Musei. Domeniche gratuite: i siti aperti in Campania, Domenica 2 marzo 2025

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May 11, 2025, 7:00:19 PMMay 11
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Musei. Domeniche gratuite: i siti aperti in Campania

Da Pompei alla Reggia di Caserta: ecco i monumenti visitabili gratis
la prima domenica di marzo 2025

Torna l’appuntamento con l’ingresso gratuito ai musei. Domenica 2
marzo 2025 si potranno visitare gratuitamente musei, parchi
archeologici e luoghi della cultura statali.

Un’iniziativa unica per favorire la conoscenza del patrimonio
culturale italiano. Alcune sedi sono visitabili solo su prenotazione.

Ecco l’elenco dei siti aperti in Campania:

Avellino

Area archeologica del Tempio Italico di Casalbore

Località Macchia Porcara – 83034 Casalbore (AV)
All’interno del centro abitato di Casalbore (AV), in località Macchia
Porcara, presso una sorgente, situata a valle del tratturo
Pescasseroli-Candela, è stato portato alla luce un edificio di culto,
databile al III sec. a.C., ma che conserva tracce di un’area votiva
più antica, databile al VI sec. a.C..


Area archeologica di Conza – Conza in Campania

83040 Conza della Campania (AV)
I resti della città romana sono riemersi al di sotto delle rovine del
paese moderno di Conza, che fu quasi completamente distrutto dal
terremoto del 1980.
Visitabile su richiesta prenotando al 349 3583469, 082739399 (Pro Loco
“Compsa”); 082739013 (Comune)

Museo della Ceramica – Ariano Irpino

Via R. D’Afflitto 14 – 83031 Ariano Irpino (AV)
Il Museo, nato con lo scopo di ricordare la tradizione civile e
culturale della Città e del suo territorio, e di continuarla e
svilupparla attraverso ricerche e studi, viene inaugurato il 28 giugno
1991. Ha sede nel secondo piano del Palazzo Forte. Il museo è aperto
dalle 10.00 alle 12.30 e dalle 18.00 alle 20.00

Parco archeologico di Aeclanum – Mirabella Eclano

Via Nazionale delle Puglie – 83036 Mirabella Eclano (AV)
Fondata alla fine del III sec a.C., l’antica Aeclanum è uno dei centri
sanniti più importanti dell’Irpinia, posizionato tra le valli dei
fiumi Calore ed Ufita, in località Mirabella. Posta su di un pianoro
di forma triangolare, l’antica città era accessibile solo dalla via
Appia, che attraversava l’abitato da ovest a est. Saccheggiata da
Silla nell’89 a.C., subito dopo divenne un municipum romano con
diritto di voto. Nel 120 d.C., sotto l’imperatore Adriano, assunse lo
stato di colonia: Aelia Augusta Aeclanum. Notevoli sono i resti della
città romana: le terme pubbliche, situate su una piccola altura, la
piazza del mercato coperto (macellum), alcune abitazioni e botteghe.
Sono visibili anche i resti delle mura, alte circa 10 metri con almeno
tre porte e torri di diversa grandezza. All’età tardo-antica risale la
costruzione di una basilica paleocristiana con, al suo esterno, un
fonte battesimale con pianta a croce greca e scalini per il rito ad
immersione.

Benevento

Area archeologica del Teatro romano di Benevento

Piazza Ponzio Telesino – 82100 Benevento (BN)
Databile tra la fine del I e gli inizi del II secolo d.C., sorge nella
zona occidentale della città antica. Il monumento, la cui cavea misura
circa 98 metri di diametro, è costruito in opera cementizia con
paramenti in blocchi di pietra calcarea e in laterizio.

