[ANDU] DDL. Presidio alla Camera

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Patrick Coppock

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Nov 21, 2010, 5:31:26 AM11/21/10
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1. DDL. Presidio alla Camera
2. A Torino occupato Palazzo Campana
3. A Pisa SA chiede ritiro DDL
4. "Europa: l'autunno 2010 e' ventoso"
5. L'eccellente ricchezza dell'IIT
6. "Una riforma epocale. Anzi, d'epoca"
7. TAR Marche sospende rottamazione


1. DDL. Presidio alla Camera.
Contro l'approvazione del DDL e a sostegno delle richieste unitarie
mercoledi' 24 novembre 2010, a partire dalle ore 10, comincera' il presidio
promosso da ADI, ADU, AND, ANDU, AURI, CISL-Universita', CNRU, CNU,
CSA-CISAL Universita', FLC-CGIL, LINK-Coordinamento Universitario, RDB-USB,
RETE 29 APRILE, SNALS-Docenti Universita', SUN, UDU, UGL-Universita' e
Ricerca, UILPA-UR.
Per leggere il documento unitario cliccare:
http://www.andu-universita.it/2010/11/05/ddl-mortale/

2. A Torino occupato Palazzo Campana.
"L'occupazione continuera' fino al voto in Parlamento".
Per leggere l'articolo cliccare:
http://www.andu-universita.it/2010/04/03/a-torino/

3. A Pisa SA chiede ritiro DDL.
Il SA ha approvato una mozione contro il DDL, chiedendone il ritiro e
sospendendo la didattica per consentire le Assemblee.
Per leggere l'articolo sulla mozione del SA cliccare:
http://www.andu-universita.it/2010/03/09/a-pisa/

4. "Europa: l'autunno 2010 e' ventoso"
Su "Sauvons la recherche" un quadro della protesta nei Paesi europei.
Cliccare:
http://www.andu-universita.it/2010/11/05/ddl-mortale/

5. L'eccellente ricchezza dell'IIT.
Invitiamo a leggere l'intervento di Francesco Sylos Labini sull'IIT
"L'eccellenza de' noantri". Le modalita' di fondazione, gestione e
finanziamento dell'IIT sono 'eccezionali'.
L'IIT, con il sostegno del solito
Francesco Giavazzi, e' stato voluto da
Vittorio Grilli "diventato Presidente del nuovo Istituto Italiano di
Tecnologia (IIT) nel 2005, carica che ha conservato fino ad oggi, insieme a
quella di direttore generale del tesoro al Ministero dellíEconomia da cui
líIIT dipende."
L'IIT riceve "100 milioni di euro allíanno dal 2005 al 2014, ovvero una
spesa enorme visti gli attuali chiari di Luna. Infatti questa stessa cifra,
100 milioni di euro allíanno, e' approssimativamente quanto viene speso,
allíanno, per finanziare líintera ricerca scientifica italiana".
Sylos Labini ricorda "le dichiarazioni di
alcuni scienziati di prestigio
che erano stati chiamati a progettare líistituto e i cui suggerimenti sono
stati completamente ignorati. La loro impressione era quella di essere
stati usati come specchietto per le allodole, per coprire scelte arbitrarie."
E ricorda anche che "poco tempo fa i
deputati Bachelet, Tocci e Ghizzoni
(PD) hanno fatto una interrogazione parlamentare per sapere ìquando e con
quale modalita' si intenda rendere pubblico il rapporto indipendente
commissionato nel 2007 dal Ministro dellíeconomia e delle finanze Tommaso
Padoa Schioppa".
Infine Sylos Labini mette a confronto
l'IIT e l'MIT, concludendo: "Non ci
si venga comunque a raccontare la favola sul MIT italiano fatto di ìrigore,
controlli ed incentiviî perche', come anche spesso accade, si unisce al
danno la beffa soprattutto verso i tanti che lavorano nelle universita' e
nei centri di ricerca pubblici e che sono stimati e rispettati nel mondo."
In tutta questa vicenda, quello che colpisce, ancor piu' dello
straodinario 'fenomeno dell'IIT', e' il silenzio, a tutti i livelli, del
mondo universitario che sembra accettare che UN SOLO Istituto possa
disporre di un finanziamento per la ricerca pari a quello di TUTTA
l'Universita' italiana. Un silenzio ancora piu' assordante nel momento in
cui gli stessi 'ambienti' che hanno inventato e finanziato con i soldi
pubblici l'IIT, stanno affamando l'Universita' statale e stanno imponendo
un DDL che ne provocherebbe la definitiva demolizione.
Per leggere l'intervento di Sylos Labini cliccare:
http://www.andu-universita.it/2010/11/05/ddl-mortale/

6. "Una riforma epocale. Anzi, d'epoca".
Silvano Presciuttini, dell'Universita' di
Pisa, scrive che il DDL attuale
corrisponde all'"accordo governo-sindacati del marzo 1977". Infatti
entrambi "prevedono la figura del docente universitario divisa in due
fasce, ordinario e associato, con carriere differenziate ma stessi obblighi
didattici", con una figura di docente in formazione a contratto e "di
durata complessiva non superiore a otto anni." "Tutta l''intelligentsia'
italiana, di destra e di sinistra, essenzialmente tutti gli ideologi
italiani che si occupano di politica universitaria, sono pprofondamente
affezionati a questo modello di docenza".
Ma "la realta' dei fatti e', oggi come
allora, che c'e' una grossa parte
di precari che fanno gia' parte a tutti gli effetti del corpo docente".
In risposta ad una situazione analoga,
nel 1980 fu istituito "il ruolo del
ricercatore, separato rispetto a quello del professore universitario. I
ricercatori in ruolo oggi, compresi quelli reclutati piu' recentemente,
stanno ancora pagando quel peccato originale, con la mancanza di uno stato
giuridico e con il mancato riconoscimento formale della docenza."
Con la messa ad esaurimento del ruolo dei
ricercatori, previsto dal DDL,
"che fine fanno oggi, nelle intenzioni del legislatore, gli attuali
precari? Be', sostanzialemnte per loro non ci sono risorse e non c'e'
posto. I posti promessi di professore associato nei prossimi 5 anni (su cui
pero' il ministro Tremonti ha obiettato che non c'e' copertura finanziaria)
non possono nemmeno soddisfare le legittime aspettative di carriera degli
attuali ricercatori.
E questa e' quella che chiamano 'riforma epocale', e sulla quale sono
tutti d'accordo (anche, nemmeno tanto sotto, i partiti di opposizione).
Requiem per l'universita' pubblica."
Per leggere l'intervento di Presciuttini cliccare:
http://www.andu-universita.it/2010/03/09/a-pisa/

7. TAR Marche sospende rottamazione.
Il TAR delle Marche ha sospeso la rottamazione di un ricercatore
dell'Universita' Politecnica delle Marche.
Per leggere l'ordinanza del TAR cliccare:
http://www.andu-universita.it/2010/11/19/ancona/

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