Giovedì 24 Novembre 2011 - 07:04
di Marco Pasciuti
ROMA - Piera è una ragazza madre, ora aspetta un altro bambino. Aveva
cresciuto Luca da sola. «Lavorava qui fino ad un mese fa quando ha
scoperto di essere incinta e ha deciso di rimanere a casa». La ragazza
dietro al bancone del bar Venuti ha le lacrime agli occhi. Parla della
sua amica Piera Vinci, 34 anni, madre di Luca, 10, inghiottito dal
fiume di fango che martedì sera ha travolto Saponara, nel messinese,
dove il maltempo che flagella la Sicilia orientale e la Calabria ha
fatto tre vittime. «Avevamo intuito la tragedia - racconta Giuseppe
Vinci, zio di Piera - io, mia nipote, il suo compagno e il bambino
abbiamo lasciato la casa e imboccato la strada verso valle, ma il
fango ci ha travolti. Noi ce l’abbiamo fatta, il piccolo Luca è stato
investito dalla frana che l’ha trascinato via». Neanche Luigi e
Giuseppe ci sono più. «Beppe era un ragazzo solare. Era contento
perché stava per laurearsi in Medicina». Così le amiche ricordano, tra
le lacrime, Giuseppe Valla, 28 anni, una delle tre vittime della frana
di Saponara, morto con il padre Luigi, 55. E’ stata invece trovata
viva la 24enne data per dispersa martedì. Ieri è tornata la normalità
negli ospedali di Milazzo e Barcellona Pozzo di Gotto ed è ripresa la
circolazione ferroviaria sulla linea Messina-Palermo, ma la situazione
è difficile. Anche la Calabria è in ginocchio, soprattutto a
Catanzaro. Infuria la polemica, ma c’è chi parla di evento
«eccezionale: in 12 ore sono caduti oltre 260 ml di acqua», ha detto
il capo della Protezione civile Gabrielli. Servono «politiche di
prevenzione », ha detto il Presidente Napolitano.
LO ZIO: "MIA SORELLA SOTTO CHOC" Piera Vinci e suo figlio Luca,
insieme al compagno della donna, ieri sera hanno tentato di fuggire
gettandosi da una finestra della loro casa di Scarcelli: «Mia sorella
- dice Giacomo Vinci - aveva percepito il pericolo e ha provato ad
abbandonare l'abitazione. Luca era portato in spalla dal compagno di
Piera, ma mentre andavano a valle un'ondata di acqua e fango li ha
travolti. Qualcuno li ha tirati fuori porgendo loro un lungo bastone,
forse un ramo; il piccolo, invece, è stato trascinato via». «Mia
sorella - aggiunge Giacomo Vinci - è in stato di shock all'ospedale
Piemonte di Messina; non si rassegna alla perdita del suo bimbo, anche
se lo ha visto morire, e mi dice continuamente di accudirlo, di
stargli vicino».
"L'ACQUA DEL SUD NON FA RUMORE". «L’acqua del Sud non fa rumore» Sui
social network scoppia un caso Auto sommerse dal fango a Saponara
(Messina) ROMA - La Rete s’indigna davanti all’ennesima catastrofe in
cui il Meridione è «dimenticato » dai media nazionali. «L’acqua del
Sud non si vede »: è questa la frase che ricorre di più su Twitter. E
a rilanciarla non sono solo i meridionali. Il genovese Millazena si
chiede perché a questa alluvione non è stato dato risalto, come
accaduto per quella in Liguria e in Toscana. A portare solidarietà sui
social network ci hanno pensato alcuni vip del Sud. Il siciliano
Fiorello ha cercato di dare un contributo alla sua gente inoltrando i
contatti della protezione civile. E sempre su Twitter si sono detti
preoccupati anche Michelle Hunziker e Gerry Scotti.