Nel
celare gli scheletri nell’armadio, la ministra della Famiglia, Eugenia Roccella,
ad un convegno dell’Unione delle comunità ebraiche, ha detto che le “gite”
ad
Auschwitz sono solo un modo per
ribadire che “l’antisemitismo era una questione fascista”.
Ecco
gli scheletri nell’armadio dei fascisti: clicca sul
titolo.
Esattamente 82 anni fa, prima
delle cosiddette gite scolastiche ad Auschwitz (ministra Roccella)
funzionali a dire che l’antisemitismo appartiene solo al fascismo.
Sul
punto 12) del “Piano di azioni per scongiurare la tragedia dei Pfas”
(clicca
qui) i Comitati e le Associazioni si incontrano il 3 novembre in
Alessandria con l’europarlamentare Cristina
Guarda nella costruzione di un tavolo di lavoro quale strumento a
livello europeo di elaborazione di pratiche, di studio di mezzi legali per
chiedere la messa al bando UE
dei PFAS.
La Giunta Regionale del Veneto ha approvato
l’avvio dello “Studio di
coorte residenziale sulla contaminazione ambientale da PFAS nel territorio
dell’ULSS 8 Berica”, realizzato dall’Azienda ULSS 8 in
collaborazione con il Servizio Epidemiologico Regionale (SER) di Azienda
Zero e l’Istituto Superiore di Sanità
(ISS), che fornirà supporto metodologico e nella valutazione dei
risultati.
Si
tratta di un’indagine epidemiologica retrospettiva che
ricostruirà la storia di esposizione delle comunità interessate e ne valuterà
gli effetti sulla salute, con un approccio integrato ambiente-salute. Lo studio sarà focalizzato
sulle aree maggiormente colpite dalla contaminazione idropotabile e permetterà
di stimare i rischi legati a diverse patologie, consolidando le evidenze
scientifiche a supporto delle politiche di prevenzione. Questo studio si
aggiunge agli approfondimenti epidemiologici condotti finora, integrando i dati
della sorveglianza sanitaria avviata nel 2017 e gli studi sulla mortalità.
Cgil Veneto: “Finalmente, ma non basta”.
“Abbiamo
avanzato continue richieste al presidente e agli assessori
competenti. Finalmente, quindi, ma non basta: riteniamo necessario
che la nuova indagine
epidemiologica debba coinvolgere anche tutti i lavoratori ex
Miteni, che, come è noto, hanno i valori di Pfas nel sangue più alti in
assoluto”.
Non
solo. Su patrocinio della CGIL, nel maggio 2025 una sentenza storica: il
Tribunale di Vicenza ha stabilito un nesso tra l’esposizione ai PFAS e la morte
di un ex operaio, riconoscendo
il diritto alla pensione di reversibilità ai suoi
eredi. Anche l’INAIL ha
riconosciuto 19 lavoratori come affetti da malattia professionale a
causa dell’accumulo di PFAS nel sangue, stabilendo un precedente importante,
sebbene questo non implichi un risarcimento diretto. A sua volta, invece,
la sentenza penale di Vicenza non soddisfa assolutamente i danni e i
risarcimenti degli ex lavoratori Miteni.
Perciò, ora resta al sindacato veneto di avviare
azione risarcitoria, class action, per tutti i lavoratori ex
Miteni. Magari implicando le responsabilità di
Solvay (che, a differenza di Miteni, è solvibile).
Per tutti i lavoratori Solvay, dovrebbe farlo
anche il sindacato piemontese, liberandosi finalmente dalle palle al
piede.
Soprattutto
perché gli enormi valori PFOA nel sangue dei lavoratori Solvay di Spinetta
Marengo sono stati denunciati e documentati nell’esposto (il primo dei 20) di
Lino Balza alla Procura della Repubblica di Alessandria. Ma dal lontano 2009 il
sindacato non si è mosso.
Attualmente,
la CGIL di Alessandria è costituita parte civile nel processo (il 2°) contro
Solvay e, ufficialmente per bocca del segretario della Camera del Lavoro, dichiara di rifiutare il
Patteggiamento avviato dalla multinazionale per strozzare il
processo. Tale patteggiamento è stato accettato, suscitando scandalo fra i
Comitati e le Associazioni, dal Comune di Alessandria; mentre la Regione
Piemonte -anche se ben lontana dalle indagini epidemiologiche della Regione
Veneto- dichiara, per bocca dell’assessore alla sanità, che non accetta il
Patteggiamento. Il Ministero dell’Ambiente non ha preso posizione
ufficiale.
Dunque, sarebbe una aspettativa delusa se la CGIL
non partecipasse alla class action risarcitoria che Comitati e Associazioni
stanno preparando a favore della popolazione
alessandrina.
Che
le zanzare possano essere
vettori dei Pfas sembra una ipotesi scientifica
azzardata. Clicca sul titolo.
