mario balloni
unread,Apr 5, 2010, 6:53:22 PM4/5/10Sign in to reply to author
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to amis e fradej 'MARTINITT'
Ho letto i vari racconti assai interessanti, ma nessuno narra di fatti
avvenuti prima del 1948. Io ero nei Martinitt dal 1939 al 1946, per
cui ritengo utile la mia testimonianza dell'epoca. Mia madre rimasta
vedova a 43 anni con 7 figli,(la maggiore aveva 16 anni),fu costretta
ha mettere in collegio ben 4 figli in fasi successive. Io a 7 anni
entrai nei Martinitt mio malgrado, in un ambiente con disciplina più
che militare. Sempre in riga nei vari spostamenti per il refettorio,
l'aula, le camerate, il campo di ricreazione eccetera.le camerate
erano prive di riscaldamento e si stava rannicchiati nei letti freddi,
cio causava rossori e piaghe dietro le ginocchia. La divisa di cotone
e i sandali di gomma anche in inverno, io ero pieno di geloni alle
mani e ai piedi,(ancora adesso ho le cicatrici).Il refettorio era
riscaldato ma quando ci si sedeva i cibi erano freddi a causa delle
lungaggini pre pranzo e cena. Ricordo che la carne in umido del
mercoledi era immangiabile: grassa,nervosa e nervosa e parti di scarto
quali la tetina, noi la chiamavamo stirnia. Al campo dei piccoli vi
era una giostra, sompre presa d'assalto, ma era priva di vespasiano,
per cui si faceva la fila per andare uno alla volta nel campo dei
grandi anche per dissetarsi, e da immaginare le danze che si facevano
in attesa. Ci fù un lungo periodo in cui si era propagata la tigna e
furono in molti ad esserne colpiti, la malattia si era propagata anche
alle Stelline. Ci fù un grande bombardamento a Milano,era di sabato e
alle ore 18 il cielo era pieno di bombardieri americani, che noi
credevamo nostri perchè non ci fù segnale d'allarme. Quando iniziò il
bombardamento ci recammo nei rifugi sino alle ore 22, e il cielo era
rosso per i numerosi incendi e trovammo numerosi spezzoni incendiari
nel cortile. Noi tutti eravamo preoccupati per i famigliari a casa,
(allora il telefono l'avevano poche famiglie). A causa del pericolo
parte dei Martinitt furano trasferiti una parte a Piano Rancio e il
rimanente alla colonia Tonini di Fano dove vi erano anche le stelline
ed io trovai una mia sorella che quando davano l'uovo a mezzogiorno
mia sorella mi faceva lo zabbaglione. Incurante dei bombardamenti ai
treni,mia madre venne a trovarci e quel giorno andammo a pranzare in
trattoria e a mangiare la pasta asciutta e il pesce fritto. (continua)