Il Salone del libro e il fascismo col quale dovremmo convivere

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Gennaro Carotenuto

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May 7, 2019, 5:05:28 AM5/7/19
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Il corto circuito creatosi sul “Salone del libro” di Torino, è esclusiva responsabilità di chi ha preso la decisione tutta politica di accettare i fascisti di Casa Pound. Per questo livello decisorio, totalmente chiuso al dialogo, impersonato dalla dichiarazione della dott. Rebola, direttrice del Circolo dei lettori, il fascismo è una legittima sensibilità politico-culturale da rispettare come le altre. Ciò (Rebola dixit, dorso torinese di “Repubblica”, 5 maggio, p. V, taglio basso) “in nome della Costituzione e della libertà di espressione”. Questo è stato il pacchetto etico imposto ai vari Lagioia, Lipperini, Raimo (quest’ultimo con una triste marcia indietro notturna), che evidentemente non hanno avuto la forza, non solo contrattuale, per ottenere l’unica cosa sensata prima del circo scatenatosi nelle ultime 48 ore, cioè rompere il contratto con Altaforte.

di Gennaro Carotenuto
Leggi tutto sul sito e da far circolare se condiviso, grazie.

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Gennaro Carotenuto

Se puoi evita di stampare questa mail.
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