Il
premio va a Maria Corina Machado, leader dell’opposizione in Venezuela e grande
sostenitrice di Trump. Trump ne approfitterà per promuovere un golpe e/o
invadere il Venezuela? Clicca sul
titolo.
Ha
definito Netanyahu:
"Eroe di guerra" La Striscia di Gaza è un paesaggio di
rovine. Due anni di distruzioni dell’esercito israeliano hanno lasciato un
territorio devastato e una popolazione esausta. Secondo il Programma delle
Nazioni Unite per lo Sviluppo (UNDP), l’84% delle infrastrutture di Gaza è stato
distrutto, con una devastazione che in alcune aree ha raggiunto il 92%. Il
bilancio umano è ancora più sconcertante: oltre 67.000 morti, 170.000 feriti –
40.000 dei quali con lesioni debilitanti – e 5.000 bambini che hanno subito
amputazioni. A questa tragedia si aggiungono circa 14.000 corpi che rimangono
sotto le macerie, impossibili da recuperare.
La
portata del disastro è senza precedenti in un territorio già devastato da
blocchi e guerre consecutive. Jaco Cilliers, Rappresentante Speciale dell’UNDP
per i palestinesi, stima che la ricostruzione di Gaza costerà circa 70 miliardi
di dollari (circa 60,4 miliardi di euro) e richiederà almeno quindici anni. Ma
un modello di gestione controllato da potenze straniere può accelerare
l’arrivo di fondi, ma non consoliderà una pace duratura perchè non rispetta
l’autodeterminazione palestinese.
Un
confronto sui diritti e le sfide quotidiane di chi vive con il cane guida, la
presentazione di un cucciolo che si sta formando per essere affiancato a una
persona cieca e la proiezione del film “Una luce nel buio”: durante
l’incontro organizzato dall’UICI di Torino, in occasione della XX Giornata
Nazionale del Cane Guida, Clicca qui
Un
momento di incontro e di festa a Torino per la Giornata Nazionale del Cane
Guida
L’incontro
di presentazione del MUISS
(Movimento Unitario per l’Inclusione Scolastica e Sociale) si è
caratterizzato come un momento di rinascita del pensiero inclusivo quale
responsabilità collettiva, educativa e civile. In un tempo segnato da nuove
disuguaglianze, infatti, il nuovo Movimento si propone come spazio di
convergenza, per rimettere al centro della scuola e della società i valori di
equità, accessibilità e partecipazione L’inclusione viaggia sempre. È
impossibile tenerla ferma.
La
nostra campagna di sensibilizzazione a
favore di una pianificazione del ciclo dei rifiuti a freddo e senza
inceneritore, riassunta dal
volantino allegato: Clicca
sul titolo
Quando
una persona cieca o con gravi minorazioni visive arriva in una struttura
sanitaria o in un centro di cura, spesso si trova a disagio, per una serie di
problemi di natura diversa, ma basterebbero pochi e semplici accorgimenti per
risolvere quei problemi. Per affrontarli al meglio, è stato realizzato un video,
clicca qui Un
video per spiegare bene come accogliere in ospedale le persone con disabilità
visive.
“Seminare
dubbi, non raccogliere certezze” è la base di S.M.I.P.S. nel promuovere il
Diritto alla salute, non solo come assenza di malattia ma come pieno benessere e
bene comune. Clicca sul titolo: le attività e le
proposte.
E'
una tra le più attive associazioni ambientaliste di volontariato presenti nella
provincia di Pesaro e Urbino. Si occupa di ecologia e ambiente, attraverso varie
attività di informazione, educazione, proposta e
denuncia. Clicca sul titolo.
Le
proteste della Gen
Z si stanno diffondendo in tutto il mondo, quale spazio in
Italia?
Quando
un’ondata di proteste, convocata da una autoproclamata Gen Z che utilizza i simboli di un
manga giapponese *, ha rovesciato il primo ministro del Nepal, Khadga
Prasad Sharma Oli, si è pensato che si trattasse di un evento isolato, in
quell’unico Paese al mondo con una bandiera non rettangolare. Quando si è saputo
che convocazioni simili si stavano sviluppando in Indonesia, Filippine e in
altri Paesi dell’Asia, gli analisti hanno pensato che si trattasse di una moda
propria di quel continente e del suo esasperato consumo di cultura pop. Poi,
quando l’ondata è arrivata in Perù e successivamente in Paraguay, si è scoperto
che le proteste avevano trovato eco in un altro continente, sempre
indisciplinato, che ama “surfare” quando si tratta di conflitti. Ma quando sono
arrivate anche in Africa, attraverso i sollevamenti in Marocco e
Madagascar—dopo che era già accaduto qualcosa di simile in Kenya—è apparso
chiaro che ci troviamo di fronte a un fenomeno globale.
