🇮🇹🏳️🌈✊La frase riportata di Sandro Pertini, medaglia d'oro della Resistenza e padre morale della nostra Repubblica, afferma tre principi essenziali, fondamentali dell'antifascismo che oggi calzano a pennello vista la precarietà del nostro modello democratico e sociale anche nel contesto internazionale: *la libertà di poter continuare ad esprimere le proprie idee, la pace fra i popoli minacciata da guerre imperialiste per il controllo economico e la negazione dei diritti di autodeterminazione dei popoli, la giustizia sociale negata che è alla base della crisi dei valori e del consenso democratico che si manifesta non solo col non voto oramai quasi maggioritario, ma con una sempre più forte ingiustizia sociale che colpisce tutte le generazioni.* In queste ore i post che annunciano l'anniversario della liberazione dell'Italia dall'oppressore nazifascista, ci raccontano di comportamenti negazionisti da parte di uomini e donne delle istituzioni e di realtà sociali e culturali riconducibili al neofascismo nostrano. Figure di rilievo vengono oscurate dai media nazionali per la sola colpa di esprimere convintamente un valore universale che da tutt'* dovrebbe essere condiviso, ovvero, l'antifascismo, Ministri della Repubblica che faticano a nominare l'antifascismo come valore comune fondante, l'ANPI esclusa da amministrazioni dello Stato nel tenere la commemorazione del XXV Aprile, il divieto di cantare Bella Ciao durante le orazioni ufficiali, sono solo una parte del persistere di frange neofasciste che dentro e fuori le istituzioni vorrebbero cancellare la Resistenza come memoria storica dell'Italia. *Ma se c'è una cosa che davvero rappresenta la negazione dell'antifascismo e di quanti si batterono per costruire la nostra democrazia e la giustizia sociale ad essa affidata, è quella di aver rinnegato la Costituzione antifascista grazie a responsabilità trasversali più o meno evidenti. Se fu chiaro per chi combatté per la liberazione dal fascismo che la prima cosa da fare per costruire una società democratica fosse quella di scrivere i principi su cui farla crescere e farla rispettare, è altrettanto vero che la sua mistificazione e opposizione ai suoi contenuti fondanti con politiche antipopolari o marcatamente ipocrite, rappresenta inequivocabilmente il vero rischio di un suo più che possibile dissolvimento perché sempre più difficilmente compresa e, soprattutto, condivisa da larghi settori della società italiana.* Che fare allora se non ritornare coerentemente a ripescare nei valori della nostra Costituzione, i temi cari della libertà, della pace e della giustizia sociale come beni primari per la nostra democrazia?🇮🇹🏳️🌈✊ Maurizio