L'Unione Europea fa schifo e l'Italia è in guerra con la Russia.

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RETE Ambientalista

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Sep 18, 2025, 2:48:46 AMSep 18
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Gaza miniera d’oro immobiliare.

Il ministro delle finanze israeliano, Bezalel Smotrich, ha affrontato la questione del «giorno dopo» nella Striscia di Gaza, affermando che si tratta di una «miniera d’oro immobiliare». Intervenuto al Vertice sul rinnovamento urbano del Centro immobiliare, Smotrich ha aggiunto che la ricostruzione di Gaza diventerà, tra le altre cose, un investimento immobiliare redditizio e che, a tal proposito, «sono stati già avviati negoziati con gli americani».


Il prof: «Io ho servito nell’esercito israeliano. È il più pulito del mondo». E il Politecnico di Torino sospende il corso e la collaborazione.

Pini Zorea, docente dell’università israeliana di Braude, ospite (guest lecturer) di un corso di dottorato del Politecnico di Torino, ha difeso durante la lezione l’Idf definendolo «l’esercito più pulito al mondo». Agli studenti che lo contestano: «Free Palestine? Io sono d’accordo con le vostre rivendicazioni anche per me la Palestina deve essere libera, libera da Hamas». Centrodestra e Telemeloni difendono il docente e accusano gli studenti. Clicca qui.


Enzo Iacchetti, lite in tv con Eyal Mizrahi su Gaza: «Fascista».

Il duro botta e risposta a «È sempre Cartabianca». Il conduttore al presidente della Federazione Amici di Israele: «Come si fa a sostenere che gli israeliani non sono responsabili di quanto sta accadendo, quando sono già morte oltrei 70 mila persone e 20 mila bambini?» Clicca qui.
 
Iachetti ha sbagliato: nel genocidio di Israele è più appropriato usare il termine di nazismo. 

Sta di fatto che l’Italia è in guerra con la Russia.

E’ nato prima l’uovo o la gallina? La gallina russa ha dischiuso l’uovo-guerra nel 2022 con l’invasione in Ucraina? Oppure l’uovo era stato depositato 11 anni prima dalla Nato, cioè dagli Stati Uniti: avendo messo in piedi, addestrato, finanziato e armato il potente esercito di un Paese non appartenente alla Nato, per attaccare gli ucraini russofoni ribelli dopo il golpe di Maidan del 2014 e per assediare la Russia?
 
A parte che l’uovo è nato prima, sta di fatto che la guerra c’è, non è una guerra tra Russia e Ucraina bensì, ancor più dopo l’invasione del 2022, è tra Russia e Nato (USA ed Europa): nel teatro di guerra dell’Ucraina la Russia bombarda l’Ucraina che si difende con le armi rifornite dalla Nato, mentre, oltre i confini dell’Ucraina la Nato lancia i droni e missili sugli obiettivi civili e militari del territorio della Russia. Non si sa se andrà a finire con le atomiche, e dove.
Conclusione. La Nato è intervenuta, a merito o demerito, a difendere o aggredire, a seconda dei punti di vista, ma a proprio rischio e pericolo: perché l’Ucraina non è un Paese che appartiene alla difesa Nato. Consapevolmente, la Nato (USA ed Europa) è entrata in guerra con la Russia.
 
L’Italia, paese Nato, è entrata in guerra con la Russia. A nostro rischio e pericolo. Siamo diventati bersagli, anche nucleari, della Russia. Consapevole, il governo Meloni ci prepara alla guerra, ci indebita per armarci.
 
Non siamo in guerra perché abbiamo contenziosi territoriali con la Russia, non dobbiamo armarci perché avremmo preoccupazioni di essere invasi. No, siamo semplicemente a rischio e pericolo di fare la tragica fine degli ucraini, che ora stanno facendo la guerra (persa) in Europa per conto degli americani che stanno al sicuro (speriamo) oltre oceano.

Dov’è il Piano Pandemico?

