religiosi”, “intento malizioso”, “insulto alle credenze religiose”,
oltre che violazione delle regole cinematografiche. Gruppi e
associazioni cristiane chiedono pene severe per gli imputati, che oggi
potranno uscire dal carcere su cauzione, fissata da un Tribunale di
Mumbai.
Come riferisce all’Agenzia Fides Joseph Dias, Segretario Generale del
CSF, la condanna non dovrebbe essere difficile in quanto, come
confermato dal Central Board of Film Certification (CBFC), il
manifesto pubblicitario del film viola l’art. 38 del regolamento
cinematografico. Il manifesto raffigura Gesù in croce, pugnalato da un
uomo, con in calce la scritta “Questa volta il male vincerà”. La
pubblicità e il trailer del film dicono poi “Aspettatevi verità
inaspettate”, oppure “Vi diremo chi è veramente Gesù Cristo”, mentre
altre immagini mostrano la Croce di Gesù a testa in giù, colpita da
pugnali.
“E’ un film che offende la fede e i sentimenti dei cristiani e
contribuisce a diffondere l’odio verso i cristiani” spiega a Fides p.
Babu Joseph, portavoce della Conferenza Episcopale dell’India.
“Abbiamo chiesto che venga ritirato dalle sale. Vi sono in India
troppe forze che intendono creare turbative sociali, agendo sul
fattore religioso. La fede cristiana è spesso raccontata in modo falso
e sbagliato, per screditarla e fomentare l’odio. Non è chiaro chi ci
sia dietro il film in questione, ma vediamo che elementi e forze
estremisti indù sono disseminati nella società e nei mass media. I
cristiani vedono le religione come fattore di pace. Condanniamo ogni
atto blasfemo, contro ogni religione”. I Gesuiti di Ranchi (nello
stato di Jharkhans) notano a Fides che “questa è la peggiore
rappresentazione possibile del cristianesimo”. “Non solo è un film
altamente provocatorio e blasfemo – notano i religiosi – ma darà anche
una cattiva immagine dell’India nella comunità internazionale”, solo
in nome del profitto.
Intanto il CSF ha avviato un petizione che include già oltre 2.000
firme di vescovi, parroci, sacerdoti, attivisti, capi delle Ong, che
mostrano solidarietà e chiedono il ritiro del film. (PA)
Agenzia Fides 5/12/2011


http://www.fides.org/aree/news/newsdet.php?idnews=37899&lan=ita

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5/12/2011 - L'azione della polizia giunge al termine di quasi un mese
di mobilitazione di gruppi cristiani e dell'episcopato che hanno
protestato per il poster del film e per i suoi contenuti anti-
cristiani e hanno presentato una denuncia presso la Commissione per la
censura indiana.

Film anticristiano in India

La polizia indiana di Mumbai ha arrestato nelle ultime ore il regista
Ejaz Ahmed, il produttore Washim Sheikh, e l'agente della pubblicità
KA Jauhar, del film in hindi 'Whòs therè il cui poster mostra un
Cristo sulla croce pugnalato da un uomo


VATICANISTA DE LA STAMPA

I vescovi dell'India hanno chiesto il ritiro dalle sale del film «Whòs
there», pubblicizzato da un manifesto che raffigura Gesù in croce,
pugnalato da un uomo, con in calce la scritta «Questa volta il male
vincerà». La pubblicità e il trailer del film, sottolinea l'agenzia
vaticana Fides, promettono «verità inaspettate» su «chi è veramente
Gesù Cristo», mentre altre immagini mostrano la Croce di Gesù a testa
in giù, colpita da pugnali. «È un film che offende la fede e i
sentimenti dei cristiani e contribuisce a diffondere l'odio verso i
cristiani», spiega all'agenzia vaticana, padre Babu Joseph, portavoce
della Conferenza Episcopale dell'India. «Abbiamo chiesto - chiarisce
il religioso - che venga ritirato dalle sale. Vi sono in India troppe
forze che intendono creare turbative sociali, agendo sul fattore
religioso». Secondo padre Babu, in India «la fede cristiana è spesso
raccontata in modo falso e sbagliato, per screditarla e fomentare
l'odio». Ed anche se «non è chiaro chi ci sia dietro il film in
questione», risulta evidente che «elementi e forze estremisti indù
sono disseminati nella società e nei mass media». Secondo i gesuiti di
Ranchi (nello Stato di Jharkhans), «questa è la peggiore
rappresentazione possibile del cristianesimo». «Non solo è un film
altamente provocatorio e blasfemo - notano i religiosi - ma darà anche
una cattiva immagine dell'India nella comunità internazionale», solo
in nome del profitto. L'agenzia vaticana riferisce anche il fermo da
parte della polizia di Ejaz Ahmed (regista), Washim Sheikh (produttore
di Bollywood) e KA Jauhar (pubblicitario) e sottolinea che una
petizione contro il film ha già raccolto oltre 2.000 firme di vescovi,
parroci, sacerdoti, volontari e capi delle Ong.


http://www.lastampa.it/_web/cmstp/tmplrubriche/giornalisti/grubrica.asp?ID_blog=242&ID_articolo=5244&ID_sezione=524

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