Museo archeologico nazionale del Sannio Caudino – Montesarchio

Via Castello – 82016 Montesarchio (BN)
Un contenitore, una scatola magica per raccogliere tutti i reperti
provenienti dal ricco territorio circostante, questa è la missione
principe del Museo Archeologico Nazionale del Sannio Caudino.
All’interno del Castello di Montesarchio (continua a leggere…)

Caserta

Anfiteatro campano – Santa Maria Capua Vetere

Piazza I Ottobre 1860 – 81055 Santa Maria Capua Vetere (CE)
L’anfiteatro campano è il fulcro del percorso di visita. Il monumento,
che per importanza e dimensioni è secondo solo al Colosseo, è incluso
in uno spazio verde in cui sono armonicamente inserite altre
testimonianze della città romana: l’anfiteatro repubblicano, primo
anfiteatro romano in muratura; l’edificio ottagonale di età imperiale,
e il portico ellittico che circondava l’anfiteatro imperiale.

Museo archeologico dell’Agro atellano – Succivo

Via Roma, 5 – 81030 Succivo (Ce)
Il Museo Archeologico è alloggiato all’interno di un edificio di
proprietà comunale, realizzato tra il 1870 ed il 1872 su progetto
dell’architetto Luigi Pietroluongo.
Nato come carcere mandamentale, esso poi passò all’Arma dei
Carabinieri, e fino al 1974 fu sede della locale stazione.
Il Museo si inserisce nella rete dei musei archeologici della Campania
settentrionale e si prefigge di illustrare la storia della porzione
meridionale dell’ager Campanus posta a Sud e ad Ovest dei Regi Lagni e
dell’antica città di Atella, centro urbano di riferimento.

Museo archeologico dell’antica Allifae

Piazza XIX Ottobre – 81011 Alife (CE)
Da una sola grande sala espositiva, nata per ospitare la mostra
permanente “Ager Alliphanus”, nasce nel 2004 il Museo Archeologico
dell’antica Allifae, oggi museo statale dipendente dalla
Soprintendenza per i Beni Archeologici di Salerno, Avellino, Benevento
e Caserta. (continua a leggere…)

Museo archeologico dell’antica Capua e Mitreo

Via Roberto d’Angiò, 48 – 81055 Santa Maria Capua Vetere (CE)
Il Museo archeologico dell’antica Capua è ospitato in un edificio
storico della metà dell’800, originariamente sede di una Caserma di
Cavalleria.

Museo archeologico di Calatia

Via Caudina, 353 – 81024 Maddaloni (CE)
Il Museo Archeologico di Calatia ha sede nel Casino di Starza Penta,
una delle più significative testimonianze storiche e monumentali di
Maddaloni ed una delle residenze principali dei Carafa della Stadera
che ebbero in feudo Maddaloni dal 1465. Il Museo è stato inaugurato
nel 2003. L’esposizione archeologica si articola su due piani e
presenta i reperti provenienti dalle necropoli di Calatia e dall’area
urbana in un arco cronologico compreso tra la fine dell’VIII sec. a.
C. e l’età tardo romana.

Antiquarium e Teatro romano di Sessa Aurunca

Via Aldo Moro – 81037 Sessa Aurunca (CE)
Il Teatro romano di Sessa Aurunca, portato alla luce e restaurato tra
il 1999 ed il 2003, è uno degli edifici pubblici di età romana più
imponenti scoperti sinora in Campania. (continua a leggere…)

Sala Espositiva presso il Castello Ducale di Sessa Aurunca

piazza Castello Ducale – 81037 Sessa Aurunca (CE)
La statua di Matidia Minore spiccava in tutta la sua imponenza al
centro della scena del teatro. Oggi è custodita all’interno della sala
espositiva del Castello Ducale e ci consegna una donna ritratta con
una giovinezza idealizzata, con un viso quasi senza tempo e con lo
sguardo rivolto verso l’alto.

Museo archeologico di Teanum Sidicinum

Via Nicola Gigli, 23 – 81057 Teano (CE)
Nel Museo sono esposti i reperti provenienti dagli scavi nel centro
antico e nel territorio di Teanum Sidicium, abitato da una popolazione
italica parlante l’osco che sviluppò una propria originale cultura
figurativa sin dal VI secolo a.C.

