Altamarea a Bari su inquinamento cokeria Ilva. Valutazione dell'incontro con l'assessore regionale all'ecologia

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Altamarea Taranto

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Jun 7, 2010, 12:25:05 PM6/7/10
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COMUNICATO STAMPA

Una nutrita delegazione di Altamarea ha incontrato a Bari l'assessore
regionale all'ecologia Lorenzo Nicastro. Si è discusso delle emissioni
cancerogene della cokeria Ilva di Taranto e dei provvedimenti da
prendere.

Altamarea ha riassunto all'Assessore i dati sull'inquinamento
dell'aria nel quartiere Tamburi di Taranto, accanto al quale “fuma” la
cokeria dell'Ilva. L'Arpa ha infatti evidenziato che il 98,5% del
benzoapirene dell'Ilva proviene dalla cokeria. Ha inoltre attribuito
il 99,7% delle emissioni cancerogene degli IPA (idrocarburi
policiclici aromatici) all'Ilva, considerando l'apporto delle altre
sorgenti industriali pari a 0,28% nel quartiere Tamburi. Il traffico
incide solo per lo 0,02% all'inquinamento di IPA in tale quartiere.
Altamarea ha voluto ricordare che il benzo(a)pirene è il più potente
cancerogeno presente all'interno della “famiglia” degli IPA. A questa
sostanza, proveniente in tale formidabile quantità dalla cokeria,
secondo l'Arpa si può attribuire un eccesso di morti per tumore pari a
2 decessi per ogni anno nel quartiere Tamburi.

Proprio in ragione di questo pericolo immediato per la salute dei
cittadini la delegazione di Altamarea ha richiesto che la Regione
intervenga con assoluta urgenza, anche perché sulla Regione “pende”
una diffida di Altamarea in cui si evidenzia che la legge (in vigore
dal 1° gennaio 1999) impone il non superamento del valore di 1
nanogrammo a metro cubo di benzo(a)pirene. Tale valore è stato
verificato un superamento del 30% nel quartiere Tamburi e quindi per
legge va adottato un “piano di azione” per riportare a norma la
qualità dell'aria.

L'incontro si è svolto in un clima positivo di reciproco ascolto. Era
presente anche il dirigente ing. Antonello Antonicelli, più altri
tecnici e funzionari dell'assessorato. L'assessore ha parlato di
“monitoraggio continuo delle idee”, con riferimento alle proposte dei
cittadini, e ha dichiarato che la Regione non vuole svolgere il ruolo
formale di “mettere a posto le carte” ma intende risolvere alla radice
i problemi evidenziati.

La delegazione di Altamarea ha voluto anche leggere all'assessore
alcuni stralci di e-mail con storie di alcune persone colpite da
malattie riconducibili all'inquinamento (queste testimonianze verranno
inviate in una email a parte).

Due sono i punti dell'incontro che Altamarea ha valutato positivamente:

1) L'assessore ha considerato fondata la diffida di Altamarea non
ponendo alcuna obiezione a quanto in essa contenuto, essendo tale
diffida fondata sulla legge. Il testo della diffida è scaricabile da
questo indirizzo Internet:
http://groups.google.it/group/altamareanews/browse_thread/thread/fde3a1cede327124
La diffida prevede l'adozione urgente di un piano d'azione
nell'immediato; la diffida prevede inoltre nella prospettiva
l'adozione di provvedimenti che possono andare anche oltre l'adozione
delle migliori tecnologie disponibili, fino al fermo della cokeria se
non vi fossero tecnologie in grado di renderla strutturalmente
compatibile con un centro abitato così vicino.
2) L'assessore ha dato la piena disponibilità della Regione
dichiarando di essere al fianco dei cittadini e della associazioni
nell'ambito della procedura di AIA (Autorizzazione Integrata
Ambientale) relativa allo stabilimento siderurgico Ilva. L'AIA
dell'Ilva – che ha lo specifico scopo di ridurrne l'impatto ambientale
- potrebbe essere “bocciata” per l'impianto della cokeria, se
permanessero le attuali criticità.

Vi sono però dei punti su cui Altamarea nutre forti dubbi.
Altamarea si riserva di esaminare il “piano d'azione” per tagliare le
emissioni di benzo(a)pirene. Tale piano è in fase di stesura da parte
dell'Arpa. Altamarea ha espresso e motivato anticipatamente le proprie
perplessità su alcune soluzioni tecniche che sembrano profilarsi, come
ad esempio l'adozione di prescrizioni di riduzione della produzione di
coke SOLO nel caso in cui i venti e le condizioni meteo orientino il
benzo(a)pirene sul quartiere Tamburi. Tale soluzione PARZIALE per
Altamarea sarebbe valutata come assolutamente insufficiente e
fortemente inadeguata, nel caso divenisse l'asse portante del “piano
d'azione”.
Altamarea ha inoltre sottolineato problemi di tipo “strutturale” per
le cokerie che, anche se dotate delle migliori tecnologie disponibili,
non sarebbero in grado di far scendere le proprie emissioni di
benzo(a)pirene sotto i 5 nanogrammi a metro cubo, precludendo “alla
radice” la compatibilità ambientale con un centro abitato vicino. Per
questa ragione le cokerie costruite accanto ai centri abitati ormai
vengono chiuse in molte parti d'Europa e questa scelta “radicale”
viene considerata una “buona prassi” per garantire una qualità
dell'aria accettabile.

Altamarea ha posto l'accento sul fatto che per la prima volta, con un
documento firmato da Arpa, viene attribuita una certa quantità di
decessi ad una sostanza cancerogena la cui provenienza dalla cokeria
viene quantificata con precisione. Ciò pone un grave problema
sanitario di tutela del diritto alla vita in termini di legalità e di
urgenza.


--
Altamarea
Coordinamento cittadini e associazioni

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