ULTIMORA. DA PARIGI A GERUSALEMME. “Da Parigi a Gerusalemme – ha dichiarato il ministro Bennet – c’è solo una guerra al terrorismo. Lo Stato d’Israele si muove dalle parole all’azione: stiamo distruggendo le case dei terroristi, revochiamo gli status di residenza e questa mattina abbiamo messo fuori legge il ramo settentrionale del movimento islamico”. Israele ha dichiarato illegale il movimento islamico in Israele. Ogni organizzazione o singolo che fa capo al ramo settentrionale del movimento islamico o offre ad esso aiuto e sostegno commetterà un reato la cui pena potrebbe essere anche il carcere. (Nena News)
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Come mai? Non pensavamo certo di poter arrivare a rimpiangere Claudio Pagliara, ma in questi giorni Rai News sta superando l’ipocrisia del giornalista che si vantava di riuscire a non usare mai la parola “occupazione”: il corrispondente da Gerusalemme, come tanti altri giornalisti, finge di non avere informazioni sulle quotidiane aggressioni dei soldati e dei coloni, sulle irruzioni nelle case di notte e le demolizioni delle stesse di giorno, sugli arresti arbitrari, le torture e tutto quello che da cinquant’anni ogni giorno fa del cosiddetto “conflitto israelo-palestinese” la più inconcepibile occupazione/annessione, per la quale Hanan Ashrawi sconsolato afferma: i palestinesi sono l’unico popolo sulla terra a cui è chiesto di garantire la sicurezza degli occupanti, mentre Israele è l’unico paese che esige di essere protetto dalle proprie vittime”. | ||
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Boicottaggio. Finalmente l’Europa alza la voce Vi siete chiesti come mai la reazione sia stata così scomposta e isterica se i nostri giornali continuano ad affermare che gli effetti del boicottaggio “saranno pari a zero” per la potente economia israeliana? Da Netanyahu all’ultimo politico hanno scelto i giudizi peggiori: È “antisemitismo”, “decisione antiebraica”, «non tengono conto dell’ondata di terrore che ci minaccia» ecc. È fin troppo evidente che questo imbarazzato gridare al complotto mondiale per una decisione anche solo commercialmente inoppugnabile, è la prova dell’efficacia reale del boicottaggio, sia come azione del singolo cittadino che come decisione politica necessaria dopo una troppo lunga impunità totale concessa al regime di occupazione. | ||
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A Napoli la Giornata Onu 2015 Tutti a Napoli sabato 28 Novembre 2015 per la Giornata ONU! Undici anni fa partiva la Campagna Ponti non Muri, lanciata da Pax Christi esortata dal grido che veniva da Betlemme dove cominciavano i lavori per la costruzione del muro sulla strada per Gerusalemme. Il muro della separazione o della vergogna, a seconda di che parte lo si guardi. Vi aspettiamo a Castel dell'Ovo per fare il punto della situazione Palestinese, attraverso un'analisi della colonizzazione incessante e della drammatica realtà di Gaza con l'aiuto di giornalisti, attivisti palestinesi e israeliani, politici ed esponenti della società civile. | ||
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La soluzione di un unico stato è già qui (di Gideon Levy) Ora, più che mai, fuori dal fuoco e dalla disperazione, dobbiamo iniziare a parlare l’ultima via d’uscita: uno Stato israeliano con parità di diritti tra ebrei e arabi. Questa è la prova inconfutabile che la soluzione di un solo stato non si dovrebbe nemmeno prendere in considerazione: spargimento di sangue, odio e paura attualmente inondano tutto il paese. I sostenitori della soluzione dei due Stati e soprattutto coloro che non cercano una soluzione, cioè quegli israeliani che vedevano la soluzione di uno stato come un tradimento e un’ eresia, ora proclamano vittoria. “Ecco, questo è come sarà lo stato binazionale” dicono. “Sarà una sanguinosa guerra civile senza fine.” | ||
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L'intifada dei coltelli: e i fucili? (di Luigi Fioravanti) La rivolta dei palestinesi della Cisgiordania e di Gerusalemme è detta ormai nei "nostri" media, l'intifada dei coltelli: ma i fucili non sono violenza? non sono violenza le aggressioni quotidiane dei coloni, i checkpoint, gli arresti in massa, le demolizioni delle case, il furto delle terre, le colonie, il muro, le bombe?..."Esplode di nuovo la violenza in Palestina": la violenza di chi? Dei palestinesi, come sempre; gli israeliani sono sempre e solo vittime. E nessuno ricorda il contesto della rivolta palestinese, la realtà, la verità di fondo: che Israele occupa illegalmente e in spregio alle risoluzioni Onu, i Territori palestinesi. E' l'occupazione la madre di tutte le violenze in Palestina. | ||
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