Reggia di Caserta – Palazzo Reale

Palazzo Reale, Parco Reale e Giardino Inglese – Piazza Carlo di
Borbone – 81100 Caserta (CE)
La Reggia di Caserta, tra le meraviglie dell’umanità patrimonio Unesco
dal 1997, è uno degli edifici italiani più grandi ed imponenti. Nato
per volere di re Carlo di Borbone che desiderava emulare la francese
reggia di Versailles. (continua a leggere…)

Napoli

Castel Sant’Elmo e Museo del Novecento a Napoli

Via Tito Angelini, 22 – 80129 Napoli (NA)
Sulla collina del Vomero si erge il Castel Sant’Elmo. Dalla sua
posizione sembra quasi osservi tutta la città e la protegga in
silenzio. Il castello ha origine dal castellum Belforte voluto da
Roberto d’Angiò su una precedente torre di avvistamento di epoca
normanna. In realtà il nome Castel Sant’Elmo deriva dalla primissima
costruzione fatta su quelle terre, ancor prima della torre di
avvistamento, ovvero una chiesa dedicata a Sant’Erasmo. (continua a
leggere…)

Vi segnaliamo anche:
La storia della Cappella di Castel Sant’Elmo

Certosa di San Giacomo – Capri

Certosa di San Giacomo

Via Certosa, 10 – 80073 Capri (NA)
Sull’isola di Capri ogni angolo regala una piccola emozione. Alle
spalle dei giardini di Augusto e ai lati delle vie di passaggio più
frequentate, esiste un luogo colmo di storia e suggestione, dove è
possibile respirare un’atmosfera di pace. Si tratta dell’oasi della
Certosa di San Giacomo, il monastero più antico dell’isola. (continua
a leggere…)

Certosa e Museo di San Martino – Napoli

Largo San Martino, 5 – 80129 Napoli (NA)
La storia, le opere d’arte ed il panorama incantato del Golfo di
Napoli, sorvegliato dall’alto: la Certosa di San Martino offre
l’incomparabile bellezza della nostra terra; da Posillipo a Capri,
alla penisola sorrentina, per giungere poi al Vesuvio e Capodimonte,
entrando nei vicoli dei quartieri spagnoli e di Spaccanapoli.
(continua a leggere…)

Vi segnaliamo anche:
La Spezieria dei certosini: un tesoro ritrovato

Complesso monumentale e Biblioteca dei Girolamini

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Crypta Neapolitana – Napoli

Salita della grotta – 80100 Napoli (NA)
Nota anche come Grotta vecchia di Pozzuoli, fu costruita in età
augustea dal liberto L. Cocceio Aucto, architetto di Agrippa,
ammiraglio di Ottaviano, secondo Strabone (V, 4, 6) artefice anche del
Portus Iulius, della “Grotta di Cocceio” e della Crypta romana a Cuma.

Grotta Azzurra – Capri

Accesso dal mare Grotta Azzurra – 80073 Anacapri (NA)
La Grotta Azzurra è la celebre grotta situata nel comune di Anacapri,
sull’isola di Capri, ha una apertura parzialmente sommersa dal mare e,
a seconda del ciclo delle maree e del clima può essere visitata con
piccole imbarcazioni.

Museo Diego Aragona Pignatelli Cortes e Museo delle Carrozze – Napoli

Riviera di Chiaia, 200 – 80121 Napoli (NA)
Villa Pignatelli a Napoli, una meraviglia che resta un po’ nascosta
alla vista sulla Riviera di Chjaia, è uno dei pochi esempi di casa
museo esistente nella città di Parthenope. Tra arredi di lusso, un
giardino con piante rare ed esotiche, una facciata che richiama alla
mente il gusto dell’antico, il Museo intitolato a Diego Aragona
Pignatelli Cortes offre al visitatore numerosi spunti di grande
interesse per approfondire la storia di Napoli. (continua a leggere…)

Museo archeologico nazionale di Napoli

piazza Museo Nazionale – 80135 Napoli (NA)
Il Museo archeologico nazionale di Napoli (MANN) è considerato uno dei
più importanti musei archeologici al mondo. Il museo è costituito da
collezioni private acquisite o donate alla città nel corso dei secoli,
quali le collezioni Borgia, Santangelo, Stevens, Spinelli. I nuclei
principali sono tre: la collezione Farnese, formata da reperti di Roma
e dintorni e trasferita a Napoli nel ‘700; le collezioni pompeiane, in
larga parte borboniche, con reperti provenienti dall’area vesuviana;
la collezione egizia, al terzo posto al mondo per importanza dopo
quelle del museo egizio del Cairo e del museo egizio di Torino.

