Il
ministro delle finanze israeliano, Bezalel Smotrich, ha affrontato la questione
del «giorno dopo» nella Striscia di Gaza, affermando che si tratta di
una «miniera
d’oro immobiliare». Intervenuto al Vertice sul rinnovamento
urbano del Centro immobiliare, Smotrich ha aggiunto che la ricostruzione di Gaza
diventerà, tra le altre cose, un investimento immobiliare redditizio e che, a
tal proposito, «sono stati già avviati negoziati con gli americani».
Pini
Zorea, docente dell’università israeliana di Braude, ospite (guest lecturer) di
un corso di dottorato del Politecnico di Torino, ha difeso durante la lezione
l’Idf definendolo «l’esercito più pulito al mondo». Agli studenti che lo
contestano: «Free Palestine? Io sono d’accordo con le vostre rivendicazioni
anche per me la Palestina deve essere libera, libera da Hamas». Centrodestra e
Telemeloni difendono il docente e accusano gli studenti. Clicca
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Il
duro botta e risposta a «È sempre Cartabianca». Il conduttore al presidente
della Federazione Amici di Israele: «Come si fa a sostenere che gli israeliani
non sono responsabili di quanto sta accadendo, quando sono già morte oltrei 70
mila persone e 20 mila bambini?»
Clicca
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Iachetti
ha sbagliato: nel genocidio di Israele è più appropriato usare il termine di
nazismo.
E’
nato prima l’uovo o la gallina? La gallina russa ha dischiuso l’uovo-guerra nel
2022 con l’invasione in Ucraina? Oppure l’uovo era stato depositato 11 anni
prima dalla Nato, cioè dagli Stati Uniti: avendo messo in piedi, addestrato,
finanziato e armato il potente esercito di un Paese non appartenente alla Nato,
per attaccare gli ucraini russofoni ribelli dopo il golpe di Maidan del 2014 e
per assediare la Russia?
A
parte che l’uovo è nato prima, sta di fatto che la guerra c’è, non è una guerra
tra Russia e Ucraina bensì, ancor più dopo l’invasione del 2022, è tra Russia e
Nato (USA ed Europa): nel teatro di guerra dell’Ucraina la Russia bombarda
l’Ucraina che si difende con le armi rifornite dalla Nato, mentre, oltre i
confini dell’Ucraina la Nato lancia i droni e missili sugli obiettivi civili e
militari del territorio della Russia. Non si sa se andrà a finire con le
atomiche, e dove.
Conclusione.
La Nato è intervenuta, a merito o demerito, a difendere o aggredire, a seconda
dei punti di vista, ma a proprio rischio e pericolo: perché l’Ucraina non è un
Paese che appartiene alla difesa Nato. Consapevolmente, la Nato (USA ed Europa)
è entrata in guerra con la Russia.
L’Italia,
paese Nato, è entrata in guerra con la Russia. A nostro rischio e pericolo.
Siamo diventati bersagli, anche nucleari, della Russia. Consapevole, il governo
Meloni ci prepara alla guerra, ci indebita per armarci.
Non
siamo in guerra perché abbiamo contenziosi territoriali con la Russia, non
dobbiamo armarci perché avremmo preoccupazioni di essere invasi. No, siamo
semplicemente a rischio e pericolo di fare la tragica fine degli ucraini, che
ora stanno facendo la guerra (persa) in Europa per conto degli americani che
stanno al sicuro (speriamo) oltre oceano.
La
legge Lorenzin obbliga i bambini da 0 a 16 anni a effettuare ben dieci
vaccinazioni. Chi l’abbia suggerita e su quali dati epidemiologici si sia
fondata non è ben chiaro. La legge, contrariamente a quanto si dica, non è
statica ma contiene una “clausola di salvaguardia”, un meccanismo di revisione
periodica per 4 delle 10 vaccinazioni. Malgrado la legge lo indichi, dal 2017
nessuna revisione è stata effettuata. Ciò vuol dire che i nostri bambini
continuano a essere vaccinati secondo quelle che erano le “necessità”
epidemiologiche del 2017. Ci stupiamo? Abbiamo dimenticato che il Piano
pandemico non è stato aggiornato dal 2006? Che esistono decine di commissioni su
diversi argomenti sanitari che non si sono mai riunite? È l’Italia che dà voce
ai tromboni e poca agli scienziati seri. Clicca
qui.
Una
nuova sentenza storica della Corte amministrativa d’appello di Parigi condanna
lo Stato francese per il crollo della biodiversità causato dai pesticidi,
segnando una vittoria senza precedenti per cittadini e associazioni
ambientaliste, che l’hanno definita una rivoluzione giuridica e
scientifica.
La
mobilitazione dal basso è stata eccezionale: una petizione, promossa da
giovani studenti e sostenuta da numerose organizzazioni e cittadini, ha raccolto
oltre due milioni di firme, diventando una delle più grandi mai registrate in
Francia.