La legge Lorenzin obbliga i bambini da 0 a 16 anni a effettuare ben dieci vaccinazioni. Chi l’abbia suggerita e su quali dati epidemiologici si sia fondata non è ben chiaro. La legge, contrariamente a quanto si dica, non è statica ma contiene una “clausola di salvaguardia”, un meccanismo di revisione periodica per 4 delle 10 vaccinazioni. Malgrado la legge lo indichi, dal 2017 nessuna revisione è stata effettuata. Ciò vuol dire che i nostri bambini continuano a essere vaccinati secondo quelle che erano le “necessità” epidemiologiche del 2017. Ci stupiamo? Abbiamo dimenticato che il Piano pandemico non è stato aggiornato dal 2006? Che esistono decine di commissioni su diversi argomenti sanitari che non si sono mai riunite? È l’Italia che dà voce ai tromboni e poca agli scienziati seri. Clicca qui.


Mobilitazione del basso contro i pesticidi.

Una nuova sentenza storica della Corte amministrativa d’appello di Parigi condanna lo Stato francese per il crollo della biodiversità causato dai pesticidi, segnando una vittoria senza precedenti per cittadini e associazioni ambientaliste, che l’hanno definita una rivoluzione giuridica e scientifica.
La mobilitazione dal basso è stata eccezionale: una petizione, promossa da giovani studenti e sostenuta da numerose organizzazioni e cittadini, ha raccolto oltre due milioni di firme, diventando una delle più grandi mai registrate in Francia.
 
Dalla Francia proviene un chiaro segnale: di affermazione del principio di precauzione che in Italia stenta ad attestarsi (al punto che il sindaco di Alessandria si permette di querelare chi l’ha accusato di non agire con ordinanze di prevenzione contro Solvay).
 

Cagliari bonifica l’amianto.

Quante città in Italia stanno bonificando l’amianto? Molto poche perché in Italia non esiste un piano strategico di bonifica degli edifici pubblici e privati degno di un paese civile: in Italia i morti si stanno contando a migliaia ogni anno. L’Italia è prima in Europa per morti da amianto.
 
La Città Metropolitana di Cagliari, con la Determinazione n. 2240/2025, fa notizia perché informa che è stato approvato il bando pubblico a sportello per i contributi destinati alla bonifica di manufatti contenenti amianto, in edifici privati e per quelli privati adibito per uso pubblico.  

Genova, la diga sprofonda.

I fondali su cui si sta realizzando la nuova diga foranea del porto di Genova non tengono e per consolidarli si spenderà molto più del previsto.
I fondali potrebbero non esser l’unica cosa scivolosa di questa storia: il piano di conferimento ai cassoni genovesi dei suoi sedimenti di dragaggio sono fortemente indiziati di alti tassi di inquinamento.

Rischi o pericoli del biossido di titanio.

Da dove proviene il Biossido di titanio TiO2, ubiquitario che contamina le acque e i terreni, da lì arriva agli esseri viventi? I derivati di vario tipo (rutilo, anatasio, ilmenite, titanite, pseudobrookite) sono stati rilevati in quasi tutti i campioni di latte materno, animale o industriale analizzati: in forma liquida, anche in polvere, biologico o meno, pastorizzato o no. Il colorante classificato come E171 in Europa è stato vietato per gli impieghi alimentari dal 2022 perché considerato cancerogeno in cibi e caramelle.
 
Secondo gli autori delle ricerche, la contaminazione proveniente dagli alimenti non può spiegare una presenza così massiccia del minerale nell’ambiente: il TiO2 deve arrivare da fonti finora non individuate con certezza, presumibilmente industriale, visto che è tuttora molto utilizzato in rivestimenti, vernici, plastiche, cemento, materiali di vario tipo, come filtro UV nei prodotti solari, cosmetici, fondotinta, ciprie, farmaci (il pigmento  bianco era praticamente componente di tutte le pastiglie).
 
L’indagine potrebbe partire dal complesso chimico di Spinetta Marengo (AL) dove fu chiuso il più grosso impianto italiano di Biossido di Titanio.
 