Museo della ceramica Duca di Martina in Villa Floridiana – Napoli

Via Aniello Falcone, 171 – Via Domenico Cimarosa, 77 – 80127 Napoli (NA)
Situata sulla collina del Vomero, fu donata nel 1817 a Lucia
Migliaccio, Duchessa di Floridia (continua a leggere…)

Museo Diego Aragona Pignatelli Cortes e Museo delle Carrozze – Napoli

Riviera di Chiaia, 200 – 80121 Napoli (NA)
Villa Pignatelli a Napoli, una meraviglia che resta un po’ nascosta
alla vista sulla Riviera di Chjaia, è uno dei pochi esempi di casa
museo esistente nella città di Parthenope. Tra arredi di lusso, un
giardino con piante rare ed esotiche, una facciata che richiama alla
mente il gusto dell’antico, il Museo intitolato a Diego Aragona
Pignatelli Cortes offre al visitatore numerosi spunti di grande
interesse per approfondire la storia di Napoli. (continua a leggere…)

Museo e Real Bosco di Capodimonte – Napoli

via Miano – 80131 Napoli (NA)
Il Museo Nazionale di Capodimonte a Napoli, straordinario contenitore
culturale di arte e storia, uno dei simboli della magnificenza della
città e del suo glorioso passato di capitale del regno, nasce da una
collezione di famiglia. Il nucleo storico della collezione è
costituito infatti dagli oggetti d’arte raccolti da Papa Paolo III, al
secolo Alessandro Farnese, ed ereditati da Elisabetta, madre di Carlo
di Borbone re di Napoli a partire dal 1734. (continua a leggere…)

Vi segnaliamo anche:
Da Capodimonte all’Irpinia, il culto (dimenticato?) della Madonna del Latte
Caravaggio al Museo di Capodimonte
Gli ufo nell’arte: il “mistero” del quadro di Capodimonte
Il Giudizio Universale custodito a Napoli

Museo storico archeologico di Nola

Via Senatore Cocozza, 2 – 80035 Nola (NA)
Il complesso monastico di Santa Maria la Nova di Nola ospita oggi il
Museo Storico Archeologico e racconta attraverso gli oggetti e le
opere esposte, la storia del territorio nolano. (continua a leggere…)

Palazzo Reale di Napoli

Piazza del Plebiscito, 1 – 80132 Napoli (NA)
Il Palazzo Reale di Napoli fu fondato come palazzo del re di Spagna
Filippo III d’Asburgo nell’anno 1600, per iniziativa del viceré
Fernando Ruiz de Castro conte di Lemos e della viceregina Catarina
Zuñiga y Sandoval. La sua collocazione urbanistica accanto al Palazzo
Vicereale Vecchio, poi demolito, e ai giardini di Castel Nuovo
continua la tradizionale posizione della residenza reale a Napoli al
margine meridionale della città antica, con la facciata rivolta però
verso ovest, dove si apre il grande spiazzo del Largo di Palazzo.

Parco archeologico di Pompei – Area archeologica di Pompei

via Plinio – 80045 Pompei (NA)
Pompei è uno dei siti archeologici più visitati al mondo e sicuramente
tra i più affascinanti. Il rinvenimento nel XVIII secolo della città
sepolta, ha segnato uno spartiacque fondamentale nella storia degli
studi sull’antichità sino ad allora effettuati. Con la scoperta di
Pompei e degli altri siti vesuviani è stato possibile conoscere e
studiare non solo le eccezionali opere d’arte ma anche gli aspetti
della vita quotidiana e della cultura materiale antica ancora
completamente ignorati e sconosciuti. (continua a leggere…)