Dalla
Francia proviene un chiaro segnale: di
affermazione del principio di precauzione
che in Italia stenta ad attestarsi (al punto che
il sindaco di
Alessandria si permette di querelare chi l’ha accusato di non agire con
ordinanze di prevenzione contro Solvay).
Quante
città in Italia stanno bonificando l’amianto? Molto poche perché in Italia non
esiste un piano strategico di bonifica degli edifici pubblici e privati degno di
un paese civile: in Italia i morti si stanno contando a migliaia ogni
anno.
L’Italia
è prima in Europa per morti da amianto.
La
Città Metropolitana di Cagliari, con la Determinazione n. 2240/2025, fa notizia
perché informa che è stato approvato il bando pubblico a sportello per i
contributi destinati alla bonifica di manufatti contenenti amianto, in edifici
privati e per quelli privati adibito per uso pubblico.
I
fondali su cui si sta realizzando la nuova diga foranea del porto di Genova non
tengono e per consolidarli si spenderà molto più del previsto.
I
fondali potrebbero non esser l’unica cosa scivolosa di questa storia: il piano
di conferimento ai cassoni genovesi dei suoi sedimenti di dragaggio sono
fortemente indiziati di alti tassi di inquinamento.
Da
dove proviene il Biossido di titanio TiO2, ubiquitario che contamina le acque e
i terreni, da lì arriva agli esseri viventi? I derivati di vario tipo (rutilo,
anatasio, ilmenite, titanite, pseudobrookite) sono stati rilevati in quasi tutti
i campioni di latte materno, animale o industriale analizzati: in forma liquida,
anche in polvere, biologico o meno, pastorizzato o no. Il colorante classificato
come E171 in Europa è stato vietato per gli impieghi
alimentari
dal
2022 perché considerato cancerogeno in cibi e caramelle.
Secondo
gli autori delle ricerche, la contaminazione proveniente dagli alimenti non può
spiegare una presenza così massiccia del minerale nell’ambiente: il TiO2 deve
arrivare da fonti finora non individuate con certezza, presumibilmente
industriale, visto che è tuttora molto utilizzato in rivestimenti, vernici,
plastiche, cemento, materiali di vario tipo, come filtro UV nei prodotti solari,
cosmetici, fondotinta, ciprie, farmaci (il pigmento bianco era
praticamente componente di tutte le pastiglie).
L’indagine
potrebbe partire dal complesso chimico di Spinetta Marengo (AL) dove fu chiuso
il più grosso impianto italiano di Biossido di Titanio.
Vi
sarà molto spazio anche al tema della sessualità negata per le persone con
disabilità o con disagio mentale, nel corso dell’Assemblea Pubblica in programma
per il 16 settembre a Roma, presso la Sala degli Atti Parlamentari del Senato,
denominata “L’educazione affettiva e sessuale nella scuola pubblica: una
decisione non più rinviabile” e promossa dal Forum Permanente sulla Sessualità
delle Persone con Disabilità o con Disagio Mentale, in collaborazione con il CSV
Lazio «In quanto… clicca
qui.
Facciamo
nostro questo commento di Marco Travaglio.
<<Il
Parlamento Ue ha partorito, dopo lunghe doglie, la
risoluzione “Gaza al limite: l’azione dell’Ue per
combattere la carestia, l’urgente necessità di liberare gli ostaggi e procedere
verso una soluzione a due Stati”.
Se
uno si ferma al titolo, ne deduce che a Gaza è scoppiata una carestia, ci sono
degli ostaggi da liberare e lo Stato di Palestina da riconoscere. Se invece
legge il testo, scopre pure che urge sanzionare dei “coloni violenti” e
sospendere “parzialmente” gli accordi commerciali tra Ue e Israele, che comunque
“ha diritto di difendersi”, ma senza esagerare.
A
noi era parso che il 7.10.23 Hamas avesse trucidato 1200 civili israeliani e ne
avesse sequestrati 239 al confine con Gaza lasciato incustodito da Netanyahu,
che poi per 23 mesi ha sterminato circa 70 mila palestinesi, quasi tutti civili,
ridotto alla fame gli altri 2,3 milioni, spianato edifici e tende e, nei ritagli
di tempo, attaccato Cisgiordania, Libano, Siria, Iran, Iraq, Yemen e Qatar nella
totale impunità.
Ora,
se l’Ue serve come collutorio per sciacquare bocche e coscienze, la risoluzione
è perfetta. Fa fine e non impegna. Invita gli Stati che ancora non l’han fatto a
riconoscere lo Stato di Palestina, che non esiste anche perché l’Ue non fa nulla
perché esista. E blatera di sanzionare coloni violenti che in Europa non mettono
piede, dunque se ne fregano. Se invece l’Ue vuole contare qualcosa, oltre a
preparare la guerra alla Russia dovrebbe fare tutto ciò che è in suo potere per
fermare Netanyahu: basta rapporti commerciali e armi a Israele. Proprio ciò che
non c’è nella risoluzione. Che fa ribrezzo non perché non parla di genocidio:
ognuno lo chiami come vuole, purché faccia qualcosa. Ma l’Ue continua a non fare
niente, quindi finirà dove merita: nella pattumiera della Storia.>>
È
arrivato al giro di boa il processo all’Eni per il disastro ambientale in Val
d’Agri (Potenza), dove ha sede il più importante dei suoi siti di produzione
italiani. Ma gli ambientalisti No Triv restano sul piede di guerra. Specie dopo
la “scomparsa” tra i temi di prova della vicenda di un giovane ingegnere
suicidatosi dopo aver denunciato, inutilmente, la corrosione degli
impianti.
