-------- Messaggio Inoltrato
--------
Ciao a tutte e tutti,
Segnaliamo un'iniziativa dall'imperiese.
Appello
FUORI I PROFITTI
DALL’ACQUA!
MANIFESTAZIONE
MARTEDI 4 GIUGNO 2024 ALLE 17:30
Davanti
al Comune di Imperia
La privatizzazione
incombe e il tempo stringe
Con il Commissariamento
dell’ATO idrico imperiese, è iniziato l’atto finale per la
privatizzazione della gestione pubblica dell’acqua bene comune,
tradendo l’esito referendario del 2011.
Un percorso preparato
scientemente e portato avanti cinicamente in questi anni
costellati dai ricorsi e dalle istanze di fallimento, che hanno
visto un attacco serrato alla fragile Rivieracqua, sfiancata
dalla crisi finanziaria, dall’inerzia e dalla inadeguatezza dei
nostri sindaci.
Con il privato, come è noto si
riduce il ruolo delle amministrazioni locali a mera “foglia
di fico”, in un contesto regolato dal mercato;
diminuiscono la qualità del servizio e i posti di lavoro per
ridurre i costi -è già previsto il taglio di 55 unità- e
aumentano le tariffe per massimizzare i profitti.
Quella delle bollette pazze è stata solo un’anticipazione e
l’ultimo atto di uno spettacolo indecoroso. Nel tentativo di
mettere in difficoltà ancora una volta Rivieracqua, si legge la sfrontatezza del
Commissario Scajola che non può non avere tenuto conto
delle conseguenze che sono ricadute sugli utenti
incolpevoli.
Non devono pagare i cittadini per l’inefficienza dei propri
amministratori. In una situazione che a mano a
mano sta esplodendo sempre più, da Ventimiglia al capoluogo,
spaventa l’assordante
silenzio di una risposta politica, inadeguata alle esigenze delle
comunità in difficoltà e in fibrillazione.
E’
ancora possibile correre ai ripari:
Vogliamo la gestione pubblica dell’acqua. I
Comuni e i loro sindaci possono ancora scongiurare la messa
a gara ed i rischi d’illegittimità della privatizzazione,
essendo incompatibile con le norme eurounitarie. Rivieraqua
ha un affidamento diretto e deve restare una società in house.
Vogliamo tariffe eque. Siano i Comuni a
farsi carico degli oneri retroattivi, se dovuti, nella forma
di bonus generalizzato a tutte e tutti gli utenti. Tariffa
Unica sia anche modulata (tariffe agevolate) e non preveda
profitti ed oneri finanziari per il gestore.
Vogliamo la revoca della gestione
commissariale dell’ATO idrico imperiese, espressione del
governo regionale e del ‘sistema Toti’, un incarico che
conferisce poteri straordinari al commissario, sottraendo
trasparenza e democrazia alla gestione dell’acqua.
Vogliamo condivisione e partecipazione nelle
scelte che condizionano la nostra esistenza.
Non restiamo inermi ad assistere al
funerale
dell’acqua pubblica che Scajola e i sindaci stanno
preparando. Uniamo le forze, difendiamo tutte e tutti insieme
il nostro territorio e torniamo a prendere in mano le
nostre vite.
Si scrive acqua, si legge
democrazia
Mauro Giampaoli per il CimAP - Coordinamento imperiese Acqua
Pubblica