Non più tollerabile negare il diritto ad una sessualità libera e consapevole alle persone con disabilità o con disagio mentale.

Vi sarà molto spazio anche al tema della sessualità negata per le persone con disabilità o con disagio mentale, nel corso dell’Assemblea Pubblica in programma per il 16 settembre a Roma, presso la Sala degli Atti Parlamentari del Senato, denominata “L’educazione affettiva e sessuale nella scuola pubblica: una decisione non più rinviabile” e promossa dal Forum Permanente sulla Sessualità delle Persone con Disabilità o con Disagio Mentale, in collaborazione con il CSV Lazio «In quanto…  clicca qui.


L’Unione Europea fa schifo.

Facciamo nostro questo commento di Marco Travaglio.
 
<<Il Parlamento Ue ha partorito, dopo lunghe doglie, la risoluzione “Gaza al limite: l’azione dell’Ue per combattere la carestia, l’urgente necessità di liberare gli ostaggi e procedere verso una soluzione a due Stati”
 
Se uno si ferma al titolo, ne deduce che a Gaza è scoppiata una carestia, ci sono degli ostaggi da liberare e lo Stato di Palestina da riconoscere. Se invece legge il testo, scopre pure che urge sanzionare dei “coloni violenti” e sospendere “parzialmente” gli accordi commerciali tra Ue e Israele, che comunque “ha diritto di difendersi”, ma senza esagerare.
 
 A noi era parso che il 7.10.23 Hamas avesse trucidato 1200 civili israeliani e ne avesse sequestrati 239 al confine con Gaza lasciato incustodito da Netanyahu, che poi per 23 mesi ha sterminato circa 70 mila palestinesi, quasi tutti civili, ridotto alla fame gli altri 2,3 milioni, spianato edifici e tende e, nei ritagli di tempo, attaccato Cisgiordania, Libano, Siria, Iran, Iraq, Yemen e Qatar nella totale impunità. 
 
Ora, se l’Ue serve come collutorio per sciacquare bocche e coscienze, la risoluzione è perfetta. Fa fine e non impegna. Invita gli Stati che ancora non l’han fatto a riconoscere lo Stato di Palestina, che non esiste anche perché l’Ue non fa nulla perché esista. E blatera di sanzionare coloni violenti che in Europa non mettono piede, dunque se ne fregano. Se invece l’Ue vuole contare qualcosa, oltre a preparare la guerra alla Russia dovrebbe fare tutto ciò che è in suo potere per fermare Netanyahu: basta rapporti commerciali e armi a Israele. Proprio ciò che non c’è nella risoluzione. Che fa ribrezzo non perché non parla di genocidio: ognuno lo chiami come vuole, purché faccia qualcosa. Ma l’Ue continua a non fare niente, quindi finirà dove merita: nella pattumiera della Storia.>>

Processo al disastro Eni.

È arrivato al giro di boa il processo all’Eni per il disastro ambientale in Val d’Agri (Potenza), dove ha sede il più importante dei suoi siti di produzione italiani. Ma gli ambientalisti No Triv restano sul piede di guerra. Specie dopo la “scomparsa” tra i temi di prova della vicenda di un giovane ingegnere suicidatosi dopo aver denunciato, inutilmente, la corrosione degli impianti.
 
Già nel 2012, infatti, si erano verificate le prime perdite dal fondo di due serbatoi.  Inoltre non sarebbero state ascoltate le sollecitazioni dell’allora “responsabile della produzione”, Gianluca Griffa, perché fossero ispezionati tutti i serbatoi. La conseguenza di quelle sollecitazioni, invece, era stata l’allontanamento di Griffa e la sua destinazione a un altro incarico. A luglio 2013, quindi, il corpo del 38enne ingegnere è stato ritrovato suicida  ai piedi di un traliccio poco lontano da casa sua, a Montà d’Alba (Cuneo). Ha fatto scalpore che il suo memoriale non è stato acquisito nel processo, suscitando la “sentita e profonda preoccupazione” dei No Triv che hanno parlato di una “eutanasia” processuale.