Vi segnaliamo anche:
I Panorami dell’Antica Pompei
Antiquarium di Pompei, la storia della città antica
Pompei. Il termopolio della Regio V
I due teatri antichi di Pompei
L’Anfiteatro di Pompei, sui passi dei gladiatori
Le domus di Championnet, il suo generale e le sue bellezze

Antiquarium di Boscoreale e Villa Regina

viale Villa Regina – 80041 Boscoreale (NA)
L’antiquarium di Boscoreale “Uomo e ambiente nel territorio vesuviano”
permette di conoscere come si svolgeva la vita nel territorio
vesuviano duemila anni fa. Non solo opere d’arte antica ma anche
reperti che raccontano la vita quotidiana d’un tempo, vero gioiello di
valore inestimabile e di estremo interesse didattico, sono esposti
nelle sale che compongono il Museo a pochi passi dalla villa rustica
cosiddetta della Regina, esempio di insediamento agricolo produttivo
destinato alla viticoltura. (continua a leggere…)

Scavi di Oplontis – Villa di Poppea – Torre Annunziata

Via dei Sepolcri – 80058 Torre Annunziata (NA)
In una mappa della rete viaria dell’Impero romano nota come Tabula
Peutingeriana si legge il nome dell’insediamento che ha preceduto
Torre Annunziata, città della provincia di Napoli: a poca distanza
dalla costa era segnata Oplonti (o Oplontis), un agglomerato urbano
tra Ercolano e Pompei. (continua a leggere…)

Reggia del Quisisana – Museo Archeologico di Stabia “Libero D’Orsi” –
Castellammare di Stabia

salita Quisisana – 80053 Castellammare di Stabia (NA)
Al primo piano del Palazzo Reale di Quisisana è ospitato il Museo
Archeologico di Stabiae “Libero d’Orsi”. Sculture, affreschi, bronzi,
raccontano la storia di una delle città sepolte dall’eruzione del
Vesuvio nel 79 d.C. insieme con Ercolano e Pompei. (continua a
leggere…)

Scavi archeologici di Stabiae Villa San Marco e Villa Arianna

Via Passeggiata archeologica – 80053 Castellammare di Stabia (NA)
Gli edifici di età romana pertinenti al sito di Stabiae ricadono
nell’attuale territorio di Castellammare di Stabia, in provincia di
Napoli e si sviluppano per più di un chilometro di lunghezza e quasi
altrettanto in profondità, sulla zona di Varano fino al Ponte di San
Marco. Attualmente visitabili sono tre ville: la Villa Arianna, il
c.d. Secondo Complesso e la Villa San Marco. (continua a leggere…)

Parco archeologico di Ercolano

corso Resina – 80056 Ercolano (NA)
Nel percorrere la strada che ci conduce agli scavi di Ercolano, ci si
palesa uno spettacolo di particolare suggestione e fascino, la città
antica al di sotto del piano stradale attuale resta come protetta
dalle costruzioni moderne che la cingono dall’alto e che in qualche
modo contribuiscono a raccontare la sua storia, fatta di catastrofi,
scoperte e uniche meraviglie. (continua a leggere…)

Vi segnaliamo anche:
Sulle orme di Marco Nonio Balbo, patrono dell’antica Ercolano

Anfiteatro Flavio, Puteoli

corso Terracciano – 80078 Pozzuoli (NA)
Costruito nel I secolo d.C., l’Anfiteatro Flavio sorge là dove
confluivano le principali vie della regione, la Via Domitiana e la via
per Napoli, in sostituzione dell’antico edificio per spettacoli di età
romana repubblicana divenuto insufficiente a causa dell’enorme
crescita demografica di Puteoli. L’anfiteatro, in quanto a capienza,
era inferiore in Italia solo al Colosseo ed a quello di Capua.

Museo archeologico dei Campi Flegrei nel Castello di Baia

via Castello – 80070 Bacoli (NA)
Nella splendida cornice paesaggistica che si ammira dalla fortezza
aragonese, l’allestimento museale, realizzato sotto la direzione
scientifica del Prof. Fausto Zevi, intende proporre in cinque sezioni
distinte secondo una esposizione ragionata per contesti topografici e
tematici, la storia degli antichi siti presenti nei Campi Flegrei:
Cuma, Puteoli, Baiae, Misenum e Liternum.

