Quali sono i principali autobus che viaggiano da Sassari a Nuoro?
Di seguito trovi tutti gli orari divisi in linee dirette, quelle collegano Sassari a Nuoro senza dover cambiare bus e linee con scalo, quelledove sarai costretto a scendere e cambiare autobus. Orari pullman Sassari Nuoro 2024
Gli Orari Autobus da Sassari a Nuoro sono divisi in due categorie separate, gli orari delle linee dirette che permettono di arrivare da Sassari a Nuoro inmodo diretto, senza dover cambiare mezzo di trasporto, e gli orari delle linee con scalo, che ti permettono di raggiungere Nuoro tramite l'utilizzo di pi mezzi di trasporto (solitamente treno o autobus).
Le linee dirette, come dice la parola stessa, sono le linee con collegamento diretto da un punto A ad un punto B senza dover cambiaremezzo di trasporto (nel nostro caso da Sassari a Nuoro).
PRESIDENTE. I consiglieri regionali Giampietro Comandini, Dario Giagoni, Piero Maieli, Francesco Mura, Pierluigi Saiu e Aldo Salaris hanno chiesto congedo per la seduta pomeridiana del 26 ottobre 2022.
MULA FRANCESCO (Psd'Az). Grazie Presidente. Inutile dire e ribadire che come sempre la puntualit in quest'Aula la fa da maestra ed inutile anche continuare a dire che servirebbe un po' pi di rispetto, soprattutto per i nostri colleghi.
Oggi illustrer e discuteremo la mozione numero 615 sulla riqualificazione della ferrovia nuorese, tratto Nuoro - Macomer, da me presentata e firmata anche da tutte le componenti politiche di maggioranza e opposizione; progetto inserito nella misura 3 del PNRR, Infrastrutture e mobilit sostenibile.
Sono ormai due anni che come Gruppo politico e personalmente mi sto occupando dell'argomento, a dir la verit tra alti e bassi, alternando ottimi risultati (vedasi il coinvolgimento che c' stato del territorio, basta vedere l'ultima manifestazione che si tenuta a Nuoro e molto partecipata non solo da parte della popolazione ma da tantissimi Sindaci del territorio) ed alcune battute d'arresto, purtroppo tante, ma ora siamo arrivati al traguardo e non ci concesso perdere altro tempo se non vogliamo vedere sfumata l'unica occasione che abbiamo di poter avere i fondi necessari e provenienti dal PNRR, o dal fondo complementare nazionale, e spiegher perch, Presidente, perch se pur vero che, come sembra, il PNRR ha gi dato delle indicazioni e i tavoli sembrerebbero chiusi, c' un fondo complementare che il Governo ha messo a disposizione e che dovrebbe servire per andare a coprire anche tutti quei progetti ed istanze che magari non rientravano nel PNRR, quindi non un problema di risorse.
Vorrei ringraziare tutti i colleghi indistintamente per la sensibilit espressa nei confronti di questo grave problema; mi permetto di ricordare a tutti che la transizione ecologica europea si basa soprattutto sulla mobilit sostenibile e sulla mobilit a loro volta si basano lo sviluppo e la crescita dell'economia e di alcune aree disagiate del nostro territorio nazionale, tra queste la provincia di Nuoro, l'unica lasciata al palo da oltre un secolo senza la ferrovia nazionale. E proprio dal disagio e arretratezza di alcune aree della Sardegna, tra cui la provincia nuorese, che siamo rientrati a pieno titolo nell'Obiettivo 1. Cio il paradosso che, grazie alle disgrazie di alcuni territori, tra cui la provincia di Nuoro e le aree interne della Sardegna, noi siamo rientrati nell'Obiettivo 1 e le risorse che saranno messe a disposizione per quanto riguarda l'entrata nell'Obiettivo 1 saranno fruibili per tutto il territorio regionale. La tratta ferroviaria del nuorese, questi 50 chilometri a scartamento ridotto che collegano Nuoro e Macomer, sono una spina nel fianco del nostro territorio, di cui ci siamo occupati in tanti nel corso degli anni. Vorrei citare e ringraziare, perch doveroso, la senatrice Elvira Evangelisti, che, essendo la vicepresidente della Commissione trasporti aveva non solo posto il problema ma si erano tenuti anche diversi incontri; vorrei ringraziare anche l'onorevole Ugo Cappellacci che nel vecchio Governo si era impegnato per organizzare un tavolo al quale avrebbero dovuto partecipare forze politiche di questo attuale Governo regionale con l'Assessore dimissionario ai trasporti Todde, e avrebbe dovuto partecipare anche la dirigente, la dottoressa Massidda, poi caduto il Governo Draghi e di questo incontro praticamente non se ne fatto nulla. Vorrei ringraziare anche l'onorevole Pittalis, che present una mozione, la numero 319 il 28 giugno del 2017, approvata all'unanimit dal Consiglio regionale; vorrei ringraziare anche il qui presente onorevole Deriu che present nella stessa data un'altra mozione, la numero 325, sempre accolta dal Consiglio regionale; altra mozione fu presentata dal sottoscritto il 14 luglio del 2020, anche quella approvata all'unanimit. Quindi non sono mancati gli atti da parte del Consiglio e anche i voti all'unanimit ma la sostanza che ad oggi si visto poco e nulla: molta carta ma troppo silenzio assordante dalle istituzioni, zero risposte.
