Cara Roberta, cari tutti,
intanto credo che sia una buona notizia la convocazione (da noi sollecitata) della IV^ Commissione della Regione per la mattinata di Giovedì prossimo, quindi dobbiamo organizzarci con ferie e permessi per comporre una buona delegazione. Per la riunione "preparatoria", condivido che si debba farla almeno due giorni prima per concordare "il da dirsi"...quindi l'1 marzo va bene, ma sarà necessario chiarire il luogo (l'ambasciata dei diritti?) e l'ora (le 18?) ...Chi ci pensa? Alberto cosa dice?
Per quanto riguarda le tue considerazioni sulla Legge, personalmente le condivido ma purtroppo non siamo noi a scegliere i tempi e "il tereno di gioco". Ricordo che a suo tempo decidemmo di rinviare l'idea di una nostra eventuale proposta di legge a dopo il referendum. Era e resta la cosa più logica anche in considerazione del fatto che ci trovavamo all'indomani della famigerata sentenza della Corte sulla "rilevanza economica".
Oggi la vicenda degli ATO crea questa accelerazione, quindi pur non scartando l'idea di accettare una "legge ponte" che si occupi solo delle Assemblee d'ambito...se in Regione volessero mantenere una stesura ibrida (come quella sul tappeto) con l'enunciazione di principi generali, non potremmo sottrarci dal portare i nostri contenuti e le nostre proposte sulla gestione pubblica, anche perchè secondo i nostri giuristi, con qualche aggiustamento, c'è ancora spazio.
Quindi penso che le tue puntuali osservazioni su aspetti finanziari/tariffe e bilancio idrico di bacino potrebbero trovare soluzione con buoni emendamenti al riguardo alla legge proposta, magari facendo tesoro di quanto contenuto nelle altre leggi costruite dal basso....Sono questi i vantaggi di lavorare in una rete come la nostra!
D'altro canto pur condividendo che sarebbe meglio, più corretto e gratificante, costruire una nostra proposta resta il fatto che i "legislatori" non la prenderebbero certamente a scatola chiusa.. Quindi si tratterebbe comunque di "cesellare". Certamente non nel chiuso del palazzo ma sempre cesellare; con il contributo di tutti noi.
Comunque io provo a lavorare sulle due questioni da te poste con un po' di "copia/adatta/incolla" poi vediamo cosa ne esce fuori.
Sino ad ora il risultato non mi sembra malvagio.
A martedì!
Abbracci,
Massimo
----Messaggio originale----
Da: via.delle....@gmail.com
Data: 21-feb-2011 19.29
A: "Katia Lumachi"<klum...@gmail.com>
Cc: "Acqua Marche"<acqua-...@googlegroups.com>, <acqua-...@googlegroups.com>
Ogg: Re: [Acqua Bene Comune Marche:995] Legge regionale
Ciao,
ecco il mio pensiero, peraltro in parte già espresso da Massimo:
1) Siamo ad un bivio:
- o proponiamo noi una Legge fatta bene (come da progetto iniziale) che inevitabilmente dovrà superare il principio di autosostentamento del settore idrico solo attraverso la tariffa, e non sarà per niente facile,
- o chiediamo di esplicitare che quella che si va proponendo (la 64/11) è una Legge transitoria (specificando i tempi di scadenza ad esempio la consultazione referendaria o giù di lì) in attesa della stesura di una Vera Legge sul Riordino del Servizio Idrico da farsi anche con noi e tutti i soggetti interessati.
2) In ogni caso, se decidiamo di lavorare sulla bozza 64/11, secondo me è necessario anche introdurre il "concetto" di BILANCIO IDRICO DI BACINO come anche risulta dalla Proposta di Legge Popolare della Regione Sicilia (art. 3 Principi relativi alla tutela e alla pianificazione secondo i principi contenuti nella Direttiva 60/2000 CE)
Ieri sera abbiamo iniziato un lavoro a tre, Peppe Dini (del WWF Marche), Katia ed io sulla Proposta di Legge 64/11 e grazie all'esperienza di Peppe è stato esplicitato in maniera più precisa la richiesta di adeguamento alla normativa sulla trasparenza (il documento è già stato mandato da Katia).