Comune di Genova e Regione  Liguria: sì al forno elettrico nell’ex Ilva di Cornigliano.

La sindaca di Genova Silvia Salis,  al termine del vertice in Prefettura sul futuro delle aree ex Ilva, alla presenza del ministro Adolfo Urso, della Regione, di sindacati, parti sociali, si è rivolta ai Comitati che hanno espresso la loro contrarietà all’ipotesi forno elettrico:
“A chi era qui per dire di no ho detto che, come istituzione, devo raccogliere il loro dissenso e capisco la loro rabbia, ma sono passati decenni, la tecnologia è cambiata, abbiamo rassicurazioni sulla ricaduta ambientale con basi scientifiche molto solide. Come istituzione mi devo occupare delle ricadute ambientali ma anche di quelle occupazionali”.
 
Contrarietà dei parlamentari del M5s ,”Ancora una volta, ambiente, salute e occupazione vengono sacrificati, senza un reale piano industriale”, che però non minacciano la crisi della Giunta.

Nuovi terribili dati sui tumori a Taranto.

Le diagnosi di cancro sarebbero state 2.679 nel 2020, 2.101 nel 2021 e 2.345 nel 2022. 
 
Il sacrificio della popolazione di Taranto deve cessare. Clicca qui PeaceLink. 

Covid virus tranquillo.

Avanza la variante Stratus. Clicca qui

L’università estiva di ATTAC.

Fermare l'economia di guerra. Riprendersi il futuro

Almeno 21.000 bambini e bambine di Gaza sono diventati persone con disabilità.

Secondo il Comitato ONU sui Diritti delle Persone con Disabilità,  a Gaza sono almeno 21.000 i bambini e le bambine che hanno riportato ferite che hanno determinato una disabilità, più della metà permanente, dall’inizio della risposta del governo israeliano all’attacco di Hamas ad Israele, avvenuto il 7 ottobre 2023. Lo stesso Comitato ONU ha riferito anche che circa 40.500 bambini e bambine hanno riportato ferite legate alla guerra negli ultimi due anni Secondo il Comitato ONU sui Diritti.
 

Tera e Aqua di settembre.

Ti appare se clicchi qui. https://ecoistituto-italia.org/cms-4/wp-content/uploads/Tera-e-Aqua-142web.pdf


Le bufale del governo e la dura realtà dei fatti.

Aumento del numero degli occupati nel luglio 2025, rispetto l’anno precedente:  i fatti smentiscono ancora una volta le demagogiche dichiarazioni della Meloni.

Anzitutto, il nostro paese ha un tasso di occupazione al 62,7%, che è fra i più bassi d’Europa. Ad essere penalizzate soprattutto le donne proletarie che cercano un lavoro e trovano solo miseria.

In secondo luogo, sui numeri influiscono gli effetti della legge Fornero (votata da PD e PDL) e dei disincentivi alla pensione anticipata (voluti dal governo in carica) che posticipano l’andata in pensione, facendo registrare un aumento degli occupati over 50.

In terzo luogo, se la forma del rapporto di lavoro sta lentamente cambiando, con una crescita del lavoro a tempo indeterminato, il suo contenuto generale peggiora.  (continua


Superata la soglia dei 1.000 morti sul lavoro.

Non lo dice INAIL, quindi non sono morti.
Clicca qui Carlo Soricelli, curatore dell’«Osservatorio Nazionale di Bologna Morti sul Lavoro.

Messaggio di pace e salute a 42.173 destinatari da Lino Balza Movimento di lotta per la salute Maccacaro tramite RETE AMBIENTALISTA - Movimenti di Lotta per la Salute, l'Ambiente, la Pace e la Nonviolenza

Nel rispetto del Regolamento (UE) 2016/679 del 27.04.2016 e della normativa di legge. Eventualmente rispondi: cancellami.



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