ConoscenzaNews
Edizione Speciale
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Anno VI n. 24 del 10 dicembre 2010
Editoriale
Servizi e Rubriche
Scuola, università e AFAM ancora in piazza.
Investire in istruzione fa crescere il PIL
Il 14 dicembre sarà una giornata particolare e non solo
per l'agenda politica che prevede la votazione su una mozione di
sfiducia al governo.
Il 14 dicembre è una giornata di mobilitazione di tutti
i settori della conoscenza. Un'ora di sciopero indetto dalla FLC CGIL
nelle scuole e nelle istituzioni di alta cultura (accademie,
conservatori - in una parola l'AFAM); l'occupazione dei rettorati
promossa da tutti i sindacati e le associazioni rappresentative del
mondo universitario.
È importante che lo sciopero e le manifestazioni
abbiano successo: sarà la sfiducia al governo dell'ignoranza
dichiarata dai lavoratori della conoscenza e dai cittadini che hanno a
cuore l'istruzione, la formazione e la cultura nel nostro paese. Il
messaggio deve essere chiaro: investire in istruzione fa crescere la
ricchezza e il PIL.
Per l'università il 14 dicembre è la giornata in
cui i capigruppo del Senato dovranno mettere in calendario la
votazione del ddl Gelmini, che, se tramutato in legge, provocherà
danni profondi al nostro sistema universitario. Una ragione in più
affinché studenti, docenti, ricercatori, personale amministrativo e
tecnico uniscano le loro voci per dire no al testo Gelmini, ma dire sì
a una discussione aperta e ampia su una vera riforma
dell'università.
Nella scuola e nell'AFAM lo sciopero del 14 dicembre è
una tappa della mobilitazione iniziata con l'anno scolastico.
Tutti i settori della conoscenza chiedono la fine dei tagli
finanziari che non permettono di elevare la qualità educativa e
formativa delle nostre istituzioni a tutti i livelli; chiedono la fine
del precariato; la valorizzazione di tutte le figure professionali che
devono essere messe in condizione di dare il meglio; il diritto al
contratto collettivo; la democrazia nei luoghi di lavoro tramite
l'elezione diretta delle rappresentanze sindacali. E su tutto
l'apertura di un grande dibattito nazionale per una vera riforma di
tutto il nostro sistema educativo e formativo, dalla scuola
dell'infanzia all'università alla formazione professionale.