Per quel che riguarda il concetto di PARTECIPAZIONE la mia sensazione è che siamo ancora in una immaturità di idee e di proposte e che al massimo possiamo chiedere che venga riconfermata la già nota Consulta degli Utenti.
Altre osservazioni conto di mandarle i prossimi giorni.
Se non c'è ancora la data (promessa) per incontrarsi in Regione, è bene che Santa Cannella e S. Rubinetto preparino lo zainetto per fare una gita ad Ancona...
Mi pare che Evasio avesse proposto di vedersi il 7 marzo come coordinamento marchigiano è un lunedì...
Forse è meglio il 6, domenica?
robi
Il giorno 21 febbraio 2011 15:03, Katia Lumachi <klum...@gmail.com> ha scritto:
LE INTEGRAZIONI DI PEPPE DINI. ciao
---------- Forwarded message ----------
From: Giuseppe Dini <pepp...@educambiente.it>
Date: 2011/2/20
Subject: R: [Acqua Bene Comune Marche:988] Legge regionale
To: Katia Lumachi <klum...@gmail.com>
riinvio proposta.Peppe-----Messaggio originale-----
Da: Katia Lumachi [mailto:klum...@gmail.com]
Inviato: domenica 20 febbraio 2011 20.24
A: pepp...@educambiente.it
Oggetto: Fwd: [Acqua Bene Comune Marche:988] Legge regionale
---------- Forwarded message ----------
From: rossi....@libero.it <rossi....@libero.it>
Date: 2011/2/20
Subject: [Acqua Bene Comune Marche:988] Legge regionale
To: acqua-...@googlegroups.com
Carissimi,
come promesso, approfittando del giorno festivo, ho lavorato un po’ sulla Proposta di Legge Regionale 64 che reca “Disposizioni in tema di Servizio Idrico Integrato”, tenendo conto delle osservazioni già espresse in rete a nella riunione del coordinamento, al fine di produrre una serie di emendamenti che, inseriti opportunamente sulla sua struttura, la renda utile ai nostri fini.
Ve la mando in allegato, con gli emendamenti proposti evidenziati in rosso, affinche possiate lavoraci agevolmente anche voi. Temo che questo lavoro si renda necessario urgentemente in quanto come sapete nel “milleproroghe” in fase di approvazione definitiva non è inserito lo slittamento del termine di cancellazione delle aATo, quidi la proposta verosimilmente subirà un’accelerazione per evitare il commissariamento delle attuali aAto.
Ciò non consente di seguire la strada più logica che è quella di aspettare l’esito dei nostri referendum prima di mettere mano all’intera disciplina.
Nonostante ciò, alla luce di una serie di pareri dei nostri giuristi (con alcuni dei quali mi sono confrontato), anche in questo frangente temporale, tra la sentenza della Corte Costituzionale sfavorevole alla “non rilevanza economica” e i referendum, c’è spazio per una formulazione delle Legge in questione che aggiri la suddetta sentenza e cerchi di incontrare la compatibilità con la normativa Europea qualificando il servizio idrico come “servizio di interesse generale a carattere locale che non influisce sullo scambio tra gli Stati membri dell’Unione Europea” per invocarne l’affidamento diretto ad un soggetto consortile pubblico.
Quindi ci ho provato. Ho inserito inoltre nella bozza che vi mando principi e disposizioni che riguardano: la trasparenza, la democrazia partecipativa e la solidarietà internazionale. Il risultato non mi sembra male.
Alla probabile obiezione di chi sosterrà l’impossibilità di far passare queste nostre proposte nell’ambito del Consiglio Regionale io rispondo innanzitutto che non tentare una battaglia è l’unico modo di perderla sicuramente. In seconda battuta, vista l’imminenza dei referendum, si potrebbe forse accettare una mediazione consistente nella “potatura” della Proposta di Legge in questione, al fine limitarla agli aspetti organizzativi del servizio idrico (ATO) senza accennare ai principi generali (che altrimenti andrebbero declinati coerentemente) e neppure, ovviamente, agli aspetti gestionali. Rinviando tutto il resto a dopo la nostra vittoria.
Aspetto quindi vostre considerazioni, aggiunte e censure per essere pronti, a breve, ad un confronto con la Commissione Ambiente della Regione che …o ce lo danno (come promesso) o ce lo dobbiamo prendere con un po’ di “movimento”!
Abbracci,
Massimo
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