PARIGI, 08 DIC – Alta tensione questa sera per la prima parigina di
'Golgota Picnic' dello spagnolo Rodrigo Garcia al Theatre du Rond
Point, a pochi passi dall'Eliseo e dagli Champs-Elysees: ronde di cani
poliziotto, scanner, almeno una cinquantina di camionette blindate e
perimetro di sicurezza attorno al teatro, agenti antisommossa ovunque,
persino in sala e nelle metropolitane vicine per contrastare le
proteste di alcuni gruppi di cattolici integralisti che considerano lo
show blasfemo.
Nello stesso momento, alla cattedrale di Notre Dame l'arcivescovo di
Parigi, Andre' Vingt-Trois, celebrava una ''veglia di preghiera''
contro la piece, una risposta ''spirituale'' a uno spettacolo che
''insulta Gesu' Cristo'' e che, tiene a precisare, non ha niente a che
vedere con le violente reazioni dei cattolici dell'associazione
Civitas che hanno manifestato scandendo preghiere in latino e creando
disordini fuori dal teatro senza riuscire questa volta a infiltrarsi
tra il pubblico e interrompere la rappresentazione. Com'era gia'
successo in precedenza per lo stesso spettacolo a Tolosa e per la
piece dell'italiano Romeo Castellucci, 'Sul concetto del volto nel
Figlio di Dio' a Parigi. O ancora per la foto dell'americano Andreas
Serrano, 'Immersion Piss Christ' (un crocifisso immerso nell'urina)
esposta in una galleria di Avignone durante l'estate.
''Lo spettacolo di Garcia non e' sullo stesso piano di Piss Christ o
dell'opera di Castellucci che non erano, a mio avviso, deliberatamente
offensive – osserva Vingt-Trois – Golgota Picnic e' una caricatura
della persona di Cristo e della sua Passione e induce a
interpretazioni volgari''. La messa di Notre Dame, continua
l'arcivescovo, ''non e' solo l'espressione del nostro disaccordo e
della nostra tristezza ma anche dell'amore verso il Cristo''. Il
programma prevedeva una riflessione sulla passione di Cristo e la
venerazione della reliquia della santa corona di spine, che e'
conservata nella cattedrale, in riferimento appunto al 'Golgota', il
luogo, appena fuori Gerusalemme su cui, secondo la narrazione dei
vangeli, sali' Gesu' per esservi crocifisso. Golgota Picnic e' una
rivisitazione provocatoria e trash delle Sacre Scritture e presenta
l'iconografia cristiana come un'immagine di ''terrore e barbarie''.
Nello spettacolo Gesu' non moltiplica piu' i pani ma gli hamburger che
finiranno ingurgitati, sputati e vomitati dagli attori; viene
crocifisso per terra mentre un pianista nudo (Marino Formenti)
interpreta le 'Ultime sette parole di Cristo sulla croce' di Haydn.
''Tutto nasce da una riflessione sul cattolicesimo e sulla paura che
crea – spiega Garcia, 47 anni -: paura del peccato, paura
dell'inferno, paura della legge divina che si traduce nelle immagini
terribili della crocifissione di Gesu'''. E ancora: ''Abbiamo il
diritto di far crescere i bambini nella paura?'', si chiede il regista
che a 16 anni, dopo aver letto il filosofo Arthur Schopenhauer si e'
reso conto di non credere piu' in Dio. La Bibbia e' per lui
''l'immaginario, la bellezza del linguaggio, l'utopia, l'estrema
violenza. E soprattutto l'ingiustizia. Ogni dottrina e' da condannare
perche' si ostina a volerci salvare''.
Per Jean-Michel Ribes, il direttore del Theatre du Rond Point, dove la
piece restera' in cartellone fino al 17 dicembre, ''il teatro e' un
luogo di creazione e di liberta' d'espressione''. E Garcia lascia un
messaggio sul palco: ''Mi vergogno a presentare un opera d'arte
protetta da un dispositivo di sicurezza''.
9 dicembre 2011 | 00:11