Presidente, la mozione che oggi si discute in Consiglio diretta all'unico interlocutore politico utile a dipanare la matassa di questo secolare problema, ed la Regione Sardegna, e visto che l'Assessorato ai trasporti oggi in carico ad interim allo stesso presidente Solinas, al quale peraltro va anche riconosciuto l'impegno di essersi espresso durante un'audizione in Senato per denunciare l'insufficienza dei fondi PNRR destinati alle infrastrutture sarde, inclusa la tratta di cui all'oggetto, la volont delle istituzioni non pu essere diversa dalle necessit della cittadinanza che urla giustizia, lo abbiamo gi detto. Cos la Regione Sardegna deve dare un indirizzo preciso e permettere il passaggio del testimone da ARST a RFI per sbloccare la situazione definitivamente, solo la Regione pu farlo.
Si parla ancora di uno studio di fattibilit a carico di RFI atto a rilevare costi e benefici dell'intervento in questione, ma non dato capire la ratio di questo studio, visto che le risorse del PNRR sono proprio messe a disposizione per interventi similari a quello proposto che permetterebbe di ridurre il gap infrastrutturale di certe aree geografiche disagiate; tale studio di fattibilit sembrerebbe fuori luogo, in tal senso, fa sorridere infatti chi parla di "convenienza" in questo caso e chi sostiene l'ipotesi della mancanza d'utenza (se esiste il servizio arriva anche l'utenza, e non viceversa), preoccupa inoltre che qualche funzionario di RFI continui a preoccuparsi delle presunte ingenti risorse che servirebbero per realizzare tale intervento. Ci verrebbe da domandarci: ma chi disturba questo progetto? Possibile che pur essendoci le risorse si cerchi di scoraggiare, o ancor peggio dirottare le risorse su altri interventi che non riguardino la Sardegna?
Tutto questo sembrerebbe portare a una sola conclusione, che il territorio di Nuoro e delle zone interne debbano continuare a vivere in una situazione, in un contesto sociale nel quale l'unico mezzo di trasporto ammissibile, non oneroso, poco impattante e quindi sostenibile sia l'asino.
Il territorio del nuorese interessato dalla tratta ferroviaria riguarda un bacino di cittadini composta da circa 106.000 individui, che devono viaggiare per studio, lavoro, cure e anche per il semplice piacere di spostarsi da una localit all'altra; ai soli residenti bisogna poi sommare coloro i quali viaggerebbero da ogni luogo dell'Isola e i turisti.
(Segue MULA FRANCESCO.) Perch la ferrovia interconnette porti e aeroporti, un progetto che riguarda il benessere di tutta l'Isola, sarebbe riduttivo considerarlo solo un fatto locale, sembra paradossale che il metro di valutazione dei requisiti debba dipendere dalle disgrazie che il territorio capace di collezionare nel tempo. Vorrei citare quello che ieri ha detto la neo Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, quando durante il suo discorso di insediamento ha detto che le isole devono essere collegate alla penisola in un progetto di continuit sociale, culturale e geografica. Lotta allo spopolamento: l'Italia, la Sardegna, la provincia di Nuoro hanno l'indice pi alto anche sulla pi bassa natalit a livello europeo. Vorrei ricordare che il territorio della provincia di Nuoro e le zone interne della Sardegna, oltre a non avere un metro di ferrovia, stato escluso anche dalla nuova perimetrazione delle ZES, vorrei ricordare che alle ZES sono stati dedicati 2700 ettari, con una perimetrazione di cui noi non condividiamo lo spirito e vorremmo che questo argomento venga ripreso in mano: possibile che il territorio della provincia di Nuoro e tutte le zone interne siano escluse, e poi noi parliamo di spopolamento di quest'Isola?
Quindi noi, visto che siamo rientrati nell'Obiettivo 1, visto che il nostro PIL pro capite diminuito notevolmente, noi abbiamo tutti i requisiti per potere essere presi in considerazione. La cosa pi interessante che il sottoscritto continua ad avere interlocuzioni con RFI, ho conosciuto personalmente un alto funzionario di RFI, la mamma sarda, ha a cuore le sorti della Sardegna e sapete che cosa mi ha detto, in via informale naturalmente? "Fatemi capire, voi avete presentato queste schede che riguardano questo progetto, ma perch non fate come fanno i siciliani?" A domanda precisa, io chiesi "perch, come fanno i siciliani?", la risposta stata "i siciliani arrivano qui e non si muovono finch non hanno ottenuto, son stati capaci anche di dormire qui dentro". E allora dovremmo anche cambiare atteggiamento, da persone educate dovremmo diventare anche non educati, se questo serve siamo disposti anche a fare questo.
A questo punto chiunque si sentirebbe autorizzato a sospettare che esistano interessi altri, che remano contro il progetto per conservare lo status quo della situazione attuale, chiaro comunque che tutto dipende dalla Regione, questo confermato, loro continuano a dire "la Regione deve tornare a quel tavolo e dire che questo progetto che stato presentato, del quale ci sono un paio di schede, per noi un progetto prioritario".
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