Mi permetto di sottoporvi una riflessione inerente la PDL 157.
Considerando che gli ATO hanno svolto in passato un compito importante e (i nuovi ATO) possono negli ambiti dove non è stato concluso il ciclo di accorpamento delle vaie aziende e quindi dell’affido del Servizio Idrico Integrato svolgere una funzione fondamentale per il territorio (stilare il Piano d’Ambito ecc.), nei territori dove tali attività sono concluse, onde ottimizzare le risorse ed evitare sovrapposizioni, si potrebbe ipotizzare che le funzioni dell’ATO potrebbero essere svolte dalla stessa assemblea del soggetto affidatario (se interamente in mano pubblica). Tale ipotesi eliminerebbe un doppio passaggio per ogni problema su 2 assemblee identiche (partecipano gli stessi soggetti, i sindaci) ad eccezione del rappresentante della provincia che nell’assemblea delle Aziende/Consorzi non sono rappresentate.
Sarebbe un bel risparmio di risorse e un efficientamento non indifferente.
Faccio presente che tale problema era presente anche in precedenza e spesso ha rappresentato un ostacolo e un rallentamento ai lavori.
Altra precisazione è che comunque si deve mantenere il controllo analogo a tutela dei cittadini.
Art. 3 comma 2bis:
a. nel caso il Gestore Unico del Servizio Idrico Integrato sia costituito da Impresa partecipata da soggetto giuridico privato, (prosegue con comma 2bis attuale)…;
b. nel caso il Gestore Unico del Servizio Idrico Integrato sia costituito da Impresa/Consorzio/… a totale capitale pubblico e partecipata esclusivamente da tutti gli Enti Locali costituenti l’Ambito Territoriale Ottimale, l’Assemblea di ambito coincide con l’Assemblea del Gestore.
Saluti
Gianfranco Marinelli
Da: Carlo Cardarelli
[mailto:carloca...@libero.it]
Inviato: lunedì 12 dicembre 2011
23.16
A: SVEGLIACONSUMATORI; MDC MARCHE;
FEDERCONSUMATORI MARCHE; CODACONS MARCHE; CITTADINANZATTIVA MARCHE; Avv.
Michaela Girardi MDC; ADOC MARCHE; ADICONSUM MARCHE; ACU MARCHE
Cc: acqua-...@googlegroups.com
Oggetto: [A.B.C. Marche:2074] Fw:
CREL. PDL 0157-11 Trasmissione pareren.12.
Ci stiamo impegnando nei territori per ottenere la trasformazione da
S.p.A ad Azienda Speciale dei soggetti gestori, sulla scia di quanto
fatto a Napoli, primo vero recepimento dell'esito referendario di
giugno.
La tua riflessione, esposta in modo chiaro, conduce nella direzione
opposta. Cioe`, anziche` assoggettare a diritto pubblico la gestione
del SII in un contesto in cui il suo governo gia` lo e` (AATO), tu
vorresti assoggettare a diritto privato anche il governo del SII.
Se le modifiche (al testo dell'approvanda legge) che suggerisci
fossero accolte la CIIP S.p.A. si "scrollerebbe di dosso" le garanzie
di diritto pubblico dell'AATO 5 assumendo all'interno del proprio
"diritto privato" le funzioni di governo dell'ATO di competenza.
(A proposito, non vorrei sbagliarmi, ma non e` CIIP S.p.A. che
sbandiera con tanto orgoglio l'incombente partnership con un operatore
privato che beneficerebbe della concessione a prezzo stracciato per
l'imbottigliamento dell'acqua, di fatto privatizzandone la
corrispondente quota di distribuzione?)
Le funzioni di governo del SII sono ben distinte da quelle di gestione
e quindi anche se le svolgesse il medesimo soggetto il lavoro
complessivo da fare rimarrebbe lo stesso. Tuttavia, una volta che
anche la gestione fosse assoggettata a diritto pubblico, cioe` una
volta raggiunto il nostro obiettivo della ri-pubblicizzazione,
l'ipotesi "accorpamento delle funzioni" potrebbe senz'altro essere
presa in considerazione, ma non prima.
Ciao.
On 13 Dic, 14:28, "Marinelli Gianfranco" <marine...@ciip.it> wrote:
> Mi permetto di sottoporvi una riflessione inerente la PDL 157.
>
> Considerando che gli ATO hanno svolto in passato un compito importante e (i nuovi ATO) possono negli ambiti dove non è stato concluso il ciclo di accorpamento delle vaie aziende e quindi dell'affido del Servizio Idrico Integrato svolgere una funzione fondamentale per il territorio (stilare il Piano d'Ambito ecc.), nei territori dove tali attività sono concluse, onde ottimizzare le risorse ed evitare sovrapposizioni, si potrebbe ipotizzare che le funzioni dell'ATO potrebbero essere svolte dalla stessa assemblea del soggetto affidatario (se interamente in mano pubblica). Tale ipotesi eliminerebbe un doppio passaggio per ogni problema su 2 assemblee identiche (partecipano gli stessi soggetti, i sindaci) ad eccezione del rappresentante della provincia che nell'assemblea delle Aziende/Consorzi non sono rappresentate.