Già
nel 2012, infatti, si erano verificate le prime perdite dal fondo di due
serbatoi. Inoltre non sarebbero state ascoltate le sollecitazioni
dell’allora “responsabile della produzione”, Gianluca Griffa, perché fossero
ispezionati tutti i serbatoi. La conseguenza di quelle sollecitazioni, invece,
era stata l’allontanamento di Griffa e la sua destinazione a un altro incarico.
A luglio 2013, quindi, il corpo del 38enne ingegnere è stato ritrovato
suicida ai piedi di un traliccio poco lontano da casa sua, a Montà d’Alba
(Cuneo). Ha fatto scalpore che il suo memoriale non è stato acquisito nel
processo, suscitando la “sentita e profonda preoccupazione” dei No Triv che
hanno parlato di una “eutanasia” processuale.
La
sindaca di Genova Silvia Salis, al termine del vertice in
Prefettura sul futuro delle aree ex Ilva, alla presenza del ministro Adolfo
Urso, della Regione, di sindacati, parti sociali, si è rivolta ai Comitati che
hanno espresso la loro contrarietà all’ipotesi forno elettrico:
“A
chi era qui per dire di no ho detto che, come istituzione, devo raccogliere il
loro dissenso e capisco la loro rabbia, ma sono passati decenni, la tecnologia è
cambiata, abbiamo rassicurazioni sulla ricaduta ambientale con basi scientifiche
molto solide. Come istituzione mi devo occupare delle ricadute ambientali ma
anche di quelle occupazionali”.
Contrarietà dei
parlamentari del M5s ,”Ancora una volta, ambiente, salute e occupazione vengono
sacrificati, senza un reale piano industriale”, che però non minacciano la crisi
della Giunta.
Le diagnosi di cancro sarebbero state
2.679 nel 2020, 2.101 nel 2021 e 2.345 nel 2022.
Il
sacrificio della popolazione di Taranto deve cessare.
Clicca
qui PeaceLink.
Fermare
l'economia di guerra. Riprendersi il futuro
Secondo
il Comitato ONU sui Diritti delle Persone con Disabilità, a Gaza sono
almeno 21.000 i bambini e le bambine che hanno riportato ferite che hanno
determinato una disabilità, più della metà permanente, dall’inizio della
risposta del governo israeliano all’attacco di Hamas ad Israele, avvenuto il 7
ottobre 2023. Lo stesso Comitato ONU ha riferito anche che circa 40.500 bambini
e bambine hanno riportato ferite legate alla guerra negli ultimi due anni
Secondo il Comitato ONU sui Diritti.
Ti
appare se clicchi qui. https://ecoistituto-italia.org/cms-4/wp-content/uploads/Tera-e-Aqua-142web.pdf
Aumento
del numero degli occupati nel luglio 2025, rispetto l’anno precedente:
i fatti smentiscono ancora una volta le demagogiche dichiarazioni della
Meloni.
Anzitutto,
il nostro paese ha un tasso di occupazione al 62,7%, che è fra i più bassi
d’Europa. Ad essere penalizzate soprattutto le donne proletarie che cercano un
lavoro e trovano solo miseria.
In
secondo luogo, sui numeri influiscono gli effetti della legge Fornero (votata da
PD e PDL) e dei disincentivi alla pensione anticipata (voluti dal governo in
carica) che posticipano l’andata in pensione, facendo registrare un aumento
degli occupati over 50.
In
terzo luogo, se la forma del rapporto di lavoro sta lentamente cambiando, con
una crescita del lavoro a tempo indeterminato, il suo contenuto generale
peggiora. (continua)
Non
lo dice INAIL, quindi non sono morti.
Clicca
qui Carlo Soricelli, curatore dell’«Osservatorio Nazionale di
Bologna Morti sul Lavoro.
Messaggio
di pace e salute a 42.173 destinatari da Lino
Balza Movimento di lotta per la salute Maccacaro tramite
RETE AMBIENTALISTA - Movimenti di Lotta per la Salute, l'Ambiente, la Pace e la
Nonviolenza
Nel
rispetto del Regolamento (UE) 2016/679 del 27.04.2016 e della normativa di
legge. Eventualmente rispondi: cancellami.
Twitter:
@paceambiente
Sottoscrizioni
a favore della Ricerca Cura Mesotelioma: IBAN IT68 T030 6910 4001 0000 0076
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