Dunque,
la Gen Z è il
nuovo fantasma che percorre il mondo e pone una grande sfida, soprattutto per le
sinistre, che si trovano in una situazione inedita: stanno perdendo la battaglia
culturale nel campo giovanile contro le destre estreme? Che spazio avrebbe in
Italia?
Clicca
qui Ociel Alí López è sociologo, analista politico e
professore presso l’Universidad Central de Venezuela.
Nella
foto: * Il simbolo di One Piece che è diventato un simbolo di
protesta per la Generazione Z è la bandiera dei pirati con il teschio e il
cappello di paglia di Monkey D. Luffy. Questo simbolo rappresenta temi di
libertà, coraggio e lotta contro l’oppressione e le autorità corrotte,
rispecchiando i messaggi centrali del manga e dell’anime.
Le
politiche sanitarie stanno portando allo
smantellamento del
Servizio sanitario pubblico, finendo per
favorire ulteriormente gli
interessi del
settore
privato. Se la
propaganda governativa dice che il
Fondo sanitario
nazionale è aumentato in termini assoluti (+11,1 miliardi di euro nel triennio
2023-2025), è invece vero che la sua
percentuale sul Pil è
diminuita fino al
6,1% del
2024. Un definanziamento che, complice l’erosione dovuta all’inflazione,
equivale a una
perdita di 13,1 miliardi di
euro in tre anni. Così è sempre più difficile erogare i servizi a
tutti. Le
liste
d’attesa si allungano, i
carichi di
lavoro del personale sanitario peggiorano
e i pronto soccorso, frontiera della sanità pubblica, soffrono di una pressione
costante. Ed è in queste difficoltà del Ssn che si inserisce
il
libero
mercato: la spesa delle famiglie per il
“privato puro” è esplosa dal 2016, con
un
+137%. Il risultato
è che chi non può permetterselo, non si cura, compromettendo l’universalismo del
sistema: nel 2024,
un italiano su dieci ha
rinunciato a prestazioni sanitarie per motivi
economici.
Clicca
qui.
Già
durante e alla fine di questa tornata elettorale tutti si dichiareranno
vincitori, chi qui chi là. Il totale generale dei seggi spartiti rimarrà
invariato. Ci sarà un partito che ammetterà la propria sconfitta per aver
“perso” più della metà dell’elettorato che non è andato al voto? Non ci sa sarà,
neanche questa volta. Recuperare l’astensionismo non è un problema per il
centrodestra, che al governo c’è; anzi, va bene così. Per il centrosinistra non
porterà ad una feroce autocritica sui contenuti e dunque sull’identità; va bene
così. Così sarà sconfitto il primo partito italiano, quello del non voto.
A
sentire i tambureggianti Telemeloni, l’Italia è il paese del Bengodi. Invece,
l’Istat nel report «La povertà in Italia» rileva che nel 2024 siano oltre
2,2 milioni le famiglie in condizione di povertà assoluta – l’8,4% delle
famiglie residenti – per un totale di 5,7
milioni di individui, il 9,8% dei
residenti. Continua cliccando
qui.
Se
hai i soldi, la pace puoi comperarla, perché la pace, come tutto il resto, è una
merce. Troveremo il modo di quotarla in Borsa. Se oltre ai soldi hai dalla tua
anche il Dio della Bibbia (degli altri chi se ne importa), oltre che ricco sei
anche dalla parte giusta. Questa la mia sintesi del
discorso
di Trump alla Knesset. Sintesi brutale e forse anche tendenziosa, me
ne rendo conto, ma non saprei farla diversamente.
Si
è detto: ben venga
la
pace di Trump, se porta un poco di conforto alla gente di Gaza e al
Medio Oriente in generale. È giusto dirlo, è giusto pensarlo. Né la boria
scandalosa con la quale il bullo attualmente capo dell’Occidente incensa se
stesso basta a cancellare il suo innegabile momento di trionfo: l’interruzione
della carneficina porta la sua firma. La prepotenza dei nostri giorni è anche
figlia dell’impotenza che l’ha preceduta.
Michele
Serra
E
accontentiamoci che chi ha collaborato al genocidio non è stato insignito del
premio Nobel (per ora).
Messaggio di pace e salute a
42.102 destinatari da Lino Balza Movimento di lotta per la
salute Maccacaro tramite RETE AMBIENTALISTA - Movimenti di Lotta per la Salute,
l’Ambiente, la Pace e la Nonviolenza
Nel
rispetto del Regolamento (UE) 2016 / 679 del 27.04.2016 e della normativa di
legge. Eventualmente rispondi: cancellami.
Twitter:
@paceambiente
Sottoscrizioni
a favore della Ricerca Cura Mesotelioma: IBAN IT68 T030 6910 4001 0000 0076
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