Ricordo che mi rimproverarono perché non mi ero tagliato i capelli: mi
tosarono e mi vestirono in grigioverde.
Ricordo che mi accompagnarono sul piazzale ove una ventina di compagnie
erano allineate in attesa di entrare in refettorio.: fui affidato alla 6a.
Ricordo i nomi di alcuni miei compagni, coi quali passai quattro anni della
mia adolescenza
Ferri Furio
Valtorta Ezio
Boschetti Pietro
Grazioli Roberto
Nopali Rosario
Marchesi Luciano
Martinelli Bruno
Granata Germano
Ricordo i nomi di alcuni istitutori:
Di Donato che aveva trasformato la camerata in una primordiale palestra
attrezzata con vogatore, estensori e pesi.
Il ‘Barba’ Giacometti che da buon ex Alpino, collezionava grappe, funghi e
nocciole
Masuero Ferdinando (MASFER) che stazzava oltre il quintale
Poi un certo Sala, un certo Gori e non ricordo altri.
Ricordo i superiori , Becio, Ortis e Tacchella.
Quest’ultimo, dirigeva la Banda che per anni eseguiva soltanto la ‘Marcia
della Marina’ e ‘ La vita è Bella ‘, poi tragicamente scomparso in
Lambretta
Ricordo la mensa dal menù granitico da anni, ove scoprii il caprino
Cademartori del Lunedì , l’affettto misto del Martedì (1/2 fetta di
prosciutto cotto con 3 fettine di filzetta) , lo spezzatino del Giovedì ma
soprattutto……….
Ricordo il pranzo di Natale.
Pollo con mostarda
Vino bianco
Arancia e
Panettone Motta
Ricordo ‘L’ordine del Giorno’ che veniva letto in refettorio. Ci venivano
fornite notizie di comune interesse ma soprattutto l’elenco del ‘Distinti’
che oltre a fregiarsi col fregio d’argento, acquisivano il diritto alla
libera uscita.
Ricordo quando in camerata rimanevo incantato dal fischio a dallo sbuffare
delle locomotive in manovra a Milano Smistamento, che intravedevo nella
nebbia del mattino.
Ricordo l’istitutore che pretendeva il perfetto allineamento dei letti e
delle coperte perfettamente ripiegate.
Ricordo centinaia di piegamenti prima di andare a letto
Ricordo il caffelatte senza zucchero del mattino.
Ricordo le attraversate notturne invernali del piazzale, dall’aula alla
camerata, vestiti di tela con calze di cotone e sandali di gomma in mezzo
ad un nebbione tipico dell’Ortica, a passo cadenzato,
tam
tam
tam tam tam
Ricordo il maestro delle elementari, Lorenzo Limido.
Ligure di nobili origini, ogni fine settimana raggiungeva Rapallo con la
sua FIAT 1100 color verde pistacchio.
Ricordo che nel Giugno del 56, ci portò in gita a Genova.
Fummo ospiti della Garisenda, orfanotrofio galleggiante, quindi facemmo
visita alla Andrea Doria, giusto un mese prima che affondasse al largo di
Terranova.
Ricordo la mia prima partita a San Siro; Veleno cadde in area e pareggiò su
rigore con la Roma.
Ricordo che da allora divenni nerazzurro.
Ricordo le ferie estive a Gatteo Mare ma soprattutto le vacanze a P iano
Rancio.
Ricordo la Stella Alpina, il Diavolo, la Madonna del Ghisallo, mete delle
nostre gite quotidiane.
Ricordo l’interminabile gita alla Madonnina di Barni ove sostammo per
consumare la colazione a sacco. (formaggio – salame - pan poss e mela passa)
Ricordo mia madre e mio fratello quando vennero a prendermi in Via Pitteri
coi vestiti da esterno: ero immensamente felice di lasciare l’istituto.
Ricordo che ci fermammo all’Ortica a comprare michette e prosciutto; il pane
non mancò mai dalla nostra tavola ma il prosciutto per anni fu un ‘optional’
.
Lorenzo La Greca
Matricola 311
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From: <ele_a...@yahoo.it>
To: "Lorenzo La Greca" <lagreca...@vodafone.it>
Sent: Monday, January 26, 2009 1:32 PM
Subject: Re: RICORDO .....
ho letto questo tuo racconto su una passeggiata al sacco...
ci davano salame furmac e pan poss e mela o pera passa schisciada
non hai però specificato dove ci mettevano il cibo arrivati a
destinazione... nel cappello che mettevamo in testa!!
Antonio
On 22 Ago 2007, 14:30, "Lorenzo La Greca" <lagrecalore...@vodafone.it>
wrote: