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Si riparte

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Farrow

unread,
Jul 10, 2016, 5:02:28 AM7/10/16
to
Ciao.

Non so in quanti leggeranno questo post, ma sono quasi certo che qualcuno lo farà. E se anche nessuno lo facesse, mi sarà comunque servito per capire un po' di più su me stesso e sui miei principi; perché non si finisce mai di imparare, nemmeno quello che si sa già :-)

Dal mio punto di vista viviamo in un internet spazzatura, dove la navigazione (specie sul web) è pervasa dalla sensazione costante di essere dentro una TV fin troppo di massa e generalista 2.0, anche 3 o 4.0. È un internet di tutti e non somiglia affatto all'internet (o comunque alle reti telematiche) dei primi pionieri, visionari di un'epoca che hanno sognato, previsto e poi messo in atto l'informatizzazione di massa. Ironia della sorte, è proprio questa informatizzazione di massa da essi operata, il passaggio da strumento di nicchia a centro di raccolta di fenomeni da baraccone, una giostra aperta a tutti al grido del circense «Venghino, venghino siori e siori!» che ha finito col rovinare la purezza e la poesia di un mondo del quale ci sentivamo protagonisti e che vedevamo come luogo d'espressione e condivisione naturale dei nostri pensieri e delle nostra filosofie. A un certo punto tutto questo è finito.

Piccoli manipoli isolati in giro per il cyberglobo però continuano a resistere, trovando rifugio e sincera accoglienza in uno di quei primi servizi che l'era telematica partorì in modo direi quasi spontaneo, dalla spontanea esigenza di tenersi in contatto con i propri simili. Sto parlando di IRC, il primo vero servizio serio di chat per internet, quando questa si andava man mano affermando a scapito delle gloriose reti telematiche amatoriali delle Bbs. Ad un moderno navigatore, che fa oggi uso di strumenti di chat quantomai evoluti, un servizio come IRC apparirà obsoleto, nettamente superato da servizi come Telegram o Slack. Eppure, ancora oggi, fare accesso ad IRC (come anche in un newsgroup storico come questo qui) dà la sensazione di entrare in una vecchia cattedrale ancora in attività, in un castello che fu teatro di battaglie epiche delle quali oggi rimangono ricordi vivi, vivissimi, solo nelle menti di chi le ha vissute e qualche bit sparso qua e là in giro per la rete, tra le e-zine che hanno segnato la storia della scena hacking mondiale ed italiana e vecchi siti web abbandonati come baracche in città fantasma in attesa di essere demolite dall'avanzata inarrestabile della "net nova" (o "nova net", fate voi, poco cambia). Tristezza :-(

Per fortuna, progetti come UnderAttHack (http://vikkio88.altervista.org/underatthack/who.php), avviato addirittura nel 2008, testimoniano che il vecchio spirito non muore mai e che c'è ancora la voglia di far parte di quella nicchia che vuole in realtà informare tutti, che ha lo scopo di unire e solo apparentemente di dividere. E infatti è così: ancor oggi, nel 2016, ci sono comunità di appassionati (chiamiamoli come vogliamo: lamer, newbie, dev, hacker... davvero non importa) che sentono l'esigenza di fare, imparare, condividere ed aiutare facendo gruppo. E non siamo nemmeno così pochi come potrebbe sembrare...

Io credo che sia giunto il momento di ripartire. Anche noi, come i ragazzi di UnderAttHack (progetto purtroppo ormai defunto), lo abbiamo fatto. E sì, nel 2016 ci trovate "di là":

IRC Network: Freenode
Server: irc.freenode.net
Porte: 6665-6667
Channel: #GDGCatania

Webclient: https://webchat.freenode.net/
mIRC client (solo Win): https://goo.gl/e7RlYQ
HexChat client (Win, Mac, Lin): https://hexchat.github.io/downloads.html

Accoglieremo a braccia aperte chiunque voglia a sua volta abbracciare l'iniziativa di qualcosa che più che un progetto è un vero e proprio movimento, che non si deve (e, a ben vedere, sembra essere impossibile da) arrestare.

A buon rendere ;-)
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