Comunicato stampa
In azione
a Roma verso la manifestazione nazionale del 12
Giugno
“Beni
comuni, acqua e nucleare: indietro non si torna!”
Tuttə
identificatə per aver aperto uno striscione
Diritto all’acqua, diritto al futuro. Giù le mani
dall’acqua!
Questi gli slogan che stamattina sono comparsi in diverse
piazze e strade di Roma (
guarda le foto).
L’obiettivo è quello di accendere i riflettori sulla
manifestazione
nazionale “Beni comuni, acqua e nucleare: indietro non
si torna!” in programma a Roma sabato 12 giugno
ore 15.30 Piazza dell’Esquilino e invitare tuttə alla
massima partecipazione.
Una manifestazione che a 10 anni dalla vittoria referendaria
intende ribadire che sull’acqua, sui servizi pubblici e sul
nucleare la volontà popolare deve essere rispettata.
Le forze dell’ordine però, ancora una volta, hanno mostrato
tutta la loro ottusità nel voler schiacciare qualsiasi
espressione pacifica e democratica, nel nome di una legalità
che puzza molto di repressione.
Eppure le urgenze sarebbero altre, e proprio per questo
vogliamo scendere in piazza numerosə: la crisi ecosistemica,
climatica, economica, sociale e l’emergenza sanitaria
impongono
una radicale inversione di rotta che metta
al centro la tutela dei beni comuni in quanto elementi
fondanti le comunità e la società.
Una direzione che non è quella indicata dal
PNRR e
dalle riforme che lo accompagneranno, provvedimenti che
prevedono esplicitamente il
rilancio delle
privatizzazioni e l’approfondimento della
mercificazione dei beni comuni.
Per questo sabato 12 giugno in piazza saranno presenti tante
realtà sociali, comitati, associazioni e organizzazioni (
queste le adesioni).
Per chiedere anche la messa in campo di politiche che
garantiscano a tuttə i diritti fondamentali, a partire dal
diritto all'accesso all'acqua, dal diritto alla salute, dal
diritto ad un ambiente salubre, dal diritto ad un lavoro
sicuro e non precario, dal diritto alla casa per uscire
finalmente dall’emergenza abitativa.
In questi giorni in tutta Italia si stanno svolgendo
decine di
iniziative per riaffermare il
valore universale
dell'acqua come bene comune e la necessità di una sua
gestione pubblica e partecipativa.
Non possiamo non denunciare con forza l’
assenza di
agibilità democratica visto che l’azione comunicativa
messa in campo questa mattina è stata di fatto repressa in
maniera arrogante dalle forze dell’ordine che hanno
identificato le/gli attivistə e sequestrato il “pericoloso”
corpo del reato, ossia lo striscione storico con su scritto
“Giù le mani dall’acqua!”.
Uno zelo da parte delle istituzioni nell’imporre il rispetto
delle regole del tutto sproporzionato che non si riscontra
in tanti altri casi a partire dal rispetto dell’esito
referendario e dell’attuazione della volontà popolare.
Sabato in piazza ribadiremo che indietro non si torna perché
si scrive acqua, si legge democrazia.
Roma, 10 giugno 2021.
Forum Italiano dei
Movimenti per l’Acqua