In estrema sintesi si puo` dire che l'AEEG si prende la briga di mettere una pietra sul passato senza preoccuparsi troppo della legge vigente, la cui corretta interpretazione (ammeso e non concesso che necessitasse di "interpretazione") e` stata nel tempo ribadita da primarie autorita` giuridiche.
Giusto per esempio...
Articolo 1 comma 2.
Se la remunerazione del capitale investito non poteva essere riscossa in bolletta in base a quale criterio legalmente valido l'AEEG dispone oggi di rimborsarne l'importo solo alle utenze domestiche? (Non che m'importi molto delle utenze non domestiche... pero` m'importa che non ci si faccia beffe dei principi affermati con i referendum o, quanto meno, della formale risultante referendaria.)
Articolo 2 comma 3.
In base a quale criterio legalmente valido l'AEEG consente di detrarre dalla quota da restituire, cioe` la remunerazione del capitale investito, voci che non furono incluse (lo si deduce dal comma stesso) nel calcolo della tariffa del 2011 secondo l'MTN?
Ricordo che la remunerazione del capitale investito, abrogata dal relativo referendum, era una precisa componente nel calcolo della tariffa. Non e` accettabile che oggi ci vengano a dire che forse comprendeva cose altre rispetto alla remunerazione... Ovvero che quella parte di tariffa non era calcolata a norma di legge.
Insomma, la delibera in oggetto e` una patente dimostrazione (e a questo punto potrebbero capirlo persino i sindaci membri delle assemblee di ambito!) di come l'AEEG sia del tutto inadeguata a dar seguito ai referendum, con la conseguenza di produrre solo stupidi provvedimenti muscolari. Come tali dannosi per l'utenza; in particolare per quella che ha provveduto all'autoriduzione.
Ciao.