Parco archeologico di Cuma

Strada Provinciale Cuma-Licola – 80078 Pozzuoli (NA)
Dell’antica Cuma – la prima delle colonie di popolamento greche in
Occidente, fondata ai danni delle locali popolazioni osco-sabelliche
nella seconda metà dell’VIII secolo a.C. ad opera di Euboici-Calcidesi
precedentemente stanziatisi nell’emporion di Pithekoussai (poi
denominata Aenaria nell’isola di Ischia) – sono attualmente visitabili
l’acropoli e la città bassa.

Parco archeologico delle Terme di Baia

via Sella di Baia – 80070 Bacoli (NA)
Il versante della collina di Baia è occupato da strutture
archeologiche disposte su terrazzamenti e denominate Terme di Baia. Il
complesso si presenta come una serie di residenze costituite da nuclei
architettonici separati, organizzati su diversi livelli di
terrazzamento e messi in comunicazione tramite rampe a gradoni.

Salerno

Antiquarium e Area archeologica della Villa romana

via Capo di Piazza – 84010 Minori (SA)
La Villa Marittima risale all’inizio del I sec. d. C.. Dell’edificio,
originariamente su due livelli, sono visibili solo alcuni ambienti
ornati di stucchi e resti di affreschi organizzati intorno al
viridarium, cinto da un portico ad arcate.
Interessanti sono, inoltre, il triclinium e le terme. Sulla terrazza,
corrispondente al piano superiore, è collegato l’annesso antiquarium,
che raccoglie pitture e materiale romano rinvenuto in altre ville
della zona. Le ricche decorazioni pittoriche del triportico e degli
ambienti interni, consentono di collocare l’impianto originario della
villa nell’età giulio-claudia.
Il sito è visitabile dalle ore 9.00 alle ore 13.30.

Certosa di San Lorenzo – Padula

Viale Certosa, 1 – 84034 Padula (SA)
Il silenzio, un assordante silenzio, nell’ammirazione delle mura che
custodiscono l’arte, i segreti e il fascino di questo luogo, nel cuore
del Parco nazionale del Cilento e Vallo di Diano, a Padula in
provincia di Salerno. (continua a leggere…)

Complesso monumentale San Pietro a Corte – ipogeo e Chiesa S.Anna

Largo Antica Corte – 84100 Salerno (SA)
La chiesa di S. Pietro a Corte viene fondata in età longobarda,
nell’VIII secolo d.C., ad opera del principe Arechi II, che
trasferisce la capitale della Longobardia minore da Benevento a
Salerno.

Buccino

Museo archeologico nazionale di Volcei “Marcello Gigante” di Buccino

piazza Municipio – 84021 Buccino (SA)
Cinquemila anni di storia, al Museo Archeologico di Buccino c’è una
collezione così grande e interessante che gli appassionati di
archeologia non possono proprio perdersela.
Il Museo si trova in quello che fu l’ex convento degli Eremitani di
Sant’Agostino, in piazza Municipio a pochi passi dal centro storico
del paese che, da diversi anni, è Parco Archeologico. (continua a
leggere…)

Parco archeologico urbano dell’antica Volcei

Centro Storico – 84021 Buccino (SA)
Il centro storico di Buccino è, oggi, Parco Archeologico urbano.
(continua a leggere…)

Vi segnaliamo anche:
Bruzia Crispina, il triste destino di una volceiana a Roma
La Gorgone di Buccino, il triplice mistero delle dee arcaiche

Museo archeologico di Eboli e della Media Valle del Sele e Aree
archeologiche delle fornaci SS. Cosma e Damiano e della Villa Romana
di Paterno

Piazza San Francesco, 1 – 84025 Eboli (SA)
Il Museo, aperto al pubblico dal marzo dell’anno 2000, è ubicato
nell’ex convento di San Francesco, complesso monumentale che risale al
XIII secolo e che è stato ampiamente rimaneggiato nel corso del XVI
secolo.
L’allestimento, non ancora completato in tutte le sezioni, è
organizzato secondo criteri cronologici.
Aperto dalle ore 8.30 alle ore 14.00.