>
> Sarebbe un bel risparmio di risorse e un efficientamento non indifferente.
>
> Faccio presente che tale problema era presente anche in precedenza e spesso ha rappresentato un ostacolo e un rallentamento ai lavori.
>
> Altra precisazione è che comunque si deve mantenere il controllo analogo a tutela dei cittadini.
>
> Art. 3 comma 2bis:
>
> a. nel caso il Gestore Unico del Servizio Idrico Integrato sia costituito da Impresa partecipata da soggetto giuridico privato, (prosegue con comma 2bis attuale)...;
>
> b. nel caso il Gestore Unico del Servizio Idrico Integrato sia costituito da Impresa/Consorzio/... a totale capitale pubblico e partecipata esclusivamente da tutti gli Enti Locali costituenti l'Ambito Territoriale Ottimale, l'Assemblea di ambito coincide con l'Assemblea del Gestore.
>
> Saluti
>
> Gianfranco Marinelli
>
> ...
Caro Alberto,
Ti ringrazio per la tua risposta molto chiara.
Spero che quanto prima riusciamo ad incontrarci e a scambiare le nostre opinioni ed esperienze che sicuramente ci arricchiranno.
Condivido appieno quanto tu dici e lo sottoscrivo, ti faccio notare però che domani si discuterà la PDL sull’acqua e a mio parere cercare di inserire clausole che tutelino i cittadini e migliorino la funzionalità dei gestori è sempre positivo.
Infatti la mia proposta va nella direzione di semplificare il quadro normativo e ripubblicizzare la gestione. E tende ad accorpare nella gestione "pubblica" tutte le funzioni, proprio perché pubblica: non a caso parlo di "impresa/consorzio a totale capitale pubblico e partecipata esclusivamente da tutti gli Enti Locali" (come può quindi scrollarsi di dosso le garanzie di diritto pubblico se governata dai nostri sindaci e controllata dall’organismo deputato a esercitare il controllo analogo). Se il termine "impresa" può generare confusione (io l’ho lasciata in quanto oggi è così), limitiamo la modifica solo al caso di Consorzio, ma non perdiamo l'occasione di semplificare il quadro complessivo (è nel nostro interesse).
Comunque è una riflessione che ho voluto condividere.
Per quanto concerne l’imbottigliamento (tu citi un articolo fatto dal sindaco di Arquata e non dalla CIIP), purtroppo metti il dito nella piaga.
Noi dipendenti avendo partecipato attivamente alla campagna referendaria, abbiamo le idee chiare ma come sai non tutto va come si vorrebbe.
In passato abbiamo saputo resistere alla creazione dell’azienda unica (come saprai era una realtà già nata e bloccata dal fermo no della nostra RSU, ma di questo avremo modo di parlare), abbiamo saputo sensibilizzare i nostri sindaci e amministratori e i risultati ci sono stati.
Per l’imbottigliamento, i politici della nostra zona hanno deciso di creare una attività produttiva in un luogo dove esistono pochissime risorse.
Sono state fatte battaglie sia interne che esterne alla CIIP e alla fine l’hanno spuntata i sindaci a favore dell’imbottigliamento.
Continueremo a fare quanto possibile ( a volte anche senza clamore) ma ad oggi la situazione è questa.
Mi preme sottolineare però che se tale progetto industriale di modesta entità non cambia la realtà del servizio idrico, in altre zone è andata peggio e i politici hanno scelto di far entrare i privati direttamente nella gestione e ne conosciamo le conseguenze ( se a Pesaro e Urbino le tariffe sono circa il 30 % più alte del resto delle Marche e tra le più alte d’Italia ci sarà un motivo).
Per concludere, ogni territorio ha le sue beghe e dobbiamo cercare di essere quanto più uniti possibile per contrastare quello che sappiamo essere il vero “nemico”. Le diversità che esistono nei nostri “splendidi” gruppi sono una ricchezza e in questo senso ho condiviso le mie idee.
Ne abbiamo parlato e questo ritengo sia già un risultato positivo poi sono sicuro che si deciderà per il meglio.
Un caro e sincero saluto sperando di trovare presto l’occasione per incontrarci
Gianfranco Marinelli
-----Messaggio originale-----
Da: Alberto Orioli [mailto:iiii...@tiscali.it]
Inviato: giovedì 15 dicembre 2011 0.44
A: Acqua Bene Comune Marche
Oggetto: Re: R: [A.B.C. Marche:2090] Fw: CREL. PDL 0157-11 Trasmissione
pareren.12.
