FONTI DI PACE - LA SCUOLA TENDA A GAZA

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Campagna Ponti e non Muri Pax Christi Italia

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Jul 5, 2025, 5:59:14 AMJul 5
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IL PROGETTO CHE SOSTENIAMO SI CONFERMA MOLTO SERIO! Quello di Giuditta Brattini>Gazzella Onlus>Fonti di Pace.
diffondiamolo! 
don Nandino Capovilla
 

 

Fonti di Pace ha iniziato le attività della “scuola tenda” lo scorso mese di gennaio. Ringraziamo

l’Associazione CIVG-SOS Palestina che ha dato il suo contributo per quattro mesi al progetto,
anche attraverso iniziative pubbliche.
Questi 6 mesi di attività educative e ricreative sono stati difficili sotto continui bombardamenti.
Il progetto della “scuola tenda” iniziato a Deir Balah, lo scorso mese di marzo è stato spostato a
Shaty camp in un edificio parzialmente danneggiato dagli attacchi, reso agibile e adattato alle
necessità “recuperando” due spazi-aule. La situazione contingente spesso non permette di dare
continuità di assistenza educativa agli stessi bambini le cui famiglie sono costrette a continui
sfollamenti. Fonti di Pace contribuisce al progetto con il pagamento dei salari degli operatori,
acquisto di materiale scolastico e altri materiali utili alla realizzazione delle attività.
Dal mese di giugno, su richiesta della nostra collaboratrice locale Maisa dell’associazione Social
Media Club Palestine, le attività sono state rivolte a 40 bambine-adolescenti dai 12 ai 14 anni.
Un percorso educativo a cui si sono aggiunte attività ricreative e percorsi di dialogo-sostegno
psicologico.

Di seguito la relazione della nostra collaboratrice Maisa:
Grazie per il vostro continuo supporto. A giugno abbiamo organizzato attività educative ricreative per un nuovo gruppo di 40 ragazze sfollate di età compresa tra i 12 e i 14 anni e
continueremo a lavorare con questo gruppo anche per il mese di luglio. Altre attività per i mesi
futuri le definiamo di volta in volta sulla base della situazione di aggressione che stiamo vivendo.
La fascia di età 12-14 è stata spesso trascurata negli interventi precedenti. Molte ragazze hanno
raccontato quanto manchi sentirsi bambine e avere spazi per esprimersi liberamente attraverso
il gioco, l'arte, le discussioni di gruppo e continuare a mantenere un livello minimo di educazione
scolastica.
Questa fascia d'età viene spesso trascurata negli interventi umanitari perché viene considerata
"non ancora adulta, non più bambina". Tuttavia, affronta sfide emotive e sociali uniche.
Coinvolgendole contribuiamo a rafforzare la fiducia in se stesse, la loro resilienza e il loro senso
di appartenenza.
Le attività svolte nel mese di giugno sono state educative, ma anche sessioni di psico- yoga, una
combinazione integrata tra yoga e psicologia, utilizzando il movimento del corpo in unione con
la concentrazione mentale e la parola allo scopo di liberare l’emotività, mitigare l’ansia e per
rafforzare la concentrazione e l'autostima.
Nel corso delle attività abbiamo osservato positivi cambiamenti comportamentali: maggiore
apertura e legami di gruppo . Diverse madri hanno riferito di una migliore comunicazione con le
figlie e un apprezzamento per lo spazio “sicuro” offerto. Il nostro obiettivo è anche quello di
formare giovani donne forti e consapevoli che credono nel loro valore e nel loro potenziale, anche
nei momenti più bui.
"Mi sentivo come se potessi respirare di nuovo. Ho persino fatto una nuova amica qui." - Una
ragazza di 13 anni
"Felice di condividere, di conoscere tutte le mie amiche qui" - un’altra ragazza
"È una fase critica che richiede consapevolezza, supporto emotivo e un'educazione positiva per
aiutare a plasmare l’ identità, i valori e l’ autostima in modo sano" - un'operatrice.
Nel programma è prevista una giornata a “porte aperte” con attività interattive e la
partecipazione dei genitori.
Incontro di valutazione dei bisogni con le madri:
Durante l'incontro di valutazione dei bisogni con le madri, queste ultime hanno sottolineato la
necessità di protezione e cura, soprattutto nelle situazioni di affollamento dove i rifugi non sono
luoghi sicuri. Hanno espresso preoccupazione per la mancanza di supporto per le loro figlie in
questa età delicata, sottolineando la necessità di un supporto psicologico ed educativo. In
risposta a ciò, ci stiamo preparando a organizzare un incontro congiunto che riunirà madri e figlie.
L'obiettivo è rafforzare la comunicazione, costruire fiducia e offrire uno spazio per il dialogo.
"Mia figlia sembra ancora una bambina, ma la società si aspetta che si comporti come una donna.
Ha bisogno di uno spazio dove possa ridere ed essere semplicemente una bambina." – Una madre
"Sono sempre preoccupata per la sicurezza di mia figlia perché viviamo e condividiamo luoghi
molto affollati. Saperla qui in questo spazio “sicuro” mi da pace." – Un'altra madre
Sfide:
Continuiamo ad affrontare gravi difficoltà logistiche a causa del’ aggressione in corso e dei
continui sfollamenti. Subiamo continui bombardamenti e ordini di evacuazione. C’è difficoltà di
accesso allo spazio per le attività e questo aumenta lo stress sia per i bambini che per gli
operatori.
Stiamo morendo di fame e di sete e siamo senza assistenza sanitaria.
"Lavoreremo insieme per fare qualcosa per la nostra società, non moriremo oggi"
Con gratitudine,
Maisa

 

 

 

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