Museo archeologico nazionale della Valle del Sarno

Via Cavour, 7 – 84087 Sarno (SA)
Alle spalle del Municipio a Sarno, a pochissimi passi dal santuario
dedicato a Maria Santissima delle Tre Corone e alla chiesa
dell’Immacolata Concezione, in quello che fu il palazzo della nobile
famiglia degli Ungaro, poi passato all’imprenditore tessile
Michelangelo Capua di cui porta ancora il nome, c’è il Museo della
Valle del Sarno. (continua a leggere…)

Museo archeologico nazionale e Parco archeologico di Pontecagnano

Via Lucania – 84036 Pontecagnano Faiano (SA)
Al Museo Archeologico Nazionale di Pontecagnano si osserva da una
posizione privilegiata lo scorrere della storia, l’incontro (e lo
scontro) delle civiltà su una terra di frontiera che ha vissuto secoli
di vita. L’area della Piana del Sele, abitata da insediamenti e
gruppuscoli umani fin dal lontanissimo Neolitico, ha lasciato un segno
importante nella storia e, per lungo tempo, l’area di Pontecagnano (o
Amina, sicuramente poi Picentia) ha svolto l’importante funzione di
crocevia tra le genti, tra le civiltà, tra gli uomini e le donne.
(continua a leggere…)

Vi segnaliamo:
L’ex tabacchificio Farinia a La Picciola, frazione di Pontecagnano

Parco archeologico urbano dell’antica Picentia

via Stadio – 84098 Pontecagnano Faiano (SA)
Il Parco archeologico si estende attualmente su una superficie di
circa 10 ettari, nell’area dove un tempo sorgeva l’abitato antico.

Area archeologica di Paestum e Museo archeologico nazionale

via Magna Grecia – 84047 Capaccio Paestum (SA)
Paestum era una terra dimenticata. Finché si riscoprì il fascino
dell’antico splendore di Poseidonia. Negli anni ’30, Pesto tornò a
chiamarsi alla latina. La zona dei templi, in cui i pastori
pascolavano beati gli armenti, si rimise in ordine. Dopo la seconda
guerra mondiale, l’interesse per Paestum non scemò. Archiviato il
fascismo, che pure aveva investito e tanto sulla riscoperta
archeologica e storica, giunsero studiosi da ogni parte d’Italia e del
mondo. Insieme a loro, arrivarono i primi turisti. (continua a
leggere…)

Vi segnaliamo anche:
Paestum, una lunga storia anche nel nome
I templi di Paestum, meraviglia dell’antichità
Non solo templi, il tesoro archeologico di Paestum
La Basilica Paleocristiana all’ombra dei templi di Paestum
La storia millenaria della Madonna del Granato
Quando lo zio di Alessandro Magno conquistò l’antica Paestum
Le prime colonie greche della Campania

Area archeologica di Velia

piazzale Amedeo Maiuri – 84046 Ascea (SA)
L’antica città di Elea, che deriva il suo nome dalla sorgente locale
Hyele, fu fondata intorno al 540 a.C. da un gruppo di esuli
provenienti dalla città greca di Focea, nell’attuale Turchia, occupata
dai Persiani.
Il percorso di visita, dotato di pannelli didattici, comincia dalla
città bassa, dove gran parte degli edifici risalgono all’età
ellenistica e romana.

Teatro ellenistico-romano di Sarno

Via Foce – 84087 Sarno (SA)
La struttura, il cui primo impianto risale al 100 a.C., subì profondi
rimaneggiamenti in età augustea quando la scena fu trasformata con la
costruzione di un nuovo proscenio in muratura decorato da pitture.
Dell’edificio, scavato durante gli anni Sessanta, si conserva, oltre
all’orchestra, parte della cavea con i sedili della proedria (la prima
fila riservata alle autorità) in blocchi di tufo, terminante ai due
lati con sculture decorative raffiguranti una sfinge ed un leone
alato.
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