Dalle sue mani avranno la consegna
di seguir te, per rendere onore
a chi sua vita ha dato e resa degna
perché gli fu fraterno l’altrui dolore.
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La nonviolenza (per questa volta) ha vinto “Israele continua ad agire impunemente, ma noi continueremo a chiedere giustizia e pace. Le nostre preghiere di ogni settimana, da anni ormai, sotto gli ulivi delle nostre famiglie, non si fermeranno perché sono per la pace e senza violenza né provocazioni. Noi stiamo chiedendo solo la pace. Ma perché arrivi la pace, la giustizia deve venire prima. Perché i paesi e i leader che si vantano di essere cristiani non trasformano le loro ‘grandi preoccupazioni per i cristiani di Terra Santa’ in denuncia?” Abuna Ibrahim Shomali, parroco di Beit Jala. |
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La migliore delle nostre speranze (di Norberto Julini) È chiaro che la migliore delle nostre speranze è che le intese diplomatiche nello scenario mediorientale dilaniato da conflitti feroci, rinfocolati da competizioni economiche nuove e da contrasti culturali antichi, infiltrati dal veleno del neocolonialismo, interferiti dalla mai risolta questione israelopalestinese, abbiano sbocchi positivi , orientino i paesi coinvolti verso orizzonti di pace, portino sollievo a popolazioni stremate. |
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Quando la nonviolenza minaccia… la sicurezza di Israele Senza nomi né particolari esprimiamo la più grande solidarietà ad Operazione Colomba dopo l’ultimo gravissimo sopruso e illegale violazione dei fondamentali diritti umani, per i quali è stato ancora una volta vietato ad un volontario nonviolento di prestare servizio nei Territori Occupati. Non siete soli, ragazzi! Continuate a lottare per la giustizia. E se per la vostra scelta nonviolenta un potentissimo Stato si sente minacciato nella sua sistemica violenza e oppressione, siete sulla buona strada! |
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Liberate Kalida La corte militare israeliana ha condannato la deputata del Consiglio Legislativo Palestinese e membro del partito Fronte Popolare per la Liberazione della Palestina, Khalida Jarrar, a sei mesi di detenzione amministrativa. Jarrar si era battuta nei mesi scorsi per bloccare l’ordine di deportazione a Gerico spiccato dalle autorità israeliane. Aveva vinto e poco tempo dopo, il 2 aprile scorso, è arrivato l’arresto, dietro ordine di detenzione amministrativa, ovvero senza accuse formali né processo. |
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La pace coi Palestinesi? E perché mai? Perché mai Israele dovrebbe fare pace con i palestinesi? Per fare la pace Israele dovrebbe riconoscere i loro diritti: ritirarsi da tutti i territori palestinesi occupati nel 1967, quarantotto fa, compresa Gerusalemme Est, come prescrive la risoluzione 242 dell'Onu (Israele ha ben il diritto di esistere, ma non di occupare i territori palestinesi); dovrebbe abbandonare le colonie in territorio palestinesi, tutte illegali; dovrebbe abbattere il muro che sta costruendo all'interno dei territori palestinesi rubando loro ancora terra, acqua e libertà, come ha sentenziato nel luglio del 2004 la Corte internazionale di Giustizia dell'Aja; dovrebbe trovare una giusta soluzione per i profughi, come ancora prescrivono le risoluzioni dell'Onu. E chi gliele fa fare tutte queste cose? |
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