Comunicato stampa
Controllori e controllati vanno a braccetto nella gestione
dell'acqua
Anche gli Enti d'Ambito si
associano a Federutility
In questi giorni siamo
venuti a conoscenza di un fatto che, a nostro avviso, risulta estremamente
grave, ovvero alcuni Enti di Governo degli Ambiti del servizio idrico integrato
sono divenuti soci di Federutility.
Ci teniamo a ricordare che gli Enti
d'Ambito sono istituzioni pubbliche composte dagli Enti Locali di un determinato
territorio e svolgono funzioni fondamentali relative all'organizzazione del
servizio idrico e al controllo della gestione.
Mentre Federutility, come si
legge sul proprio sito, è la federazione che riunisce le aziende di servizi
pubblici locali che operano nei settori Energia Elettrica, Gas e Acqua ed
esercita la rappresentanza nazionale di questi comparti. In qualità di
associazione di imprese si pone come interlocutore con le istituzioni
italiane.
Appare, dunque, evidente come sia "inammissibile" la
commistione, all'interno della stessa associazione, di chi svolge il ruolo di
controllore (Enti Ambito) e chi quello di controllato (gestori/aziende), anche
perchè sulla base dello statuto di Federutility si costruisce un'effettiva
subalternità dei primi rispetto ai secondi.
Infatti, dallo schema
riassuntivo dei soci di Federutility emerge come gli Enti di Governo degli
Ambiti, che nel tempo hanno aderito, fanno parte della categoria dei cosiddetti
"soci corrispondenti".
Lo statuto di Federutility costruisce un meccanismo
decisamente preoccupante, poiché da una parte i "soci corrispondenti" non hanno
nessuna possibilità di incidere sull'operato della federazione e dall'altra gli
viene fatto divieto di contrastarlo in qualsiasi modo.
Precisamente l'art.
3, comma 2 e 3 stabilisce che i "soci corrispondenti" hanno unicamente il
diritto a ricevere le informazioni che l'associazione fornisce ai soci ordinari
e di partecipare alle iniziative informative e divulgative. Inoltre possono
partecipare all'Assemblea degli Associati ma senza diritto di voto e i loro
rappresentanti non possono ricoprire cariche federali.
In ultimo all'art. 5
comma 2, lettera a) s'impone l'obbligo a tutti i soci di astenersi da ogni
iniziativa in contrasto con l'azione e le direttive di
Federutility.
Altro fatto che collide con le finalità di difesa
dell'interesse collettivo proprie degli Enti d'Ambito è che negli ultimi anni
l'azione di Federutility si è contraddistinta per l'esplicito contrasto al
raggiungimento della vittoria referendaria e successivamente all'applicazione
del suo esito.
A riguardo è emblematico riportare una dichiarazione
dell'allora presidente di Federutility, Roberto Bazzano, fatta il 20 Aprile 2011
a circa due mesi dallo svolgimento del referendum: “
Chiediamoci seriamente se
non sia il caso di evitare un referendum che ha sempre più un taglio puramente
ideologico e che tratta l'acqua e il legittimo impedimento allo stesso
modo''.
In ultimo ci preme ricordare che sempre Federutility ha
deciso di presentare una memoria “
ad opponendum” al ricorso presentato
dal Forum Italiano dei Movimenti per l’Acqua e da Federconsumatori presso il TAR
della Lombardia, relativamente al nuovo metodo tariffario del servizio idrico
approvato dall’AEEG che è in palese violazione del referendum. Si tratta di un
atto chiaramente ostile nei confronti della cittadinanza, che non può non essere
valutato in questi termini e dal quale occorre trarre le dovute
conseguenze.
Di fronte a tutto ciò, ci teniamo a denunciare con forza una
sovrapposizione di ruoli che mina alla base la corretta gestione del servizio
idrico e chiediamo agli Enti Locali di farsi promotori di un'iniziativa affinchè
sia ritirata l'adesione da Federutility degli Enti d'ambito a cui partecipano.
Roma, 3 Novembre 2014.
Forum Italiano dei Movimenti per
l'Acqua