--
Io ho scritto...
<<A proposito, non vorrei sbagliarmi, ma non e` CIIP S.p.A. che
sbandiera con tanto orgoglio l'incombente partnership con un operatore
privato che beneficerebbe della concessione a prezzo stracciato per
l'imbottigliamento dell'acqua, di fatto privatizzandone la
corrispondente quota di distribuzione?>>
Tu hai scritto...
<<Per quanto concerne l'imbottigliamento (tu citi un articolo fatto
dal sindaco di Arquata e non dalla CIIP), purtroppo metti il dito
nella piaga.>>
Volevo proprio mettere il "dito nella piaga" anche se avevo solo una
vaga idea di chi fosse "lo sbandieratore". Per cio` ho usato la
formula "non vorrei sbagliarmi".
Accetto di buon grado la tua rettifica, e cioe` che si tratta del
sindaco di Arquata; se non altro perche` come dipendente di CIIP sei
meglio informato di me sulla questione.
Ciao.
On 15 Dic, 18:52, "Marinelli Gianfranco" <marine...@ciip.it> wrote:
> Caro Alberto,
>
> Ti ringrazio per la tua risposta molto chiara.
>
> Spero che quanto prima riusciamo ad incontrarci e a scambiare le nostre opinioni ed esperienze che sicuramente ci arricchiranno.
>
> Condivido appieno quanto tu dici e lo sottoscrivo, ti faccio notare però che domani si discuterà la PDL sull'acqua e a mio parere cercare di inserire clausole che tutelino i cittadini e migliorino la funzionalità dei gestori è sempre positivo.
>
> Infatti la mia proposta va nella direzione di semplificare il quadro normativo e ripubblicizzare la gestione. E tende ad accorpare nella gestione "pubblica" tutte le funzioni, proprio perché pubblica: non a caso parlo di "impresa/consorzio a totale capitale pubblico e partecipata esclusivamente da tutti gli Enti Locali" (come può quindi scrollarsi di dosso le garanzie di diritto pubblico se governata dai nostri sindaci e controllata dall'organismo deputato a esercitare il controllo analogo). Se il termine "impresa" può generare confusione (io l'ho lasciata in quanto oggi è così), limitiamo la modifica solo al caso di Consorzio, ma non perdiamo l'occasione di semplificare il quadro complessivo (è nel nostro interesse).
>
> Comunque è una riflessione che ho voluto condividere.
>
> Per quanto concerne l'imbottigliamento (tu citi un articolo fatto dal sindaco di Arquata e non dalla CIIP), purtroppo metti il dito nella piaga.
>
> Noi dipendenti avendo partecipato attivamente alla campagna referendaria, abbiamo le idee chiare ma come sai non tutto va come si vorrebbe.
>
> In passato abbiamo saputo resistere alla creazione dell'azienda unica (come saprai era una realtà già nata e bloccata dal fermo no della nostra RSU, ma di questo avremo modo di parlare), abbiamo saputo sensibilizzare i nostri sindaci e amministratori e i risultati ci sono stati.
>
> Per l'imbottigliamento, i politici della nostra zona hanno deciso di creare una attività produttiva in un luogo dove esistono pochissime risorse.
>
> Sono state fatte battaglie sia interne che esterne alla CIIP e alla fine l'hanno spuntata i sindaci a favore dell'imbottigliamento.
>
> Continueremo a fare quanto possibile ( a volte anche senza clamore) ma ad oggi la situazione è questa.
>
> Mi preme sottolineare però che se tale progetto industriale di modesta entità non cambia la realtà del servizio idrico, in altre zone è andata peggio e i politici hanno scelto di far entrare i privati direttamente nella gestione e ne conosciamo le conseguenze ( se a Pesaro e Urbino le tariffe sono circa il 30 % più alte del resto delle Marche e tra le più alte d'Italia ci sarà un motivo).
>
> Per concludere, ogni territorio ha le sue beghe e dobbiamo cercare di essere quanto più uniti possibile per contrastare quello che sappiamo essere il vero "nemico". Le diversità che esistono nei nostri "splendidi" gruppi sono una ricchezza e in questo senso ho condiviso le mie idee.
>
> Ne abbiamo parlato e questo ritengo sia già un risultato positivo poi sono sicuro che si deciderà per il meglio.
>
> Un caro e sincero saluto sperando di trovare presto l'occasione per incontrarci
>
> Gianfranco Marinelli
>
> -----Messaggio originale-----
> Da: Alberto Orioli [mailto:iiiii...@tiscali.it]
> Per ulteriori opzioni, visita il gruppo all'indirizzohttp://groups.google.com/group/acqua-marche?hl=it.- Nascondi testo citato
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